Si sono raccomandati a Emilio Giannelli che li ritraesse in tutto il loro splendore perché sono convinti di venire male in fotografia. Eccoli qui, coloratissimi
“O che c’è di nuovo Brunero?” “Buongiorno, Norma, ce n’è di roba a bollire in pentola, ‘un si fa pari tutti i giorni.….”
Comincia così la loro conversazione. Brunero:
” Te lo ricordi Marzucchi, quello che fece il vicesindaco con Cenni, poi l’assessore al bilancio con Ceccuzzi, da tre anni consigliere comunale a sostegno di De Mossi con la Lega e tutta la destra? Finora era il capo di Siena Futura (ma di futuro se n’è visto pochino davvero) ora si allarga raccattando molti esponenti locali del partito di Renzi”.
N: “Non ho capito, ma che c’entra Renzi con De Mossi e con la destra?”
B: “Mah, lo sai te? ci si capisce sempre meno. Invece di votare in parlamento questa cosa sull’omofobia è andato a pago in Arabia; ce l’ha a morte col PD che parla di possibili alleanze col nuovo M5s di Conte; i sondaggi lo danno all’1,7%, ma lui comanda a bacchetta quei 31 parlamentari che ebbe a nominare e che gli sono andati dietro. Intanto Salvini lo difende. E’ la vecchia usanza di tenere i piedi in due staffe, vedrai.… in questo il Marzucchi, nel suo piccolo, è maestro”
N: “Le elezioni per il Comune non sono tanto lontane. Che si dice, Marzucchi rilancerà De Mossi al secondo mandato coi partiti di destra?”
B: ” Le voci che girano dicono di no: anzi qualcuno dice che De Mossi è bruciato, lo ringrazieranno e lo accompagneranno alla porta, tanto ha lo studio davanti al Comune.… Ora si parla di quel Montomoli .… sai…”
N: “Lo conosco, lo conosco. Una volta, era la fine del 2020, lo sentii dire in un convegno o un’intervista, non mi ricordo, che il virus aveva paura del freddo … Ti dirò, ci rimasi anche male, ci rimasi.… non me l’aspettavo. E, per il resto che succede? ”
B: “Allora, ti dico quello che so io, insomma le mie impressioni. Primo: lo schieramento che regge De Mossi ha perso una parte consistente dei “moderati”, Sena Civitas e il gruppo di Massimo Sportelli, che lo sostennero e riceve critiche forti da qualche consigliere del gruppo del Falorni. Dunque l’avvocato comincia a essere considerato perdente. Secondo: tra le liste civiche, oltre a Per Siena che aveva candidato Piccini, sembra che sia nata fresca fresca un’aggregazione tra Pietraserena, Buongoverno, SPQS, Volt e Italia in comune, il partito di Pizzarotti. Dice che si chiamano “Civici in comune”. Poi c’è anche In Campo, che nel 2018 elesse un consigliere, un’altra associazione che si chiama Logos, Toscana civica ecologista e, alla fine, c’è Idee in comune che ogni tanto pubblica le nostre chiacchierate...”
N: ” .… oddio, sembra che tutti vogliano essere “in comune” … ma a me sembrava che in Comune ci fossero quell’altri….” (ride) ” …in comune di qua, in comune di là, non è che saranno un tantino tirati al comunismo, vero?” (si sganascia)
B: “No no, il comunismo, stai tranquilla, non centra e poi, di certo, non si potrebbe fare solo in un posto. Semmai, si parla di comunità. Terzo: sembra che il PD nazionale, Letta insomma, come non ha presentato il proprio simbolo alle elezioni senesi del 4 ottobre, né altri simboli di partito, sia interessato a partecipare ad una coalizione con un sindaco (meglio sindaca) concordato col civismo, insomma con la società civile”.
N: ” In fondo sarebbe anche giusto. Il PD ha fatto un bel casino, prima col groviglio armonioso e poi con le promesse del 2013 non mantenute; questi di ora si sono presentati come alternanza e hanno fatto peggio. Ormai non ci resta altro che provare coi cittadini che si mettono insieme, che poi, insomma, siamo noi. Bravo Letta. Ma .… che dici? ce la farà? “.
B: “Boh, si vedrà. Molto dipende dai civici: sta a loro fare proposte serie, di metodi di governo, di programmi e di persone nuove, serie e competenti che spingano anche i pentastellati a non presentare il proprio simbolo. Intanto i partiti si riformano, cambiano registro e ci riprovano la prossima volta”.
N: ” Lo sai che a me questa cosa mi convince… mi garba davvero: una bella sindaca, né giovane né vecchia, solida e decisa, una che conosce come funzionano i servizi, una che vuole bene a Siena, che non pensa a sé ma al bene comune e che chiama i cittadini a migliorare le cose… Una che non fa come gli pare, che non vuol fare “l’uomo solo al comando”, né dipendere dai partiti; una che non si monta la testa e vuole passare alla storia come quella che ha fatto rinascere questa povera città. In fondo, dopo quello che è successo finora, non dovrebbe essere nemmeno impossibile. Mi garba. Mi garba e parecchio”.
Brunero dà segni di contentezza. Poi, improvvisamente, sente quanto gli pesa la borsa ricolma e il mignolo destro che sdruscia nella pelle dura del mocassino. Norma continua il suo giro e lui procede ringalluzzito verso la cassa.