Luigi De Mossi, sindaco uscente nel senso che sta uscendo (finalmente) davvero, precisa sempre due cose: che Lui è civico (ma senza i partiti non sarebbe mai diventato il primo cittadino) e che NON fa l’avvocato (come si potrebbe pensare), ma E’ AVVOCATO. E l’ha ribadito anche in questi giorni in una intervista di Siena news in Piazza del Campo…
Tenendo a mente questo particolare, solo apparentemente secondario e considerato che, avendogli rivolto via via negli anni molte domande rimaste tutte senza risposta , è perfettamente inutile chiedergli ancora qualcosa, la domanda la poniamo direttamente a voi :
Perché, una volta escluso dal secondo mandato, Egli si contenta di una lista “De Mossi” composta dai suoi fidi assessori e a sostegno di quel Castagnini già da Lui posto alla presidenza di SI.GE.RI.CO. spa? Lo ha fatto solo per orgoglio ferito o c’è qualcos’altro?
Per fornire i dati che possono mettere nelle condizioni di rispondere, si premette, che, prima del 2013, si sarebbero potute fare in proposito solo mere ipotesi o, al massimo, sensate deduzioni. Oggi che abbiamo leggi ad hoc (vedasi art. 1 del d. lgs. n. 33 del 2013), possiamo contare sul diritto alla trasparenza ossia sulla
.…. accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all’attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche.
Così esiste una norma (art. 14, comma 1, lett. f) decreto citato) che impone ai Comuni di pubblicare nella pagina amministrazione trasparente dei propri siti
le dichiarazioni di cui all’art. 2 della legge n. 441 del 1982 ossia le dichiarazioni dei redditi degli amministratori.
Ne parlammo già a suo tempo, ma conviene ritornarci in dettaglio ora che siamo ai resoconti di fine mandato: ebbene, nella predetta pagina del sito del Comune di Siena denominata amministrazione trasparente, si leggono i seguenti dati.
- Anno 2017: l’avvocato De Mossi, dopo 27 anni di esercizio della professione forense, ebbe a dichiarare un reddito professionale (depurato delle spese di studio) di euro 51.246 riferibili ad una sessantina di pratiche, civili, penali ed a consulenze stragiudiziali.
- A metà 2018 inizia i suoi gravosi compiti istituzionali (per i quali viene comunque remunerato con circa 6.000 euro mensili), di certo deve dedicare una parte del suo tempo all’incarico pubblico, eppure, rispetto all’anno precedente, vede un incremento dei propri redditi professionali di un quarto circa passando a euro 68.216 con un numero di pratiche sostanzialmente invariato.
- E si arriva al trionfo del 2019 allorché, pur facendo il sindaco (e fermi i compensi di euro 6.000 mensili intesi ad indennizzare il libero professionista per il tempo dedicato alla carica pubblica e per il prevedibile conseguente decremento dell’attività forense), i redditi professionali quasi raddoppiano rispetto all’anno precedente arrivando a euro 130.227, al netto delle spese di studio e sempre con il medesimo numero di affari conclusi nel periodo.
- A febbraio 2020 scoppia la pandemia, lo stato di emergenza blocca il Paese, tutti i professionisti ne soffrono … ma l’avvocato De Mossi, vieppiù impegnato e preoccupato per la salute pubblica, riesce a raggranellare redditi professionali pari a euro 144.346 (al netto delle spese); in tal modo, in due anni di mandato amministrativo, arriva a triplicare (all’incirca) i guadagni conseguiti allorché lavorava a tempo pieno come affermato penalista.
- Nel 2021, poi, non avendo potuto lavorare per la pandemia, come tutti, il suo reddito professionale è sceso a 84.526 (non ci sono ancora i dati del 2022, ma non abbiamo alcun motivo di temere un calo nella fase di ripresa post covid).
E qui si deve riprendere la domanda:
se, non avendo ottenuto la riconferma per il secondo mandato, Egli, senza essere candidato e, pertanto, potendosi finalmente dedicare interamente alla professione, ha voluto comunque immortalare il suo nome (e la conseguente visibilità) nella Lista della futura continuità .…
sarà solo per vendicare l’orgoglio ferito ?
Ma quando è andato a fare due chiacchiere a Roma avrà fatto capire che è un avvocato davvero bravissimo tanto da meritarsi un incarico impegnativo e possibilmente ben remunerato?