Alla fine di giugno, duramente provati dalle reiterate nefandezze di questa amministrazione comunale, abbiamo scritto un post che ritenevamo ultimativo, titolato, appunto: “Facciamola breve: l’Amministrazione De Mossi è da buttare” (vedi) e non avremmo mai immaginato che, proprio nel mese di luglio, le nefandezze si sarebbero susseguite senza sosta e, se possibile, si sarebbero amplificate come dimensione e misura.
Le abbiamo viste arrivare una dietro l’altra in successione progressiva; ogni volta, da comuni cittadini, ci siamo prefissi di approfondire i vari temi e di scriverne su questo blog e, ogni volta, non abbiamo fatto in tempo nemmeno a consultarci (siamo un blog plurale e pluralista) che ne arrivava un’altra.…
Se non fossero tutti danni gravissimi per la città e per il suo futuro ci sarebbe perfino da sganasciarsi. Tralasciando le minori, facciamo un piccolo elenco delle cose principali?
- alla Lizza piantano un albero per ricordare la strage di via D’Amelio. In tutta Italia li chiamano “alberi della legalità”, ma a Siena, un Comune dove abbondano gli avvocati impone che si chiami “albero della felicità”
- venuto a conoscenza che il Ministero ha nominato alla presidenza dell’Istituto superiore di studi musicali Rinaldo Franci una persona non gradita, De Mossi caccia l’istituto dai locali presso il Piccolomini
- dopo avere annunciato l’esternalizzazione dei servizi educativi nella scuola dell’infanzia comunale Le Biciancole e mentre è in corso l’iter, ecco che l’Assessore Benini fa annunci su facebook di ricerca del personale della cooperativa assegnataria con sede in Afragola (absit injuria verbis);
- si avvicina la resa dei conti su MPS, ma il Comune tace avendo scelto la strada giudiziaria dei risarcimenti
- il sondaggio del Sole 24H pone De Mossi al 7° posto nella graduatoria regionale di gradimento e al 77° in quella nazionale
- dopo l’Istituto Franci tocca a Siena Jazz, altra eccellenza musicale senese ; non basta l’ostracismo ad personam a Bianca Maria Rossi direttore dell’Azienda Servizi alla Persona e si adotta il solito strumento delle modifiche statutarie per colpire Franco Caroni che ha dato la vita al jazz e che si dimette dall’incarico; si susseguono durissime prese di posizione locali e nazionali
- l’assessore all’istruzione, Benini, afferma che le istituzioni musicali sono “arroccate nel passato” (come la Chigiana in pratica) e che (sic) “ci sono cose dentro le cose…”
- molti assicurano che Tacconi, portavoce del sindaco, sarà il prossimo presidente della Fondazione MPS
- l’avviso per la nomina dei consiglieri del Santa Maria della Scala, pubblicato il 20 luglio, sta esposto per otto giorni otto e scade di volata (meglio non rischiare) il 28 luglio
- l’idea del Comune del risarcimento miliardario da MPS alla Fondazione viene ridicolizzata dall’accordo transattivo per euro 150 ml
- non si fa in tempo a versare amare lacrime che arriva la notizia che Siena non ha presentato alcun progetto di finanziamento a carico del PNRR per la “qualità dell’abitare” al contrario di tutti i capoluoghi toscani e che i progetti finanziati sono 271; le assessore Appolloni e Pugliese affermano senza pudore che il Comune ha una strategia alternativa.…Ci sono i soldi ma loro , che dovrebbero pensare al bene comune, non li vogliono
- anche la Nazione esce il 28 luglio con una civetta che parla di “errori” del Comune
- Unicredit rompe gli indugi e De Mossi rilascia un’intervista imbarazzante
- al grido che “c’è cambiamento e cambiamento!” la priora in carica del Montone, già assessore della breve giunta Ceccuzzi, è nominata alla presidenza del Santa Maria della Scala; in questo caso il “vecchio” non conta.
L’elenco non è certamente completo, ma, anche così abbozzato, rende non solo plausibile, ma anche doveroso, che chiunque possa trarne le conclusioni. Qui vogliamo riportare le riflessioni tra il disperato e l’accorato di Giovanni Gigli che scrive su facebook
“Sono passati oltre tre anni dall’elezione a Sindaco dell’Avvocato De Mossi ma la campagna elettorale pare non sia esaurita, neanche di fronte alla crisi del Monte dei Paschi, il cui destino viene deciso proprio in questi giorni. La conferenza stampa del Sindaco di questo pomeriggio poteva essere l’occasione per ascoltare parole di proposte concrete sulle quali far convergere tutto il Consiglio Comunale e intraprendere, in tempi rapidi, un’azione propositiva concreta della città da far giungere al governo italiano. Ed invece, dopo aver presentato un incompleto riassunto delle vicende del MPS con una serie di recriminazioni, quanto mai inutili arrivati a questo punto, abbiamo solo ascoltato parole di resa. Il Sindaco, ha dichiarato, chiederà una interlocuzione al Governo sulla questione: “Ma non so se me la daranno”, ha precisato. Si tratta di una posizione di presa d’atto di una debolezza politica che Siena non merita e che deve essere subito corretta. Quando si parla di decidere il futuro dei tanti dipendenti senesi e di quello economico e sociale della città, il Sindaco di Siena non è “un semplice cittadino” come De Mossi si è auto-definito. Il Sindaco di Siena deve farsi carico dei problemi attuali della città, e non recriminare sugli sbagli del passato. Lo ha detto lui stesso, in fin dei conti: è stato eletto proprio in virtù di questo. E dunque deve agire con strategie politiche precise e non con semplici annunci utili per il titolo dei giornali. Se a Siena sono passate tante personalità politiche, come lui stesso ha affermato, ci domandiamo, a questo punto se fossero solo vetrine elettorali o, ci auguriamo, il frutto di una rete di rapporti e di strategie utili alla nostra città. Se così fosse sarebbe il momento di portare avanti un’alternativa valida, una proposta unitaria della città, espressione di tutto il consiglio comunale”.
Non va dimenticata la pessima gestione del Palio e delle Feste titolari: sconfessato dalla sua stessa maggioranza, nel primo caso, per aver forzato tutti i passaggi possibili e, nel secondo caso, la figuraccia per aver mandato all’incontro in prefettura un Vigile Urbano a rappresentare il Comune senza proposte e senza consapevolezza del funzionamento delle stesse.
E meno male questi erano quelli che ci tenevano alla “tradizione”…
Potrebbe essere una dimenticanza. Del resto avevamo avvertito che l’elenco non sarebbe stato completo. Tuttavia c’è chi contesta che l’episodio sia avvenuto veramente.
Grazie comunque.