SienaTV ci racconta che ieri 23 marzo, al Santa Maria della Scala, in occasione della presentazione di un libro incentrato sulla rivendicazione della proprietà del romano palazzo Giustiniani di via della Dogana Vecchia, roba che poco riguarda le cose senesi, Stefano Bisi, dal 2014 Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (se l’oriente è grande non può non esserlo il suo capo..) ha fatto questo commento sulla “vicenda Montomoli”; (*)
“Quasi un anno fa Montomoli si propose come candidato sindaco, la coalizione di centrodestra ha deciso di appoggiarlo, poi un ex assessore comunale comunista scrive che è massone, notizia che si ricavava anche online, e a quel punto uno dei partiti, pur esaltandone le qualità umane e professionali, si sfila, seguito dagli altri due. Si invoca la trasparenza, ma se poi si è trasparenti si viene bocciati, un comportamento ingiusto .…
In verità nessuno ha scritto che Montomoli è massone, questo lo fece nel 1993 Fabio Rugani nei confronti di molte persone prese a caso tra i suoi antagonisti politici e ne pagò le conseguenze personali e pecuniarie; è vero, invece, che Idee in comune — Comunità monitorante, ha pubblicato il 19 febbraio 2023 un articolo intitolato
I partiti di destra supporto della massoneria senese
che qui, per rinfrescare a tutti la memoria, si riporta nelle sue parti essenziali :
Era domenica 1 marzo 2020, Giornata dell’orgoglio massonico, allorché la Loggia Arnolfo di Cambio apri la Casa Massonica della Val d’Elsa ai “fratelli” e ai “profani” per una relazione.… a cura del fratello Emanuele Montomoli proprietario ultramilionario e amministratore di fatto di Vismederi e, dunque, professore ordinario .….in odore di incompatibilità .…… E’ quello che si apprende dalla lettura della pagina 29 della rivista ufficiale ERASMO del Grande Oriente d’Italia che potete sfogliare in pdf sul sito ufficiale del GOI https://www.grandeoriente.it/magazine/erasmo-n-3-marzo-2020/.….Montomoli, pertanto, non era affatto quel personaggio tra il pittoresco e il megalomane che si presentò solo soletto sul palcoscenico delle candidature a sindaco offrendosi.… , a chiunque se lo volesse prendere, ma era fin dall’inizio il rappresentante fiduciario ed esponente della più potente organizzazione della nostra povera città che tanto ruolo ha avuto nelle vicende drammatiche che abbiamo vissuto e che non sembrano affatto alle nostre spalle. Non per niente è Stefano Bisi il concittadino Gran Maestro che coniò quella (in)felicissima sintesi del “groviglio (poco) armonioso”, oggi rielaborato nell’onnipresente “ricciarello magico”.
Montomoli si dichiara oggi un civico aiutato dai partiti; in pratica apprendiamo da lui che Fratelli d’Italia, la Lega, l’Unione di centro e Forza d’Italia lo aiuteranno a governare Siena nel prossimo quinquennio; i partiti, dunque, non protagonisti del futuro, ma semplici aiutanti, ausiliari, supporti (o sgabelli?) della congregazione massonica .…. se il Nostro dovesse vincere sarebbe il primo caso in cui la Massoneria, anziché continuare a “interferire sull’esercizio delle funzioni delle amministrazioni pubbliche” come ha sempre fatto finora, assumerebbe in proprio il compito di governo locale di una comunità tanto assente e distratta da delegarle tutto intero il potere.….
E, a questo punto, si richiamava l’attenzione del (o della?) Presidente del Consiglio
E pensare che proprio Giorgia Meloni .…… ebbe a dire pubblicamente, allora presidente del suo partito, le seguenti parole «Sogniamo un’ Italia che riconosca i poteri forti, che non li faccia comandare. E lo dico, ragazzi lo dico, sogniamo anche un Italia nella quale la Massoneria, che ormai è ovunque, conceda almeno la par condicio a chi non è massone perché non ne possiamo più di essere discriminati per il fatto che non siamo massoni anche noi. E l’ho detto» (Roma, 16 dicembre 2012, Auditorium Conciliazione. L’intervento integrale del deputato del Pdl, Giorgia Meloni, alla manifestazione “Le primarie delle idee” — https://youtu.be/lbB138ZnP2s — min. 12:13–44).
Non è vero, dunque, che “un ex assessore comunale comunista aveva scritto che è massone”, ma è vero che Idee in comune ha sollevato un problema politico relativo alla evidente contraddizione tra ciò che Fratelli d’Italia dice e quello che pratica in concreto ed è questo — riteniamo al di là delle motivazioni ufficiali — il vero motivo per cui questo partito “non si è sfilato” (come dice Bisi), ma ha deciso propriamente di non candidare Montomoli (poi ha scelto una sostituta che rivendica di non essere disposta a prendere ordini da nessuno.… mah! vedremo… ).
Invece l’ex assessore comunista, che è coordinatore pro tempore di Idee in comune, chiamato in causa, ha indirizzato al Gran Maestro queste poche righe:
Caro Stefano,
ci siamo conosciuti nei primi anni 80 quando eri un socialista felicemente craxiano e io ero assessore dal 1973 nella giunta sostenuta dal tuo Partito Socialista e guidata dal sindaco socialista Canzio Vannini (che non ci disse mai di essere massone). Per un bel po’ nemmeno tu hai mai detto a nessuno di esserlo e ricorderai che io lo intuii per implicito quando sei ricorso alle mie prestazioni di avvocato presentandomi Gustavo Raffi che sarebbe stato Gran maestro del GOI di lì a poco, coprendo l’alto incarico dal 1999 al 2014. Ricorderai anche che, nel 1986, due anni dopo che avevo cessato di essere assessore comunale e in prossimità delle mie pubbliche dimissioni dal Partito Comunista, la tua organizzazione — sempre riservatamente — pose il veto ad un incarico professionale che una banca (non MPS) stava per affidarmi, come rivelatomi dal dirigente che mi aveva inizialmente cercato. Ricorderai pure di essere stato a lungo fedele e fraterno sostenitore di Giuseppe Mussari; per esempio scrivesti subito di considerare reati bagatellari quelli per i quali Giuseppe (noto ex comunista passato però a PDS, DS e PD) venne indagato in quel periodo (falso e concorso in bancarotta fraudolenta) . Sei diventato Gran maestro in perfetta concomitanza con il disastro della banca e della città, ma nessuno ha mai lontanamente pensato di definirti diversamente rispetto alla tua qualifica professionale di “giornalista”, neppure quando hai scritto che a Siena aveva comandato un “groviglio armonioso” di cui la tua organizzazione è stata parte integrante e corresponsabile. Mostri ora in via definitiva di essere un gentleman e un garantista a senso unico e a seconda degli interlocutori; in questa occasione ti sei fatto prendere dal rancore e dalla rabbia. Invece dovresti essere contento: la candidatura autonoma di Montomoli ti consentirà di vantare come consenso cittadino per la massoneria anche quello che potrà raccogliersi esclusivamente sulla sua persona.
Un caro saluto dal tuo “vecchio amico”, avvocato Luciano Peccianti
(*) abbiamo cercato di copiare da Google una bella immagine di Bisi con collana e grembiulino (col cappuccio non si trovano da tempo), ma il server, addestrato forse alla “riservatezza”, non ce la concede.
Più chiaro di così… Chi conosce la storia ha sempre ragione.