Oggi si sono ritrovati al solito posto e Norma ha chiesto cosa succede a Siena e quanti candidati si prevedono. Brunero le ha disegnato una sintesi estrema:
“Vedrai cose incredibili. ci saranno otto o nove candidati, qualcuno di partito, qualcuno che, per vecchie vergogne, si dichiara indipendente, altri che si cela dietro simboli sconosciuti, civici assoldati ad interessi particolari, e perfino un candidato-sindaco della Massoneria, caso assolutamente inedito nell’intero globo terraqueo. Questo sembra il più ricco e anche il più fortunato: gli offrono gratis sedi prestigiose in piazza del Campo e lui ci mette una foto immensa in vetrina visibile da tutta la conchiglia. Un tempo si diceva con orgoglio ci “metto la faccia” per indicare una scelta d’impegno, ora siamo arrivati all’impudenza. Tutta gente che deve obbedire ad altri, segreterie di partito, gruppi di potere, conventicole e (pure) logge che stabiliscono tutto dall’alto e in sedi separate: scelgono candidati e linee politiche; le cose da fare sono marginali… a loro interessa avere le mani libere per fare come gli pare.…
Ma, di fronte a questo teatrino, ci saranno sempre più persone che rifiutano di votare.….
Ovvio. E faranno in gioco del teatrino, aiuteranno a non cambiare, a non fare il bene di tutti; per loro, meno persone votano, meglio è, ormai è chiaro.
Alternative possibili?
Una c’è e fa paura a tutti gli altri, a quelli che hanno governato male in passato e a quelli che li hanno sostituiti e che sono riusciti a fare pure peggio. Gli ultimi anni sono stati un vero disastro. L’alternativa sono i cittadini stessi, cittadini attivi organizzati.
Ma c’è una cosa concreta che li contraddistingue?
Sono tante a partire dai loro documenti iniziali, il Manifesto, il Patto coi citadini, i Criteri per la scelta del candidato sindaco, Fabio Pacciani, cittadino tra i cittadini. Ma la più bella è questa.…
Gli mette un volantino nel carrello; Norma comincia a leggere
Accidempoli quanta roba, Fabio Pacciani, Polo civico Siena , Centro Civico la Meridiana, tre sabati mattina alle 9, tre temi importanti, ma scusa, che sono? incontri? convegni? conferenze? e chi parla? E poi Piazza delle Idee… ?… con metodo OST.…. ma cos’è?
E’ roba che non fa NESSUNO. Non sono incontri, non sono conferenze, non sono convegni… qui NON C’è UN TALE che parla dalla cattedra o dal palco e gli altri ascoltano (più o meno) passivi.…. Qui chi viene è protagonista, chi viene sceglie gli argomenti, li esamina in gruppo, li discute e decide con gli altri. Questo è un modo per contare davvero. Ed è solo un assaggio di quello che si potrà fare al governo locale e in concreto come partecipazione reale una volta che i cittadini abbiano cacciato i mercanti dal tempio e si siano riappropriati di quello che è loro, cioè di quella istituzione che si chiama apposta COMUNE perché è (o dovrebbe essere) di tutti fiori dalle logiche di partito.…
Ma non ti posso raccontare tutti i dettagli. Vuoi saperne di più? vai su internet alla voce OST Open Space Technology oppure apri questo link
Vuoi vedere un’esperienza concreta? apri questo
Ganzo, quasi quasi ci vengo anch’io.…
Tutto ineccepibile 👍👏
Per precisione (e per farsi un po’ di sangue amaro, visto che nell’occasione sotto descritta di partecipazione della cittadinanza attiva, rappresentavo più di un’associazione del Terzo Settore).
In realtà a Siena il primo OST fu fatto nel 2015. Si chiamò “Siena siamo noi” e fu condotto dall’Università degli Studi grazie ad un finanziamento della Regione Toscana. Molto partecipato (centinaia di persone). L’Amministrazione comunale in un primo momento lo subì, nel senso che al primo incontro non era certo in prima fila. Gli incontri successivi furono invece fatti al S. Maria della Scala e il finale per la presentazione dei risultati nella Sala del Mappamondo. Ne uscì una graduatoria dei desiderata senesi: primo in assoluto la valorizzazione del contesto Mura/Valli verdi, che già in occasione dell’OST fu denominato “Parco delle Mura”, secondo la valorizzazione del S. Maria della Scala, gli altri a molti voti di distanza. Su queste basi, per trovare i finanziamenti, l’Amministrazione partecipò a bando nazionale, cosiddetto “Bando Periferie”, con la fattibilità tecnico/economica di un insieme di 10 sottoprogetti denominato Cohesion (Delibera Comunale n.294 del 2016), coprogettati/ideati con la cittadinanza attiva. Risultò 39esima in Italia e assegnataria di tutti i circa 10 milioni richiesti. Per incassarli si dovevano presentare i progetti esecutivi…….ma nel frattempo si era arrivati al 2018 e l’Amministrazione cambiò. La nuova confermò subito Cohesion (DC n.343 del 2018) senza sostanziali variazioni, ma intanto silurava dirigenti e posizioni organizzative della precedente, lasciando vacante la dirigenza responsabile per oltre un anno, e annullando così ogni possibilità per gli uffici interni di portare avanti la progettazione esecutiva, che a quel punto avrebbe potuto solo essere delegata a professionalità esterne. Per seguire tutta la questione Cohesion/”Bando Periferie” fino all’assegnazione finale dei fondi, nel 2019 venne attribuita delega fiduciaria al consigliere Forzoni…….che poi non trovò di meglio che lanciare sul tufo la famosa bottiglietta durante la carriera, perdere quindi la fiducia e farsi ritirare ogni tipo di delega. Si arrivò alla scadenza dei termini e il governo Conte ovviamente ritirò i fondi non spesi. E così LA CITTA’, peraltro molto distratta, PERSE I 10 MILIONI (mentre il resto dei capoluoghi italiani che avevano presentato la progettazione esecutiva furono regolarmente finanziati, anche chi era arrivato oltre la centesima posizione !) che all’incirca sarebbero stati gli unici soldi disponibili per la rigenerazione urbana.
Cosa ci insegna questa storia, purtroppo vera al 100% ?
— che la partecipazione della cittadinanza attiva è importante;
— che il funzionamento continuativo dei reparti tecnici è fondamentale;
— che la politica in un attimo può smontare ciò che la cittadinanza attiva ha costruito in anni con la partecipazione e la co-progettazione.
Insegnamento da non scordare al prossimo giro di giostra.
Assolutamente d’accordo che non si debbono rilasciare deleghe in bianco a nessuno, meno che mai ai narcisi e narcise che infestano la scena. Così il lavoro di monitoraggio civico deve essere continuativo e prevedere momenti di controllo e di verifica. La richiesta di istituzione di un ASSESSORATO ALLA PARTECIPAZIONE ha tra gli obiettivi anche la costituzione di un interlocutore dei cittadini DENTRO il Palazzo (pubblico).
La Redazione