Discutendo del caso Forzoni, da più parti ci si chiede come vengono esattamente gestiti i palchi di proprietà comunale davanti a Palazzo Berlinghieri, si dice utilizzati per ospiti vari: il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale era infatti seduto nei palchi del Comune, come consigliere o come ospite poco importa.
Come cittadini monitoranti chiediamo sempre trasparenza e perciò vogliamo sapere quali sono i criteri con cui i posti in palco del Comune vengono assegnati, chi detiene il potere decisionale per l’assegnazione in questione, quanto mancato guadagno rappresenta per le casse del Comune la regalia dei posti di Palazzo Berlinghieri. Vale la pena di sottolineare, a tale proposito, che rinunciare alle relative entrate (se fossero 200 posti x 150 euro si dovrebbe parlare di circa 60.000 euro annui) significa cancellare risorse finanziarie certamente contenute ma comunque utili per le funzioni e i servizi di competenza comunale (scuola dell’infanzia, riqualificazione e decoro urbano, abbellimenti…) che ha il dovere di rafforzare le proprie entrate senza dover contare solo sulle tasse a carico dei cittadini.
Se non ricordiamo male, in passato il Comune metteva in vendita a prezzi ribassati rispetto ai valori di mercato i posti non utilizzati dai dipendenti; successivamente si diffuse la pessima abitudine di alcuni di rivendere a terzi i posti assegnati dall’amministrazione comunale che fu perciò costretta ad evitare la vendita dei posti restanti per non favorire il bagarinaggio.
Ebbene, se il meccanismo della munifica cessione non funziona per colpa di beneficiari scorretti, si provveda alla vendita sul mercato. Per le funzioni di rappresentanza istituzionale sembrano più che sufficienti le grandi trifore del Palazzo Pubblico.
Corre l’obbligo di ricordare l’esempio, rimasto ahimè senza seguito, dei consiglieri del M5S di SIENA che per cinque anni hanno devoluto i biglietti nella loro disponibilità ad associazioni di volontariato del territorio.