Tertium Datur pubblica in questo momento un post sulla propria pagina facebook che vale la pena di riportare integralmente
“Caro Terzo Polo Civico, vuoi vincere le elezioni comunali del 2023?
Senti qua.Hai 4 mesi di tempo per quagliare al tuo interno intese e basi solide.8 mesi per organizzare due incontri pubblici tematici al mese. Da cui scaturirà, grazie alla condivisione con la cittadinanza, il programma elettorale.Il programma elettorale dovrà essere chiaro, diretto, semplice, niente pipponi intellettualoidi, fumosi e incomprensibili.10 punti base di progetti fattibili, compatibili, realizzabili in 5 anni.Arte/Cultura, Turismo, Viabilità, Rifiuti, Centro Storico (case e botteghe), Questione Giovanile, Rapporti con la Provincia, Ambiente, Occupazione, Siena Bene Comune a partire dal Palazzo e dalle sue attività.Possono bastare? Il confronto resti aperto.Sei civico, ok. Rifuggi destra e sinistra? Non abusare però della parola “civismo”: non sempre gode di ottima salute. E attenzione al vuoto “tecnico” o qualunquistico che talora si cela dietro il “civismo”.Privilegia i contenuti, i valori della trasparenza e della legalità, l’obiettivo dell’equità e dell’importanza della “salute” collettiva e non del profitto di pochi.Evita nomi impresentabili. Dichiara subito forte e chiaro con chi non farai mai patti e alleanze.Presenta un candidato sindaco, uomo o donna che sia, credibile, conosciuto, competente, immacolato e non sporcato dalle zozzerìe degli ultimi 20 anni di politica locale.Presenta candidati consiglieri giovani, competenti, appassionati, non corruttibili e desiderosi di imparare e fare il bene comune.Presenta una squadra di governo prima delle elezioni. Assessori capaci e non scaldapoltrone o ostaggio di accordi fatti al ballottaggio.Rinnòvati fin da subito e parla il linguaggio del popolo ma attento a parole difficili e rischiose da maneggiare come identità, senesità, orgoglio, appartenenza.È nei fatti, e non nella propaganda, che una città rinasce. E cura al meglio i rapporti con stampa e media. I cittadini e le cittadine senesi sono affamati di volti nuovi e credibili, così come la città ha fame e sete di mondo”.
C’è scritto che si tratta di una Lettera Aperta Collettiva di un nutrito gruppo di “interessati” a una alternativa vera al centrodestra e al centrosinistra.
Molti sono i punti interessanti, ci sono validi suggerimenti, alcuni meritano approfondimento e dibattito.
Dopodichè, siccome tutti sanno chi sta lavorando (vecchi arnesi e cittadini “immacolati”) per far decollare ( e non è facile) il Terzo Polo Civico, sarà il caso di sapere, prima o poi, chi sono i firmatari della lettera aperta collettiva e se essi pensano di dare suggerimenti e di aspettare la pappa scodellata o se hanno intenzione di sporcarsi le mani per il risultato in cui credono.
Spunti molto interessanti che necessiterebbero di un dibattitto. Essenziale da dove provengono tali suggerimenti,nomi e cognomi
A n o n i m a t o
non è arma a doppio taglio?
A volte induce retropensieri, che so,
inerenti a pratiche sociali e comunitarie opache che personalmente ho sempre combattuto.
In ogni caso scoraggia, devo dire, la formazione di un percorso condiviso. Lo fa sembrare “scodellato”, un premasticato.
Lo comprendo se si tratta di proteggere incolumità ma in questo caso, l’ambizione sarebbe quella di costruire un percorso civico piuttosto complesso, in cui lo spirito resta indissolubilmente legato al principio di trasparenza e legalità.
Per questo, lusinga l’attenzione ma pls, cominciamo dalle buone pratiche, dai fondamentali.
A questo giro, facciamo tutti le cose alla luce del sole, apertamente, anche fuori dai social. La disponibilità è piena.
Non sarebbe un buon segnale di partenza?
Perfettamente d’accordo sui dieci punti base. Naturalmsnte ciò presupporra’ la conoscenza approfondita delle problematiche riguardanti ogni punto. Basta con le improvvisazioni e gli interessi personali. Massima oggettività per il bene pubblico. Tutto ciò comporterà conoscenza e competenza da parte di alcuni, che potranno essere trasmesse agli interessati meno informati. . La seconda fase sarà l’elaborazione e la possibile risoluzione collettiva dei problemi.. So che non sarà facile, ma forse è l’unica strada per il bene pubblico.