E’ vero, non si fa in tempo a disperarsi che arriva qualche bella notizia per la democrazia e per la partecipazione.
Nella legge di bilancio approvata dal parlamento il 30 dicembre c’è una norma che dovrebbe segnare una svolta storica rispetto al diritto di tutti i cittadini di attivare quei pochi strumenti di partecipazione e di democrazia diretta che la costituzione prevede (referendum abrogativi, referendum costituzionali, proposte di legge di iniziativa popolare). E’ stato infatti deciso che la raccolta delle firme per i referendum e per le proposte di legge non debba più essere effettuata attraverso il complesso e defatigante sistema delle firme cartacee autenticate dal pubblico ufficiale, ma che saranno valide le firme digitali e le firme sottoscritte attraverso lo SPID cioè con il Sistema Pubblico di Identità Digitale che sta diventando la modalità più rapida, sicura ed efficiente per i rapporti con la pubblica amministrazione. La riforma, fondamentale per l’attuazione della democrazia partecipata, andrà a regime tra un anno, nel 2022.
E c’è già chi, come i “Politici per caso”, che sta presentando una proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione anche in Italia delle Assemblee dei cittadini, annunciano di essere pronti a raccogliere fin d’ora le firme on line e spingere in tal modo per attuare con urgenza questa legge.
L’altra notizia, a questa connessa, arriva dal Comune di Susa amministrato da un sindaco e da una lista civica (vera e non fasulla) “Cambiamo Susa” il cui consiglio comunale, primo in Italia, ha approvato a fine anno e all’unanimità un regolamento per l’istituzione delle Assemblee dei cittadini.
Appena possibile ne pubblicheremo il testo, intanto ricordiamo che le Assemblee dei Cittadini, usate in gran parte dei paesi occidentali da circa vent’anni, sono processi organizzativi che coinvolgono un campione di cittadini selezionato casualmente e messo nelle condizioni di interfacciarsi con esperti, gruppi di interessi, altri cittadini e amministratori, col fine di deliberare raccomandazioni alle istituzioni su uno specifico tema, problema o questione di
interesse pubblico. (per maggiori informazioni, si può ricercare su questo link
https://www.oderal.org/avada…/assemblee-dei-cittadini/… o questo
https://www.politicipercaso.it/assemblee_dei_cittadini/
E viene subito da pensare con raccapriccio alla trovata nostalgica, illiberale e retrograda della maggioranza che (s)governa il Comune di Siena che ha deliberato nel 2020 l’istituzione di Consigli dei Cittadini scelti e nominati direttamente dal novello podestà di Siena, sindaco sedicente civico, avvocato Luigi De Mossi.
Ottima notizia davvero, ma c’è un problema (almeno per me): come attivarsi per avere la firma digitale e lo SPID?
La procedura per ottenere l’Identità digitale (SPID) è necessariamente complessa perché occorre assicurare il massimo delle garanzie contro abusi di terzi o “infiltrazioni” (come le chiama Giovanni) ma, con un po’ di buona volontà, riesce a farla anche un normale cittadino. Lo SPID è già e sarà sempre più indispensabile per i rapporti con la p.a. (ad es. con l’INPS o in campo sanitario). In redazione abbiamo usato con successo lo SPID gestito da Poste Italiane ma lo fanno tanti altri gestori: quello delle Poste lo trovi qui https://posteid.poste.it/identificazione/identificazione_devisu.shtml
Ottima notizia speriamo che funzioni il prima possibile e che studino bene la piattaforma per evitare che ci siano “infiltrati” che possano falsare le votazioni attraverso Spid
Si rinvia alla risposta data a Mauro Aurigi.
Avere lo spid è estremamente semplice. Basta una registrazione, se pur attenta e che richiede attenzione ed un po’di tempo, al sito preferito tra quelli messi a disposizione. Io ho usato poste. Poi ci si deve recare allo sportello fisico per completare l’operazione. Al fine di questo si ha lo spid.