La crisi profonda che Siena ha attraversato non poteva passare senza scosse e sommovimenti profondi. Molti affermano che nulla è cambiato, ma probabilmente si riferiscono al fatto, indubitabile, che talune persone, sempre le stesse, sono state per decenni e sono ancora alla corte dei potenti di turno: creano consenso e, secondo l’id quod plerunque accidit, ricevono benefici. Col tempo hanno pure affinato le tecniche della costituzione, gestione, rilancio e mantenimento del giglio magico di volta in volta ricorrente. Con l’aria che tira, vale a dire, diciamolo, con un sindaco penalista di successo che parla di migli verdi e di Procure un giorno si e uno no (e lo fa pure in consiglio comunale) c’è poco da stare allegri. E dunque non ce la sentiamo di fare nomi perché siamo cittadini interessati al bene comune e dunque alla politica e non alla rissa personale, né alle “carte bollate”. Del resto fare i nomi sarebbe anche inutile tanto li conoscono tutti e, se qualcuno non se n’è ancora accorto, basta che chieda in giro.
La stampa locale non ci fa caso, ma qualche giornale nazionale, ogni tanto, alza gli occhi dal pantano del Paese e guarda anche a Siena. E sono dolori. Fiammate isolate, certo, che si spengono da sole. Invece il giglio magico lavora, eccome se lavora. Ha obiettivi precisi e anche scadenze.
Dai tempi della disfatta senese la situazione si è molto aggravata: prima avevamo il groviglio armonioso cui partecipavano tutti, massoni, dirigenti di partito, lobbies, grandi bottegai, banchieri. Ha prodotto il disastro, ma almeno erano in tanti , e tutti prendevano, più o meno, qualcosa. E oggi? Oggi è arrivato il giglio magico che, magari, in linea coi tempi natalizi, potremmo anche ribattezzare ricciarello magico (in forma di Pro Loco, dato il livello della politica locale e la totale assenza di idee in una città che pure ha avuto un passato glorioso) .
Anche il ricciarello magico è un tantino affollato, anche se, ormai, mancano i banchieri e mancano soprattutto i partiti. Questi sono proprio spariti, tutti, sinistra, destra, centro.… per non parlare dei Cinque stelle, letteralmente massacrati dai capi regionali e nazionali (in questa situazione siamo veramente curiosi di vedere che succederà alle vicine elezioni in regione toscana). E poi mancano i senesi, cioè i sudditi, quelli che, almeno per ora, non trovano modo di farsi sentire: qualcuno dice che prima si taceva per convenienza e ora si tace per paura.
Poi ci sarebbero i rappresentanti del popolo, cioè i consiglieri comunali. I quali, come si sa, sono di maggioranza (molti) e di opposizione (pochi), perché così vuole una legge elettorale più attenta alla stabilità che alla democrazia. Se i partiti sono deboli o inesistenti, anche i consiglieri di partito lo sono. E non potrebbe essere altrimenti.
Stampa assente, partiti spariti, consiglieri inermi, cittadini impauriti… Resta qualcosa? Si, ci sarebbe il Civismo, con la lettera maiuscola, quello nobile, quello disinteressato, quello, come diciamo noi, “non servile” (perché dovrebbe essere chiaro che o il civismo è libero e autonomo o civismo non è, checché se ne dica e qualsiasi denominazione voglia assumere).
Ma il civismo è libero e non servile?
Qui accade una cosa singolare e paradossale: la situazione è tanto grave che (quasi) tutti l’hanno capita. E dunque i civici, tutti i civici, hanno cominciato a riunirsi e a confrontarsi: quelli che sostengono De Mossi si sono anche lamentati con quelli all’opposizione: “abbiamo delle difficoltà.…. ci tengono ai margini .… l’assessora tal dei tali non ci rappresenta.…. l’assessore Sportelli ce l’hanno fatto fuori … vediamo se possiamo prendere qualche iniziativa tutti insieme …ci sono tanti argomenti di comune interesse….”.
Si, va bene, comprendiamo il disagio. Ma una domanda ce la vogliamo fare? Se le cose sono gravi come sembrano, ci volete di grazia spiegare come sia possibile che continuate a sostenere questa amministrazione? Ci dite, di grazia, come fate a restare in maggioranza? Insomma, alla fine, volete un Civismo libero, autonomo, che esige trasparenza, partecipazione democratica, progetti e idee per la città e che non si fa condizionare dalle lobbies e dai ricciarelli magici (in forma di Pro Loco) o volete solo che tutto il civismo vi dia una mano a rendervi più forti e più ascoltati dentro questa maggioranza, dentro questa amministrazione e dentro le sue logiche perverse? Se non si risponde a queste domande non ci sarà mai Civismo, ma solo piccoli gruppi strumentali, liste civetta, ognuno col suo “particulare” interesse da coltivare.
Analisi perfetta! Bravi! Purtroppo non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e i consiglieri “civici” qualche problema di udito in questo senso ce l’hanno
Analisi perfetta… C’è da chiedersi se qualcuno avrà il coraggio di negare, con la solita ipocrisia, anche questa evidenza… “NO AL RICCIARELLO MAGICO”
Analisi perfetta : testa sotto terra come gli struzzi (sono stato attento a non sbagliare a scrivere stronzi al posto di struzzi) e si va avanti (male)