Ormai da mesi e sulla base della serena valutazione di atti formali e di comportamenti politici e di governo eravamo arrivati — non da soli — ad una conclusione semplice semplice: questa Amministrazione comunale va semplicemente buttata. Non ci sono rimedi possibili, non ci sono correzioni applicabili. C’è solo da stabilire come farlo.
Intanto, possiamo contare su una concreta opposizione che si faccia ipotesi di alternativo governo?
Dopo il fallimento dei partiti, i senesi hanno una sola speranza: se stessi. Solo i cittadini possono salvare questa città aggregando le formazioni civiche già maggioranza sulla carta. Servirà un buon candidato sindaco, meglio una candidata; servirà un progetto e una visione della città; serviranno linee ferree di programma, ma servirà soprattutto l’accordo su un nuovo METODO DI GOVERNO trasparente e partecipato in cui i cittadini siano parti attive del processo democratico e non sudditi della boria di governo.
Idee in Comune ha fatto una proposta concreta in dieci punti (pubblicata su questo Blog) che non si limita a stabilire in quale modo il Comune dovrebbe rapportarsi ai cittadini, ma che è soprattutto una garanzia di tenuta di ogni possibile accordo civico.
Questa proposta è stata affidata al dibattito cittadino trovando un sostanziale accordo: proprio in questi giorni di cercava di tirare le fila di questo dibattito quando sono scoppiate nuove rumorose conferme della assoluta necessità di fermare l’andazzo del Comune a conduzione demossiana; le ridicole affermazioni sul Palio, l’esternalizzazione dei servizi scolastici, la Fondazione S. Maria della Scala abbandonata alla sussidiarietà del terzo settore e, da un paio di giorni, anche la sedicente Agenzia del Welfare, Famiglia, Politiche per la casa e il Volontariato che andrà all’approvazione del consiglio comunale tra due giorni senza che ci sia stata alcuna consultazione col volontariato, né con il terzo settore e neppure coi consiglieri comunali. Per noi è troppo.
Parleremo più diffusamente dei vari punti. Intanto vogliamo ribadirlo con forza: per noi l’attento e continuo monitoraggio su questa amministrazione ne ha decretato la definitiva e inappellabile sentenza di decadenza politica.
Concordo assolutamente con quanto scritto nel post; amministrazione inefficace, approssimativa e inconcludente; solo per fare un esempio, lavori di consolidamento stradale (strada di Pescaia) iniziati e lasciati andare da mesi (6 mesi?!?) con i notevoli disagi immaginabili allo scorrimento stradale. Incommentabili!
Alla fine ci siete arrivati anche voi. Direi così, .… che oltre al metodo c’è la sostanza. Quello in corso è uno sgoverno della città sotto l’incedere di un nuovo groviglio di particolarismi, accompagnato da un deleterio radicamento del sottogoverno della città che viene lisciata nei suoi vizi anziché nelle proprie virtù e spinta così a chiudersi su sé stessa. Un pericolo mortale Siena, che è una città sempre più piccola, chiusa, vecchia. C’è da prendere le distanze da questo sistema di sgoverno della città, costruendo una alternativa morale, politica e di progetto. Questa è l’urgenza. Una urgenza che non deve impedire ma casomai accelerare una innovazione nella progettazione della città del domani e la definizione di una compagine politico-amministrativa rinnovata, all’altezza delle sfide, di qualità etico morali, lontana dai vizi, dalle opere e omissioni che tutti conosciamo e che tanto negativamente hanno condizionato e connotato Siena nei decenni precedenti.
Concordo assolutamente,senza riserve con quanto scritto da Roberto.
Bisogna incominciare a muoversi a livello di cittadinanza,
pensare di fare opposizione con le mozioni in consiglio comunale e’ tempo buttato via.
I partiti tradizionali non senbrano avere piena consapevolezza della gravita’.
Hai perfettamente ragione.
Concordo in pieno, riusciremo a governare bene e a fare gli interessi dei cittadini solamente passando attraverso una aggregazione non partitica delle forze civiche. Bisogna lavorarci perché aggregarle non è semplice.