Così ci scrivono, con toni ormai disperati per la lunga attesa :
Gentilissimi,
mi sto sbattendo a destra e a manca perché vengano illuminate di notte la cupola ed il campanile del Duomo, è una vergogna che chi si affaccia a Camporegio non riesca a vedere la stupenda cupola con la croce dorata perché è tutto al buio, c’è solo un faro che illumina la parte posteriore del Duomo ovvero quella in mattoni e non in marmo.
Ho scritto più volte alla Diocesi e al Comune nella persona della Sig.a Verde Oliva, ma si passano la palla l’un con l’altro e non succede niente‚ inventandomi che si sta insediando la nuova giunta.
E’ veramente una vergogna, una della Cattedrali più belle al mondo completamente al buio.
Cercate di fare qualche cosa, non so più a chi rivolgermi,
grazie, Giovanni Iannone
In effetti, così era una volta
e così appare oggi
Possibile che la luce si sia trasferita tutta alla Lizza?
Assessore al sedicente Decoro Urbano, Assessore al Turismo, non risulta che a casa vostra, a Firenze, i monumenti stiano al buio. Anzi.
Sindaco, è possibile un autorevole intervento?
E’ veramente una vergogna !
Non essendo una città di pianura il panorama della città di Siena è visibile e molto più apprezzabile a distanza, (meglio da sud, visto che sul lato nord sono stati costruiti tre obbrobri, quali, l’Ospedale delle Scotte, V.le Sardegna, ed addossati alle mura medievali„ il centro operativo B. M. P. S. E P.zza Siena). La ruota panoramica non ha senso, vista la posizione e l’altezza inferiori a quella delle magiche torri del centro città ed al colle di Castel Senio.
Per quanto concerne l’illuminazione, è evidente che i punti chiave andrebbero illuminati, che sia illuminata la ruota è un controsenso. È pur vero che Piazza del Campo, non dovrebbe essere illuminata dal Palazzo Pubblico, perché quei riflettori posti sull’antica tetto, sciupano la visione notturna del palazzo stesso, creando delle alterazioni a livelli fotocromatico.
NON HA SENSO, COME NON HANNO SENSO I RIFLETTORI SUL PALAZZO COMUNALE PUNTATI SU PIAZZA DEL CAMPO. CREANO SOLO PROBLEMI AI FOTOGRAFI ED UN PESSIMO EFFETTO FOTOCROMATICO.
Sono completamente d’accordo. Tra l’altro l’insufficiente e affatto artistica illuminazione di Siena, monumenti e centro storico, è un problema da lunghi anni, compreso qualche goffo tentativo di miglioramento da parte delle precedenti amministrazioni.
Verrebbe da dire che la superficialità con cui questo aspetto è stato, e continua ad essere, trattato simboleggia molto bene la mancanza trasversale (quasi un fil rouge tra le giunte che si sono succedute) di una chiara visione della Città…di un’Idea da sviluppare e condividere con i Cittadini (trenini usurati e ruote scontate rappresentano una bella povertà di pensiero).
È da un po’ di tempo che sto pensando a quanto sarebbe bello e utile per la Città riprogettare l’illuminazione pubblica tramite un “concorso di idee” di livello internazionale che l’amministrazione comunale dovrebbe strutturare e rivolgere agli artisti a 360 gradi. L’esempio di Torino può essere una buona pratica da studiare e rimodulare per Siena.
Unico vincolo da porre agli artisti partecipanti: definire nel progetto la concreta collaborazione con il territorio senese (indicare i soggetti locali, artisti, artigiani,aziende, con cui sviluppare e realizzare il progetto) per una contaminazione e una crescita reciproca.
I vantaggi, oltre che innumerevoli, mi sembrano di facile percezione
Devo dire che quanto Ombretta scrive mi sembra corretto: non interventi estemporanei, ma un progetto totale di illuminazione della città sostenuto da un concorso internazionale e realizzato da ditte e artigiani locali.
Interessante la proposta di un progetto organico. Tuttavia, se si considera che l’attuale situazione perdura — come ci documenta Giovanni Iannone — da novembre del 2018, si capisce che siamo in presenza di una vera e propria emergenza.
D’accordo con quanto detto a proposito della cupola e tutto il complesso del Duomo. Quanto a Piazza del Campo il discorso è del tutto differente. Ricordo che, anni or sono, capitai vi capitai in una sera ventosa quando improvvisamente la luce poubblica si spense lasciando solamente in luce gli ingressi dei negozi. Fu un momento indimenticabile con il palazzo Pubblico illuminato appena e allora compresi quanto disse di giusto Stendhal quando si entusiasmo’ per la veduta della Luna che illuminava la piazza. Ogni volta che si è messo mano ad “illuminare” di nuovo la piazza la situazione è peggiorata notevolmente per il solo piacere di turisti rozzi e gaglioffi che vengono nella nostra città con l’aspettativa di trovarsi in una specie di Lun Park da spettacolo televisivo. A ciò si aggiunge il suono di pessima musica proveniente dai bar. Una volta Siena era bella anche perché era , giustamente, considerata la città del silenzio. A ciò si ggiungono i periodici “concerti” che lì si tengono. Nessuno si è lamentato perché tale frastuono — la frequenza dei bassi è letale — se reca danni ai monumenti vetusti figuriamoci che cosa accade per gli affreschi di Simone Martini e di Ambrogio Lorenzetti i quali, se si facessero delle analisi prima e dopo tali concerti, dimostrerebbero quante microfatture si sono prodotte. Se i nostri predecessori ci hanno consegnato un patrimonio unico al mondo, starebbe a noi, figli spesso degeneri, di rispettare e conservare con ogni cura quanto lasciatoci. Ma temo che queste mie parole abbiano per le nostre amministrazioni, nessuna esclusa, solo un valore di fastidioso ronzio. Non sono un qualunquista ma solo uno cui sta a cuore, come a tutti voi, il decoro della nostra città e la sua conservazione.
Scusate lo sfogo forse troppo lungo. Comunque andiamo avanti con la nostra coscienza critica.
Ranieri Carli
Grazie a Ranieri Carli per queste considerazioni