Annichiliti dal peggiore agosto che si ricordi, con la guerra scatenata da Santa Madre Russia, con la sconvolgente sentenza d’appello sulla trattativa Stato-mafia che ne riconosce l’esistenza e assolve i promotori servitori dello Stato, con gli accordi elettorali che si fanno e disfanno pendant l’espace d’un matin, con i partiti che rinnegano se stessi dichiarandosi “civici”, con Montomoli che vuole candidarsi per forza (nonimportadove, come, con chi) come se non avesse altro di cui occuparsi e .… si potrebbe proseguire, non ci sentiamo di tornare sul decoro urbano, sulle multe ai richiedenti asilo, sui laghetti dei cigni recintati, sui rumori molesti (tanto lo diciamo da tempo che questa amministrazione è da buttare), e proseguiamo l’opera propositiva, questa volta non destinata specificamente a De Mossi (che potrebbe distrarsi dall’opera di ricerca e di individuazione del cavallo/esperto) ma alle varie istituzioni cittadine, più o meno competenti e a chi, poveraccio, dovrà sobbarcarsi l’opera di promuovere il recupero da parte della comunità senese dell’invocata rinascita.
Così, tra le proposte che ogni tanto leggiamo sui social, ci sembra meritevole di attenzione quella già avanzata in passato e riformulata oggi da Alessandro Vigni (assessore per due mandati ai tempi di Pierluigi Piccini) che, richiamata la vicenda dell’opera effimera da due milioni di euro in Piazza Jacopo della Quercia, scrive
“.….….…… quello che mi stupisce è che nessuno si sia fatto carico di una questione annosa: la presenza della sede della Questura in quella piazza, che dà luogo ad un disordinato parcheggio di auto di servizio in un’area di grande pregio (per il resto preclusa alla sosta veicolare) e ad un difficile percorso pedonale in centro città per i cittadini che debbono accedere ai servizi della Questura stessa.”
“Peraltro i locali in uso sono inadeguati ed assai poco funzionali. Eppure a Siena c’è l’ultima sede della Banca d’Italia, chiusa da diversi anni ed in vendita, che è stata costruita una trentina di anni fa tra Via della Stufa Secca e Pian d’Ovile, …
progettata da un architetto di grande prestigio, ben più spaziosa, dotata di ampi parcheggi interrati ed all’aperto, ben accessibile dalle autostazioni dei mezzi pubblici di Piazza del Sale e Piazza Gramsci e persino dai veicoli privati da via Pian d’Ovile. Possibile che nessun amministratore si ponga l’obiettivo di (proporre e sostenere) questo trasferimento? Tra l’altro i locali attuali della Questura …
farebbero molto comodo per l’ampliamento dell’ Istituto Monna Agnese e del Museo dell’Opera del Duomo, che soffrono la mancanza di spazi. Con i soldi ipotizzati per realizzare l’ “ariosa”” opera d’arte provvisoria, la sede della Banca d’Italia potrebbe essere perfino acquistata, se non si trovassero accordi per un normale contratto di affitto, che tra enti pubblici non dovrebbe essere difficile. Vogliamo vedere se qualcuno è disposto a sposare questa idea? P.S. fatevi un volo su google heart e guardate i due edifici, anche un bambino capirebbe la sensatezza della proposta.”
Verrebbe voglia di aggiungere che una parte dei servizi della Questura, come l’Ufficio Immigrazione, difficilmente raggiungibili, sono ubicati in via delle Sperandie e potrebbero essere utilmente trasferiti in Via della Stufasecca. Ecco, noi quest’idea la “sposiamo” in linea di massima; hai visto mai che qualcuno si degni di approfondire e di verificare la concreta fattibilità .…? Intanto sentiamo cosa ne pensano i cittadini.
Ok traferire la Questura
Idea buona, seria, anche attuabile. Non sarà “sposata” dall’attuale maggioranza in Comune (vuoi confrontare con la risonanza dell’opera di Tresoldi?!) e neppure dallo Stato, Ministero dell’Interno che si dovrebbe fare carico di contratti, spese e trasferimento, anche perché ci vorrebbe qualche deputato/senatore locale o anche sindaco/presidente di Provincia che si fa carico di proporlo al ministro. Il futuro ci saprà dire…
Buona proposta.
Una proposta di buon senso, difficilmente recepisce da questa amministrazione che in 4 anni non ha cambiato in meglio le condizioni della città.
Qualche speranza in più l’avrei sulle opposizioni…
L’idea è buona anche se io preferisco decentrare questi servizi fuori delle mura, vedi i Carabinieri, i Vigili del Fuoco ecc. allocandoli perché no nel palazzo in disuso della Provincia in V.le Sardegna e dar modo ai Senesi di abitare nella loro Città. Pensate solo a quanti appartamenti potrebbero venir fuori dalle strutture succitate !
Il palazzo della Provincia in viale Sardegna, costruito e mai utilizzato, ha già una nuova destinazione perché è stato acquisito (o sta per essere acquisito) dalla ASL Toscana sudest per il trasferimento del Poliambulatorio di Pian d’Ovile e per ospitare una Casa della comunità (finanziamenti ministeriali). Sembra anche che ci sia l’ipotesi di ospitarvi attività ambulatoriali del Policlinico.
Vero, non si può pensare di avere un servizio simile in un luogo così inadeguato. Mi chiedo come q sia possibile che a fronte di una proposta così vecchia, non si sia mossa una paglia. Immobili come al solito.
Già che ci siamo, generosamente, potremmo dare anche qualche consiglio per risolvere la questione annosa delle ubicazioni degli istituti scolastici vetusti, insufficienti, non funzionali? Mi pare che anche su questo fronte si sua fatto pochino. Molto rimpallo tra responsabilità, nulla di concreto.
Dobbiamo continuare a mendicare sedi presso la Curia di Montarioso? Cercare e ristrutturare spazi inadeguati? Spendere per rabberciare dividere classi in giro per la citta? Accettare commuting di docenti e studenti?
O la scuola viene sempre per ultima?
È preoccupante, si preoccupante che una proposta di puro buon senso raccolga tante adesioni (anche la mia). La dice lunga sul livello del dibattito politico. Condivido lo scetticismo di taluni. Figuratevi voi se l’uomo con le bretelle possa far propria una proposta del genere!!! Sono poi scettico sulla capacità della città di attivarsi per riutilizzare i volumi dismessi. Forse una volta. Oggi chi dovrebbe fare proposte? Le contrade con gli attuali dirigenti ? Ma dai!!!!!
Sì, ha ragione. E’ davvero preoccupante.
La Redazione
Solo per precisare che io fui prevalentemente assessore con Vittorio Mazzoni della Stella, sotto la cui gestione facemmo buona parte del Prg di Bernardo Secchi e inventalammo la ztl in quasi tutto il centro storico. Quando qualcuno comincerà a ricordare che con Piccini è stato fatto solo tanto fumo sarà sempre tardi.
Idea buona, seria, anche attuabile. Non sarà “sposata” dall’attuale maggioranza in Comune (vuoi confrontare con la risonanza dell’opera di Tresoldi?!) e neppure dallo Stato, Ministero dell’Interno che si dovrebbe fare carico di contratti, spese e trasferimento, anche perché ci vorrebbe qualche deputato/senatore locale o anche sindaco che si fa carico di proporlo al ministro. Il futuro ci saprà dire…