Riferisce Radio Siena TV il 2 aprile 2020 che “è partita anche a Siena, grazie al gruppo “Noi Siena” che fa riferimento a David Chiti e alla Croce Rossa Italiana, l’iniziativa della spesa sospesa: chiunque va a fare la spesa può infatti lasciare all’uscita, in un apposito box, degli alimenti a lunga conservazione da donare a chi ha più bisogno”.
Che cosa si capisce? sembrerebbe che in questo drammatico momento in cui molte attività lavorative sono bloccate e si aggravano le condizioni di bisogno sia nata la spesa sospesa. Chi la promuove? L’iniziativa, ci dice la stampa, è pubblica al cento per cento perché è promossa dai Servizi Sociali del nostro Comune “sotto la supervisione - si legge — dell’Assessore Appolloni”. Il 3 aprile, infatti, dice il sindaco De Mossi .….……“ci stiamo mobilitando anche per la spesa sospesa, stiamo organizzando l’impacchettamento che sarà fatto da Noi Siena coordinata da David Chiti. Il negozio Evergreen farà da stoccaggio”.
Il Comune emette anzi questo Comunicato ufficiale: ” Quando ti rechi negli esercizi commerciali del nostro comune che espongono questa locandina (Simply, Carrefour, ndr), compra qualcosa in più… e non inserirlo nella tua busta „„ ma lascialo .….…. dove troverai scritto “SPESA SOSPESA”. Provvederanno i volontari della Croce Rossa Italiana di Siena e dell’Associazione Noi Siena a passare a ritirare ciò che la tua generosità ha donato e a distribuire una volta a settimana …”
La Misericordia di Siena, peraltro, racconta su facebook la storia della SPESA SOSPESA con queste parole: “In tempi in cui ricorre con insistenza e da più parti il termine “spesa sospesa” per indicare un aiuto alimentare … non si può fare a meno di ricordare come nacque la prima iniziativa .… Era il 2014 quando la Misericordia, Provveditore Mario Marzucchi, propose alla Unicoop.FI e alla Caritas di lanciare un programma di aiuti alimentari alle famiglie in difficoltà.…. Da subito trovammo l’appoggio dell’Unicoop che iniziò a progettare e realizzare il meccanismo che da 5 anni ci permette di raccogliere generi alimentari, acquistati da cittadini senesi che si recano in uno dei punti vendita UniCOOP e che possono acquistare dei kit di generi alimentari, tramite l’acquisto alle casse di talloncini corrispondenti ai 6 kit di spesa, che così rimane “sospesa” nei magazzini e che ritiriamo mensilmente.
L’idea del nome venne dal “caffè sospeso”, antica tradizione napoletana, e il simbolo che scegliemmo fu quello del pellicano, che nella iconografia cristiana è l’uccello che uccide sé stesso per dar da mangiare ai figli .… La Spesa Sospesa, la nostra “spesa sospesa”, ha continuato dal 2014 ad oggi.…
L’iniziativa del Comune, quindi, si aggiunge e si inserisce in un contesto preesistente che sembrava già abbastanza denso e articolato e nel quale agiscono da tempo anche le benemerite attività del Banco Alimentare e SOS spesa.
Il Comune poi, nonostante faccia parte di un Consorzio al quale ha destinato il proprio personale dei servizi sociali e che si chiama Società della Salute Senese gestisce direttamente, attraverso la propria Direzione dei Servizi sociali, i cosiddetti Buoni Spesa 2020, per un ammontare complessivo di 285.950 euro, accreditati al Comune venerdi scorso e frutto della ripartizione dello stanziamento nazionale dei 400 milioni per sovvenire ai bisogni di spesa dei più indigenti.
In questo quadro, già complicato anche per chi si trovi in situazioni di bisogno, ci si domanda come facciano le varie organizzazioni interessate ad evitare confusione, dispersioni e sovrapposizioni essendo che ognuno dispone di una propria banca dati: la cosiddetta Rete di solidarietà sarà in grado di gestire al meglio questo settore già in precedenza così complesso e ora ulteriormente affollato di iniziative separate? E, soprattutto, se ci sono già esperienze consolidate e meccanismi di intervento già rodati e funzionanti, perché aggiungere iniziative parapubbliche separate invece di procedere ad una riorganizzazione utilizzando al meglio tutte le risorse in modo integrato? Non dovrebbe essere questo il compito del Comune (e dei Comuni vicini) da svolgere attraverso o insieme alla Società della Salute che gestisce, per legge, le attività sociali?
Qualche interrogativo a parte, poi, riguarda l’ingresso ufficiale nel settore degli interventi alimentari di un nuovo soggetto, nato dieci anni fa per iniziativa di David Luciano Chiti, Noi Siena. Chiti è personaggio molto noto: all’inizio, siamo prima della grande crisi, tutti (e specie i bloggers senesi allora molto attivi) lo davano come legatissimo al PD e, del resto, si conservano su youtube filmati di baci e abbracci a sostegno della candidatura di Franco Ceccuzzi del 2011. Caduto Ceccuzzi, nel 2018 si presentò candidato a Sindaco di Siena ottenendo 451 voti, pari al 1,70% e non riuscì a diventare consigliere sostenendo al ballottaggio la candidatura di De Mossi.
E la Croce Rossa? Qui si affollano i ricordi da bambini, la gloria ed il prestigio internazionale conquistati con il sacrificio di tanti e riecheggiano le parole forti dello Statuto: “la CRI non fa alcuna distinzione di nazionalità, razza, credo religioso, classe o opinione politica … e, per poter continuare a godere della fiducia di tutti, il Movimento non .…. prende parte a controversie di carattere politico, razziale, religioso o ideologico. Poi, se scorri il profilo facebook della CRI senese ti trovi davanti questo post del 22 gennaio scorso con 7 likes e zero condivisioni
Ben fatto!
Il COMUNE , più volte, assume iniziative, che svolgono già altri ed almeno inizialmente sembra contrastare e non accogliere ..
Vorrei segnalare su questo argomento anche la seguente notizia apparsa la settimana scorsa su alcuni organi di stampa: “spesa sospesa, anche nei mercati di filiera corta di Coldiretti Siena. Per aiutare a combattere le nuove povertà e affrontare la crescente emergenza alimentare provocata dalla pandemia di Covid-19, direttamente dagli agricoltori di Campagna Amica arriva l’iniziativa della Spesa Sospesa. Una iniziativa di Coldiretti ..”
Ulteriore dimostrazione dell’esistenza in Città di diverse iniziative relative alla spesa sospesa.