Ieri 21 marzo si è percepita intera la novità: una valanga di cittadini candidati per il Polo Civico Siena e per Fabio Pacciani garante di un nuovo metodo di governo
Su questa presentazione delle liste si possono scrivere tante cose: si è sentita un’aria nuova, quasi di festa, con tante persone normali che si sorridevano e si abbracciavano con la consapevolezza di essere protagonisti di qualcosa di importante.…
Ma, forse, c’è di più. Siena è rimasta lungamente vittima della piovra del groviglio ricciarelloso, degli accordicchi sottobanco, delle camarille, cricche, consorterie, variamente ospitate e coperte dai partiti e ancor oggi alla ricerca di espedienti di sopravvivenza; una cultura opaca indotta alla “corruzione” nel senso più volte ricordato di “rottura del patto di fiducia tra amministratori e amministrati”; una cultura in senso lato mafiosa, illiberale, antidemocratica che si può combattere solo con un nuovo Patto dei cittadini che instauri
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Questa valanga di cittadini candidati si fa “popolo” e manifesta una civile ribellione, pretende di farsi protagonista del governo locale e dei beni comuni, si pone come eresia nei confronti dei partiti che hanno tradito il mandato fiduciario abusando del potere loro delegato.
I partiti non lo capiranno. I partiti non capiscono che i cittadini non vogliono essere eterodiretti e che i livelli di governo nazionale e locale non possono essere confusi. Perciò vanno alla ricerca di persone presentabili allo scopo di garantirsi la sopravvivenza e, lungi dal combattersi tra di loro, denigrano di concerto il civismo. Nessuno rispetta la volontà dei cittadini, chi per necessità, chi per pigrizia ideologica. Così la “Sinistra/sinistra” ripresenta un suo candidato sindaco nonostante l’esperienza fallimentare del 2018 che favorì la vittoria della Destra, così il Movimento5Stelle lavora per una lista autonoma nonostante la piena consapevolezza che, nella consultazione amministrativa, avrà un livello di consenso lontanissimo da quello ottenuto alle politiche e rischia di fare un piacere ai suoi stessi avversari. .
Poi, e menomale, ci sono gli elettori, sempre meno legati dalle appartenenze e liberi di essere eretici ossia liberi di scegliere perché eresia, cioè airesis altro non significa che scelta, elezione, inclinazione. Che è il contrario dell’indifferenza e, dunque, dell’astensione.
Siamo tutti esseri umani e abbiamo tutti gli stessi diritti e le stesse esigenze, anche se modulate in base al nostro essere e ai nostri reali bisogni e capacità. Fortunatamente non siamo tutti uguali, altrimenti la nostra vita non avrebbe senso. La nostra crescita e libertà di pensiero e azione, deve essere assolutamente attivata, ma nel rispetto degli altri. Ed è compito di chi è più avanti, aprire gli occhi di chi, per vari motivi, non lo è o, si spera, lo sarà. Forza Polo Civico!
Ottima analisi ed una preghiera al futuro Sindaco Pacciani se sarà eletto e me lo auguro : ricostituire le Circoscrizioni o Centri di ascolto che mettano in comunicazione i Cittadini con tutti i loro consigli e problemi direttamente con chi ci governerà