Il Coordinamento di Idee in Comune — Comunità monitorante ha inviato ai neo consiglieri dell’ASP di Siena un accorato appello
Lettera aperta ai nuovi Consiglieri dell’Azienda Servizi alla Persona di Siena – Siena 17.7.20
Lo scalpore provocato in città dalla decisione “ad personam” del Comune di Siena di modificare lo statuto dell’ASP sul solo punto che riguarda il Direttore (in dispregio dell’art. 14 della legge regionale 43/2004) deliberata pochi giorni prima di reintegrare – dopo le precedenti dimissioni — il Consiglio di Amministrazione (unico competente ad adottare modifiche) ha spinto l’opinione pubblica ad interrogarsi sul curriculum e sulle figure delle SS.LL., novelli amministratori, cui sono affidate, per conto della nostra comunità, le sorti di un’azienda pubblica oggi ben condotta e capace di erogare servizi di qualità.
E’ così emerso subito che le SS.LL., oggi nominate, sono persone stimate per il loro lavoro, poco conosciute al grande pubblico, in prevalenza professionisti della sanità, con due universitari convenzionati col Servizio sanitario regionale, almeno apparentemente non compromesse in passato né al presente con i torbidi grovigli del potere politico locale, insomma, come si usa dire, persone per bene, affidabili e competenti nella loro professione e tratti dal vasto settore della tutela della salute pubblica.
Forse le SS.LL. oggi nominate non potranno vantare esperienze e competenze di gestione di strutture pubbliche da acquisire con un po’ di buona volontà ma possono sicuramente godere, oltre che della leale collaborazione di una struttura consolidata, della competenza di una neo-consigliera che vanta lunga esperienza nel settore pubblico e che conosce il valore della tutela della legalità e della trasparenza dell’azione amministrativa, principi che derivano direttamente, come declinati da norme ordinarie, da quelli costituzionali del buon andamento e dell’imparzialità (senza trascurare la “disciplina ed onore” dell’art. 54 cost.).
E’ in nome di questi principi che la nostra Comunità di cittadini monitoranti ritiene doveroso rimarcare e raccomandare alle SS.LL. l’esigenza di valutare attentamente, tra i primissimi atti del nuovo Consiglio, l’incompetenza assoluta del Comune nella predisposizione di modifiche statutarie che la legge regionale riserva in via esclusiva al CdA e, di conseguenza, di assumere le necessarie iniziative legali sulla delibera comunale reintegrando in tal modo le proprie prerogative esclusive e specifiche competenze.
Con l’augurio di un proficuo lavoro nel comune interesse.