Al primissimo posto del suo PROGRAMMA di candidato De Mossi pose la questione della SICUREZZA: ecco il testo completo
Siena, la città Sicura
Ogni cittadino ha il diritto di sentirsi al sicuro nella propria città. Ognuno di noi deve sentirsi al sicuro quando è a casa, quando lavora, quando passeggia per le strade o sosta nei luoghi pubblici, a tutte le ore del giorno e della notte. E’ ora di riappropriarci di quella fiducia e tranquillità di vivere, che Siena, ci ha sempre dato. Insieme, con la buona volontà e le autorità competenti, impegniamoci ad intraprendere un percorso di interventi concreti senza false rassicurazioni.
Le nostre azioni:
Riorganizzare e potenziare l’organico della Polizia Municipale per essere presenti sul territorio 24h su 24h. (non fatto)
Istituzione di un ufficio di sicurezza per la raccolta di denunce e segnalazioni in collaborazione con la vigilanza ed il volontariato civico.(non fatto)
Implementare il numero delle telecamere nei punti strategici della città, verificare il funzionamento di quelle già posizionate e dell’illuminazione pubblica, perché questa non renda, se spenta, la vita facile ai delinquenti.
Maggiore attenzione nei quartieri limitrofi al centro con controlli capillari del territorio, posti di blocco, ispezioni sulle auto, blitz negli appartamenti sovraffollati di Siena-Casa (?)
Sinergia con le forze dell’ordine e con la Prefettura per il controllo, secondo legge, degli immigrati, al fine di espellere tempestivamente coloro che sono irregolari (gli immigrati, invero, sembrano i più tranquilli)
Rafforzare i rapporti con le scuole, le Contrade e le organizzazioni sportive per promuovere iniziative di conoscenza e collaborazione sulle tematiche della sicurezza, legalità e degrado sociale(?) .
Incentivare le segnalazioni dei cittadini attraverso l’attivazione di un sevizio di messaggistica, ad esempio con l’applicazione Whatsapp, collegata direttamente alle autorità competenti. (non risulta)
Istituzione di un Vigile urbano di quartiere, che possa presidiare il territorio e costituire un punto di riferimento dei cittadini. (non fatto)
Per queste azioni De Mossi ha pensato di scegliere gli assessori col seguente criterio: “ la scelta degli assessori verrà fatta tra chi ha un alto profilo e competenza, ma non ha mai avuto compromissioni con le amministrazioni che hanno rovinato la città”. Per essere sicuro che non ci fossero “compromissioni” (tipo quelle del giglio – pardon ricciarello – magico derivato direttamente dai tempi di Mussari e della Birreria) la scelta cadde su uno dei numerosi avvocati più vicini, come posizione politica, alle linee dell’attuale maggioranza: un militante di Fratelli d’Italia, poggibonsese, da pochi giorni divenuto commissario provinciale.
Oggi Fratelli d’Italia ha scelto come candidati alle regionali un militante di lunghissimo corso (Rosso Lorenzo)
e un altro avvocato di questo affollato gruppetto, stavolta senese delle “lastre”, con una strana inversione: per il Comune di Siena il partito di Enrico Tucci optò per un personaggio del “territorio” valdelsano, invece per il territorio più vasto della circoscrizione della provincia di Siena, quel partito predilige un candidato senesissimo, che più “senese” non si può, Pagni Riccardo
che, infatti, ha scritto su facebook:
Siena ha avuto per tanti, troppi anni amministratori non senesi e questo è stato solo un danno.… una città che ho sempre visto come la ‘città del sole’ di Campanella e che piano piano me l’hanno (sic) fatta scomparire. Quando la tua città e la tue terre ti hanno dato così tanto, è giusto, ad un certo punto delle propria vita, provare a restituirglielo (il tanto).
Purtroppo mi sono reso conto che negli ultimi anni a tutela dei cittadini non ci sono più stati nei partiti (compreso il suo?) quei senesi autentici che avrebbero potuto avere le mie stesse motivazioni. Quelli che avrebbero agito a nome (per conto no?) della comunità e non a titolo personale. Questo patrimonio di persone si è disperso e dobbiamo recuperarlo.
Il problema non è dire che Siena rinascerà o verrà fatta rinascere, ma (il problema è…) dire che Siena deve ritornare la città importante che era. E questo lo si realizza utilizzando e valorizzando le persone e il meglio che questa città e il suo territorio sono in grado di offrire ….. la storia non si cancella e le ferite del monte, dell’ università, così come quelle che stanno aprendosi all’ ospedale (le ferite all’ospedale — invero — si aprono e si chiudono ogni giorno!) non si cancellano, ma bisogna cercare di superarle con idee, onestà, amore per Siena, rispetto delle nostre tradizioni, rispetto delle persone e, permettetemi, un po’ di palle nei confronti di chi abusa della nostra città per venire a prendere incarichi e fregarsene .… stia a casa sua che è meglio e magari sa anche di che parla! … Troppi improvvisati politicanti vengono qua per far carriera pensando che siamo un popolo che digerisce tutto.!
Poi Pagni — di cui non ricordiamo prese di posizione pubbliche al tempo del “groviglio armonioso” — sembra dimenticare che da due anni governano i suoi e, preso dalla foga, scrive usando il tempo presente:
….sanità senese in piena crisi, cinghiali e caprioli in città, presto al parco della lizza, cariche nelle partecipate a tutti i membri del partito (vero) distribuite in modo clientelare con lauti compensi, firenze al centro del mondo e siena in un cantuccio, consorzio di bonifica e clientele per dare posti agli iscritti e lavoro ai professionisti graditi.…
Infine, fortunatamente, chiarisce
troppi amministratori non di Siena hanno fatto brandelli delle nostre istituzioni e dei denari della città, perché tali erano quelli di mps e fondazione (ma “non di Siena” peraltro è pure la maggioranza degli attuali assessori).
Ribadita la piena ed esclusiva senesità …. Pagni passa ad esaminare la posizione sulla sicurezza garantita dall’assessore extra moenia dello stesso partito…. che è anche commissario provinciale del partito che lo candida a consigliere regionale:
Siena, che è sempre stata una città rispettosa dell’incolumità delle persone e della sicurezza sociale, non vuole e non può permettere che ciò accada e quindi ieri la popolazione, in una inerzia (sic) da parte di chi era preposto che va avanti da oltre un anno (ma non è “preposto” Michelotti?), ha reagito alle bande criminali per ora in fase di primaria organizzazione (poi verrà anche la secondaria ?) e che, lasciate libere di agire, diverranno macro criminali e pericolosissime per l’ incolumità dei nostri figli, nostra, per il nostro tessuto sociale, per la nostra libertà, oltre che per il nostro rapporto con la città che verrà completamente stravolto.
E’ questo — azzarda Pagni — il modello Scampia. Rosso reagisce seccamente. Michelotti, da qualche giorno commissario provinciale del partito, tace. La candidata della Lega, Appolloni, a quanto ci dicono, si diverte moltissimo. I senesi meno.
Invocare la senesità quando essa si è estinta ormai da quasi mezzo secolo (arrivo a Siena di due decisionisti come Berlinguer e Piccini), non può che essere frutto del disprezzo verso il livello intellettivo dei cittadini. E farlo dopo un lungo silenzio, tanto lungo da fare sospettare addirittura la complicità col crimine che si vuole condannare, non so perché, ma mi ricorda il noto personaggio di Altan che si lamentava perché gli venivano in mente idee che non condivideva.