“Un’ordinanza di sospensione “fino a nuova notifica”? Con quali motivazioni? E quali sarebbero le violazioni contestate? Qualcuno mi può spiegare meglio cosa è successo? Esiste un regolamento approvato dalla precedente amministrazione per le attività di intrattenimento degli esercizi di somministrazione: per dovere di trasparenza e conoscenza verso tutti noi cittadini è possibile sapere cosa viene contestato? Ringrazio chi volesse fornire chiarimenti a me e a tutti coloro che vogliono una città vivibile ma viva, anzi vivibile proprio perché viva e aperta ai giovani.
Abbiamo tentato di provocarlo scrivendo: “intanto, per approfondire il caso, saremmo lietissimi di ospitare un tuo intervento motivato sul nostro neonato Blog aperto e plurale Idee in Comune ComMon, in modo da aprire un serio dibattito”
E lui: “il dibattito se siete interessati lo potete aprire da questa notizia. Io non so altro se non quello che è scritto nell’articolo: una ordinanza di sospensione “sine die” non l’avevo mai vista. È vero? Quali sono le ragioni? Insomma vedere se la cosa interessa al vostro strumento di monitoraggio. Io la segnalazione l’ho fatta”.
Allora abbiamo letto l’ordinanza De Mossi n. 45, priva di data (!), con la quale, premesso che ci sono state lamentele degli abitanti vicini e visti gli accertamenti dei VVUU, considerato che l’attività incide sulla vivibilità e sulla qualità della vita dei residenti e che le emissioni sonore (e i vocii all’esterno del locale) sono in grado di compromettere la salute e lo stato di benessere psicofisico, ordina la sospensione dell’attività per consentire ai titolari di presentare una dettagliata relazione contenente il programma settimanale e gli orari delle manifestazioni musicali registrate o dal vivo con riserva di rivedere successivamente l’ordinanza anche sulla base delle testimonianze e dei dati che saranno raccolti.
L’ordinanza ammette che l’attuale regolamentazione comunale non consentirebbe l’emissione di un siffatto provvedimento e richiama una norma legislativa nazionale (art. 50, comma 5, testo unico enti locali) adottata nel 2017 (parla di sicurezza, ma non c’entra il governo attuale né il parlamento) che recita: ” ...le ordinanze sono adottate dal sindaco.….… in relazione all’urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell’ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, con particolare riferimento alle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti, anche intervenendo in materia di orari di vendita…e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche.…”.
Ecco, ora il dibattito sarebbe aperto su dati e fatti oggettivi .