Stamattina Norma e Brunero si sono ritrovati davanti alla biblioteca delle Grondaie; lui era riuscito finalmente a finire “Cambiare l’acqua ai fiori” di Valerie Perrin e lo stava raccontando a Norma proprio nel momento in cui lei tirava fuori dalla borsa due numeri della rivista de Il Mulino “Civismo, buona amministrazione ed etica politica” e, poi, come dal cappello del prestigiatore, un “Manuale operativo sull’accesso civico generalizzato” di Di Rienzo e Ferrarini e, ancora, “A scuola di cittadinanza attiva” di Daniele Marescotti.
“Sai Brunero, la domanda più bella che ho trovato in questi libri? Eccola: “il buongoverno riguarda innanzitutto le modalità dell’azione amministrativa e l’etica politica… oppure no, in quanto il raggiungimento di alcuni risultati concreti e l’elevato grado di consenso rendono questa domanda irrilevante? Questa se la dovrebbero porre tutti quanti .. forse le cose andrebbero parecchio meglio.”
“E hai letto tutta questa roba?” Brunero è ammirato. “Ho letto anche altro, che ho a casa: libri di Alberto Vannucci”. Brunero è restato a guardarla a bocca aperta. “Vorrei capire e valutare meglio che cosa sta succedendo — ha aggiunto lei — sai, Vannucci, per dire, è stato il professore a Pisa di quel ragazzo che aveva affittato una camera da me, quello di Venezia, Nicola; me ne parlava spesso. ”
Norma si avvicina, si guarda intorno e bisbiglia. “Sai, il fatto è che la mia amica Bruna mi racconta sempre di cose che succedono in un posto o in un altro. L’ultima è al Campansi, sì, insomma, all’Asp (in verità Norma dice “aspe” e quasi non se ne accorge), l’azienda dei servizi alla persona, quella dove il Comune, che dicono incompetente — ti ricordi — ha cambiato lo statuto e la Regione è rimasta zitta… Bruna pretenderebbe lumi da me. Così mi sono letta un po’ di roba per non deluderla, ma sono rimasta al punto di prima. E’ tutto così complicato, difficile.….”.
“Eh, ci credo.…comoda sarebbe.… si legge un paio di libri e si vorrebbe, si pretenderebbe.…”.
“Insomma, senti, io ci ho provato e anche se non c’ ho ricavato gran che.… però, ecco, le cose che Bruna mi racconta non sono barzellette. Poi magari non c’è niente di .… però.….” Norma diventa un fiume in piena.…
“Primo punto: Il Comune di Siena vuole ristrutturare la Biblioteca Comunale e l’ASP si è impegnata a contribuire con importanti risorse proprie (100.000 euro non sono poi una sciocchezza) al futuro investimento comunale senza rendere noto in base a quale progetto e con quale ritorno vantaggioso per i servizi che deve (è obbligata a) garantire. Bruna è arci sicura che il “ritorno” dell’investimento rappresenta una delle condizioni minime per giustificare l’impiego di risorse a titolo di contributo da parte di enti pubblici come l’ASP. E a me sembra giusto anche in base al buon senso perché quei soldi devono essere usati per i fini istituzionali previsti dallo statuto.”
“Secondo punto: come ha ricordato Piccini nel suo blog del 21 novembre — l’ASP, unica tra gli tutti gli enti pubblici che partecipano all’iniziativa, avrebbe erogato al Comune un contributo economico per fare il Festival della Salute (v. Blog P.L. Piccini del 21 novembre).”
“Terzo punto: seppure in tempi diversi due componenti su tre del Nucleo di Valutazione Aziendale (quello che si occupa della cosiddetta “performance” che sarebbe poi la valutazione dei risultati conseguiti dai dirigenti e del raggiungimento degli obiettivi aziendali; quello che dà i voti a tutti, dirigenti e amministratori) sono passati da tale organo di controllo a ruoli diversi: per prima la dottoressa Susanna Fratiglioni, già componente del Nucleo di Valutazione Aziendale, è stata nominata dal Comune alla carica di Vicepresidente Asp Città di Siena. Successivamente il geometra laureato Claudio Calderai, libero professionista e componente del medesimo Nucleo di Valutazione (ora dimissionario, ma ancora indicato nel sito Asp come titolare di tale incarico) è risultato vincitore del concorso pubblico per n.1 posto di Istruttore Tecnico Direttivo Cat. D. ”
“Più precisamente nel giugno scorso il Calderai si dimette dal Nucleo di Valutazione e l’azienda approva il fabbisogno di personale dell’Asp, tra cui figura l’Istruttore Tecnico Direttivo categoria D; in agosto viene indetto il concorso pubblico per questo posto; alla fine di ottobre viene disposta l’ammissione dei candidati e 10 su 20 vengono esclusi a priori per omesso o tardivo pagamento della tassa di concorso, pari alla stratosferica cifra di euro 10; il 24 novembre 2021 due soli candidati di quei 10 che hanno pagato tempestivamente il diecione della tassa di concorso superano la prova scritta e, tra questi, il geom. Calderai che raggiunge il punteggio di 30/30; sei giorni dopo, il 30 novembre si tiene di volata la prova orale a seguito della quale il geom. Calderai arriva primo; la commissione d’esame vede l’autorevole presenza del segretario generale del Comune di Siena, Michele Pinzuti.…..”
Brunero la interrompe: “O Norma, o che vorresti di’? e Norma: “Io? niente! te l’ho detto, ho letto anche qualche libro, ma non ci tiro fuori niente. Elenco le cose, i fatti.….”. Brunero: “Perché, ce n’hai dell’altri?”
“Si, ma non ce l’ho solo io .… i fatti ci sono, da soli, sì che ce ne sono.…, ascolta”.
“Quarto punto. L’Asp ha fatto un altro concorso, sai con la fame che c’è di lavoro… e poi nel settore pubblico.. Bene: vengono banditi tre posti di istruttore amministrativo cat. C; un terzo delle domande (circa 100 su trecento) sono escluse per la solita storia del mancato pagamento della tassa di concorso, sono ancora quei 10 euro (determina dirigenziale Asp n. 534 del 9 novembre 2021); il giorno dopo 10 novembre — è tutta roba freschissima — con determina dirigenziale Asp n. 538 viene nominata la commissione composta dal direttore Ulderico Izzo, da Michele Pinzuti, segretario generale del Comune di Siena e da Alessandra Barzagli, funzionario amministrativo del Comune di Castel del Piano; prima dello svolgimento delle prove concorsuali, capita di vedere all’albo del comune di Siena la determina n. 3161 del 23 novembre 2021 con cui il segretario generale del Comune di Siena Michele Pinzuti, che svolge anche l’incarico di segretario generale a Castel del Piano, dispone il comando part time (nella misura del 50%) presso il comune di Siena della dottoressa Alessandra Barzagli, che svolge, tra l’altro, il ruolo di vicesegretario proprio lì a Castel del Piano; nella stessa data del 23 novembre 2021, con determina 3195, il succitato Michele Pinzuti attribuisce la Posizione Organizzativa — con relativa indennità di funzione — denominata “servizio personale e formazione” del Comune di Siena esattamente alla medesima sunnominata dottoressa Barzagli.”
Brunero: “E allora?”
“E, allora, prima di tutto è da considerare che la Posizione Organizzativa non si occupa di bazzecole, ma cura la programmazione occupazionale, i procedimenti di acquisizione delle risorse e la gestione della dotazione organica del Comune, insomma, programma quante e quali unità debbono essere assunte al Comune. Dopodiché, anche se nel libro non ho trovato niente, Bruna m’ha mandato questa.…..”
Norma tira fuori un A4 piegato in quattro parti, lo apre soffiandoci sopra per staccare i lembi e lo sventola sotto il nasone rosso di Brunero. “Vedi?”. Brunero vede :
“Ci leggi o ti metti gli occhiali? C’è scritto che, negli enti dove ci sono dirigenti (al Comune ci so’ di certo) non si può affidare una P.O. cioè una posizione organizzativa ad un dipendente part time.”
“Ah, ecco”. Brunero farfuglia: “o che vorresti fare, non ti metterai mica ne’ casini?”
E Norma: “Mah! c’è un mucchio di roba che non torna. Per esempio me la spieghi una cosa? L’interesse di chi bandisce un concorso pubblico non dovrebbe essere quello di trovare la/il migliore nel maggior numero possibile di candidati? Bene. Allora come si spiega che l’Asp metta nel bando che il mancato pagamento della tassa di concorso di euro 10 è motivo di automatica esclusione? Potrei capire che questo si faccia quando sono previsti millanta candidati perché sennò sei costretto ad un lavoro improbo di sanatorie. Potrei capire che si faccia per i trecento candidati del concorso di categoria C, ma, se i candidati sono una ventina come per l’istruttore tecnico, me lo dici che senso ha se non quello di fare una preselezione formale e inutile, anzi dannosa, per gli interessi dell’Ente?”
“Non rispondi eh! Che dici? Faranno ricorso?
Si, meglio! Intanto il ricorso si fa al TAR e ci vogliono tanti soldi per l’avvocato; e, poi, la tassa come motivo di esclusione è consentita dalla legge e, pertanto si dovrebbe impugnare la clausola del bando dimostrando che è sconsiderata perché eccessivamente penalizzante e ingiustificata. Non è un boccone da ghiotti, pare.…. Invece l’interesse pubblico — dico pubblico — e motivi di buona amministrazione avrebbero dovuto consigliare all’Asp di consentire la sanatoria del pagamento tardivo della tassa a quei dieci candidati buttati fuori senza valutarli. Invece niente, hanno tirato diritto .….”.
“E dunque, che si può fare?”
Norma è realista; e concreta. “Che si può fare, che si può fare.…. mi domandi. Non lo so. Io penso al “buongoverno” da conquistare e intanto parlo delle cose che non mi piacciono e le racconto, poi chissà, forse qualcun altro se ne accorge… hai visto mai?”.
Qui i conflitti i interesse si sprecano e chi li lascia passare senza fare niente è un complice.
Ormai mi vengo a noi anche da solo! Ma anche stavolta tocca ripetermi. Lettura, cronaca e rilievi critici tutti corretti. Sono fatti gravi quelli che anche voi avete riportato qui con questa parodia (ma perché, mi chiedo, ricorrere alla parodia?! Mha!). Tutto male, aggiungo! Perché anche questa volta ci si ferma sulla soglia del che fare. Insomma siamo ancora fermi all’ennesima (e giusta) indignazione. Attenzione però. Perché questa ripetuta e inconcludente indignazione, se resta tale, alla fine genererà soltanto frustrazione e dunque conservazione. Siena ha anche troppi commentatori. Quel che manca è qualcuno che metta in atto delle iniziative e in particolare una alternativa a questo marciume. Una nota personalità del mondo associativo senese qualche giorno fa ebbe a scrivermi, proprio a proposito di cambiamento e alternativa queste parole “….levarceli di torno? Ragazzi datevi da fare, ma tutti insieme, senza personalismi, è già molto tardi”. Ecco. in queste poche parole c’è la ricetta.
Norma e Brunero, tacciati di essere protagonisti di una parodia, ci sono rimasti molto male, fanno sapere di essere ormai ben oltre la consueta indignazione e di voler raccogliere dati per informare senza annoiare troppo. Inoltre non riescono a capire in che modo i loro colloquii sarebbero di ostacolo a che si realizzi un’alternativa che non sia il ritorno a quella roba che c’era prima e nella quale comandavano esattamente gli stessi che sono oggi raccolti nel rinnovato ricciarello magico.
La Redazione