Con questo trafiletto sulla Nazione del 18 luglio non si racconta solo un “aneddoto”, come potrebbe sembrare a prima vista, ma si getta una luce inedita sui partiti senesi, sul loro rapporto col “civismo”, sul loro ruolo e sulle loro funzioni “democratiche”.
La fonte è autorevole: un esponente nazionale di Forza Italia alla Camera ci racconta di avere organizzato una “truffa bella e buona” perpetrata ai danni del nostro concittadino sindaco ma rivolta tuttavia al nobile scopo di “aggregare i partiti politici alle realtà civiche” e rendere così possibile la vittoria del 2018, ottenuta per un pugno di voti. Invero la frase “aggregare i partiti alle realtà civiche” indica bene quale sia oggi la reale rilevanza del cd. civismo.
Al tempo stesso c’è da immaginarsi come si possano sentire oggi gli esponenti delle liste civiche che pensavano di sostenere un candidato “civico” e che scoprono ora che quella “truffa”, nominalmente ai danni del sindaco (che ne ha invece bellamente beneficiato: ecco un caso inedito di truffato che ci guadagna!), di fatto è stata perpetrata ai loro danni e ordita dai partiti di destra con la complicità determinante del sindaco medesimo, “truffato e truffatore” politico al tempo stesso .
La prova la troviamo chiara e tonda in un fatto di tutta evidenza: Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia raccolsero nel 2018 tutti insieme poco più del 15% dei voti complessivi, mentre le liste civiche di maggioranza ottennero più del 25%; a fronte di questo enorme vantaggio di partenza, oggi quelle liste civiche si ritrovano sì in maggioranza, ma non contano più nulla: hanno perso assessori, hanno perso ruolo, hanno perso peso politico e se ne lamentano pubblicamente arrivando perfino a disertare i consigli comunali, a non votare singoli provvedimenti (talvolta perfino abnormi come ASP, Consigli di Area, Piano operativo.…).
Partiti deboli, “realtà civiche” di destra — come le chiama Mugnai — fortemente emarginate ed indebolite Ma, allora, chi comanda davvero a Siena? chi indica la linea? chi decide? chi gestisce nei fatti il governo cittadino? Sono forse Forza Italia, la Lega e Fratelli d’Italia, questa salda alleanza del 15 per cento? Non scherziamo. Lo vedono e lo sanno tutti: c’è a Siena un aggregato di potere di fatto di origine politica varia ed antica: provenienze solo nominalmente socialisteggianti, macerie cielline e pezzi rancorosi delle vecchie dirigenze piddine, gente che ha gestito in prima persona tutto l’iter della disfatta della civiltà senese, espertissima di gestione del potere, che si è ritrovata insieme con naturalezza per gestire lo storico “cambiamento” truffando insieme sia le cd. realtà civiche (il 64% complessivo dell’elettorato senese) sia i partiti politici che rappresentano oggi, tutti insieme, il 36% circa dei voti..
Ecco da dove viene la vera “truffa” ai danni dei tanti senesi che speravano negli effetti positivi dell’alternanza democratica e si sono ritrovati a fare i conti con le stesse persone di sempre, ora riorganizzate in un “polo” strutturato, funzionale e, a quanto sembra, anche fortificato e sostenuto da un nuovo gruppo imprenditoriale già molto impegnato nel settore alimentare e della ristorazione, momentaneamente frenato dal pestifero covid, ma, a quanto si dice, attivo di recente anche nel riassetto dell’informazione digitale cittadina.
E i partiti politici? Mugnai è molto soddisfatto di avere “conquistato il Comune di Siena”, ma i partiti di destra cittadini cominciano a ritrovarsi soccombenti in alcune battaglie interne molto importanti e subiscono, non meno di quanto avvenga per i “civici” di maggioranza, sempre più inquieti, l’egemonia di fatto del “polo” che abbiamo appena descritto. Intanto, l’altro partito, quello che dovrebbe essere dello schieramento opposto, il PD, dilaniato da storici sensi di colpa e dal rancore per una sconfitta elettorale di cui è esso stesso massimo responsabile e che in parte cospicua ha direttamente patrocinato, non trova di meglio che defilarsi nel silenzio, aspettando tempi migliori e delegando ai cittadini il compito delle possibili soluzioni.
Ecco il ruolo vero dei partiti, di tutti i partiti: come ieri sono stati corresponsabili del disastro che ha distrutto l’opulenza senese (il noto groviglio), sembrano oggi accomunati dallo svolgimento della medesima funzione di garantire e supportare nei fatti e con la loro disutile presenza, l’egemonia del polo che abbiamo appena descritto.
Come è stato giustamente sintetizzato, i cittadini/elettori hanno capito quale sia stato il ruolo nefasto dei partiti e quale ruolo giochino oggi impunemente; perciò dovranno costringerli a cambiare nel nome stesso della democrazia.
Intanto non si può che concordare sul fatto che “spetta a chi è veramente civico agire con la chiarezza dei contenuti e la trasparenza degli atti, con gli accordi fatti nel rispetto delle leggi, l’impiego delle competenze, il potenziamento della democrazia e dei diritti dei cittadini”.
Mi sembra di ricordare che molti tentativi di aggregare i movimenti civici sia sempre falliti a prescindere da quanto furbi siano stati i partiti !
Ai Senesi , che comincio a pensare siano peggio di chi li governa , importa che gli vengano garantiti gli Status Quo ‚la democrazia e la partecipazione alla politica cittadina sembrano essere secondarie ! Lo abbiamo toccato con mano tutte le volte che si è cercato di fare aggregazione ‚sale semi vuote con i soliti volti ed i soliti inquinatori di pozzi !
Però come ci si a Siena quando una band di Follonica scrive una “canzonetta “ a sfottò dei Senesi ?
Come dice Roberto, importante a Siena è mettere il “bercio”..che purtroppo si riduce a 8 giorni l’anno..
“Purtroppo”.…condivido in pieno l’analisi.
Osservando chi accompagnava il candidato sindaco nel periodo preelettorale e chi si aggirava ogni pomeriggio nei dintorni del suo studio, ai cittadini senesi di almeno quarant’anni non serviva un particolare acume per comprendere cosa sarebbe accaduto dopo il suo insediamento. Ciò che sorprende, semmai, è che qualcuno continui a negare l’evidenza.