Sul rimpasto di Giunta sarà meglio non affrettare le cose: per ora Sportelli dice poco, De Mossi dice meno ma quello che dicono si presta a molte interpretazioni e il richiamo che l’avvocato De Mossi fa alla Procura della Repubblica sposta il discorso su un terreno di risoluzione delle patologie che ogni Comunità vorrebbe vedere come l’ultima spiaggia.
Cosa c’è di certo al momento oltre i fatti nudi e crudi? Sportelli era candidato sindaco sostenuto da cinque, dicesi cinque, liste civiche, Siena Aperta, Nero su Bianco, Sena Civitas, SPQS e La Martinella 1884. Siena Aperta prese al primo turno 1.222 voti, Nero su Bianco 1.060, Sena Civitas 1.039, SPQS (cioè Massimo Sportelli Sindaco) 987, La Martinella 170. Totale 4.478. Massimo Sportelli personalmente prese 4.223 voti: caso forse unico nella storia Sportelli ha preso meno voti del totale delle sue liste civiche.
Idee in Comune, che raccoglieva una parte del civismo senese, non volle sostenere alcun candidato, non partecipò alle elezioni e coniò un termine che intendeva spiegare come ha da essere il civismo per essere tale: noi perseguiamo — si disse fino alla noia — un civismo non servile pensando evidentemente alle liste civetta a sostegno dei partiti o a quelle liste che, solo apparentemente autonome, lavorano per il re di Prussia, cioè per i partiti che dicono di voler contrastare. Questo termine civismo non servile resta il discrimine reale: non per chiudere alcunché, non per alzare steccati; se qualcuno è pentito, lo dica, “abbiamo sbagliato, noi volevamo davvero il civismo e abbiamo consegnato la città alla Lega e consociati”.
Invece non dicono nulla. Devono ancora riflettere? Lo dicano. Si aspetta. Poi, alla fine, si capirà se c’è qualcuno che è caduto nella trappola in buonafede e, anche se non vuole uscirne, almeno dice qualcosa o se ha scelto la strada di essere docile supporto dell’attuale amministrazione a direzione palesemente e totalmente partitico-leghista.
Lascio qui un commento, perché non ho trovato questo post su FB.
C’è un mondo oscuro che si muove fra potere, politica e business a Siena, oramai da decenni… Un mondo che si costruisce sulla pelle di persone che vorrebbero reagire a questo degrado morale, di abbattimento delle regole, di un senso civico che è diventato patrimonio di una minoranza di una società liquida che pratica moralità di giornata. Ognuno, a modo suo, dovrebbe rimboccarsi le maniche per contrastare questa società decadente.