Molti sono certi che i programmi elettorali sono tutti uguali, ma non è vero. Per sincerarsene bisogna leggerli tutti e si vedono bene le differenze. Anche questo è monitoraggio civico che si può svolgere più agevolmente del passato per merito di una importante novità legislativa, la quale, per finalità di anticorruzione, impone a tutte le Liste di aprire un SITO internet dove vanno inseriti programmi, curriculum vitae dei candidati e certificati del casellario giudiziario entro e non oltre il quattordicesimo giorno antecedente la consultazione, insomma entro il 30 di aprile u.s. (*). Ovviamente quest’obbligo è rivolto a consentire ai cittadini di vedere le caratteristiche dei candidati, di attingere notizie sulle loro attività e competenze e di controllare se hanno precedenti o pendenze penali.
Noi questo lavoro l’abbiamo fatto, ma, ovviamente, non possiamo pubblicare i risultati completi che occuperebbero non articoli, ma un intero volume. Allora ci limiteremo a riassumere, Lista per Lista e in ordine di presentazione, come queste vedono la partecipazione dei cittadini; il ventaglio è amplissimo: si va da chi l’adotta come mera comunicazione all’esterno del Palazzo a chi la usa per compiacenza retorica e astratta, da chi la considera un pilastro dell’azione di governo (come il Polo Civico) fino a chi semplicemente… la ignora.
Con l’occasione dell’esame dei vari siti abbiamo anche cercato i curriculum dei candidati e i certificati del casellario giudiziario.
Ma procediamo con ordine.
La Lista n. 1 “Fratelli d’Italia” — https://www.fratelli-italia.it/siena/ — non pubblica programmi (c’è quello di Nicoletta Fabio di cui appresso) e riporta i curriculum vitae dei candidati e i certificati del casellario giudiziario come imposto dalla legge.
La Lista n. 2 “Nicoletta Fabio sindaco” — https://www.nicolettafabio.it/#coalizione — si limita a dire (sic) che partecipazione e trasparenza saranno “priorità dei processi decisionali e .… condizioni essenziali” senza altre specificazioni; quanto ai curriculum dei candidati e ai certificati del casellario giudiziario, non li abbiamo trovati.
Della Lista n. 3 “Forza Italia Nuovo PSI” non siamo riusciti a trovare nemmeno il sito e, dunque, non possiamo sapere se hanno pubblicato i curriculum o programmi specifici. Forza Italia — Nuovo PSI.… basta la parola…
La Lista n. 4 è quella del “Movimento Civico Senese” (classica lista civetta, si ostina a dirsi “civico” anche se, da sempre, sta coi partiti) che ha un suo sito internet — https://www.movimentocivicosenese.it/ — in cui sono pubblicati, come dovuto, curriculum e certificati. Quanto al programma rinvia a quello di Nicoletta Fabio.
La Lista n. 5 “Lega Salvini Premier”, a parte questo “premier”, scarsamente credibile dopo il 25 settembre 2022, ha sito, curriculum e certificati, ma non reca programmi per Siena.
Saltiamo al momento, le sette liste del Polo Civico Siena, da n. 6 a n. 12, di cui parleremo appresso e passiamo alla
Lista n. 13 “Castagnini Sindaco” - https://www.massimocastagnini.it/programma-elettorale/ — che pubblica sì curriculum ma non menziona la partecipazione se non per l’iter degli strumenti urbanistici in cui la partecipazione — come si sa — è imposta per legge. Del resto c’era da prevederlo: per Castagnini il Comune è un’azienda ed è dai tempi di Adriano Olivetti che i lavoratori non sono ammessi a partecipare all’azienda, figuriamoci i cittadini…
La lista n. 14 è la “Lista De Mossi” a proposito della quale, a dimostrazione dell’attenzione riservata alla partecipazione e alla legalità, vi mostriamo l’immagine del suo sito internet alla data in cui scriviamo
Bello no? dopo la scadenza di legge (30 aprile, riportata anche nel sito del Comune) non trovi curriculum, non trovi certificati, non trovi cenni programmatici, ma solo una pagina vuota e, ovvio, non trovi niente sulla partecipazione. Evidentemente De Mossi, come ha ignorato (anzi calpestato) la partecipazione nei cinque anni del suo mandato, non poteva svegliarsi proprio ora né avrebbero potuto farlo Paolo Benini assessore capolista o Francesco Giusti, candidato, sembra, perfino ineleggibile (non essendosi dimesso per tempo da Siena Jazz). Ora, chiariamo una cosa, a noi che Giusti sia ineleggibile o meno non importa nulla e nemmeno ci interessa se la Lista De Mossi verrà o meno sanzionata dalla Commissione competente; quello che spaventa è che le leggi di questo Paese siano così trascurate da chi si candida al governo della città e quale possa essere il livello di fiducia garantito da siffatti aspiranti-amministratori.
La Lista n. 15 l’hanno chiamata “Destinazione Terzo Polo”. Sul nome vi risparmiamo facili ironie. E’ la lista, depurata di Azione di Calenda/Bozzi, promossa da Scaramelli e da Chiti, assessore demossiano arrivato dopo l’abbandono di Fazzi e oggi capolista. Glissiamo anche su questi … per rilevare invece che, nonostante i ripetuti tentativi, non siamo riusciti a trovare alcun sito al nome “listadestinazioneterzopolo”; e, se non c’è sito, non c’è programma pubblico, non ci sono impegni sulla partecipazione, non ci sono curriculum né certificati dei candidati, ma c’è la sola certezza che il rispetto della legalità non è propriamente il loro forte.
La Lista n. 16 denominata “SiAmo Siena” è la quarta a sostegno di Castagnini e riprende, senza Marco Falorni, che ne fu il fondatore (passato ora ai partiti), il nome di un gruppo consiliare costituito circa un anno fa. Cerca e ricerca non abbiamo trovato il sito, né cenni programmatici, né curriculum, né certificati del casellario giudiziario. Rischiano sanzioni? Chissà. Di certo non amano l’osservanza delle normative riportate nella legge, nel Vademecum delle elezioni, nel sito del Comune… Saltuaria distrazione o segnali di sbadataggine?
Arriva la Lista n. 17 intestata a Emanuele Montomoli sindaco (quella, per capirci, con cui la massoneria senese pare abbia deciso di venire alla ribalta cittadina). Il candidato sindaco è il proprietario unico del Gruppo Vismederi, tecnicamente il Titolare Effettivo delle varie aziende (secondo la legislazione europea non ancora messa in atto in Italia) ed ha in lista l’amministratrice delegata e coniuge, già assessora di De Mossi, Sara Pugliese e la Segretaria Generale della Fondazione Vismederi, una giovanissima Veronica Cannucci. Il sito, curato e ben accessibile, contiene i curriculum (e certificati) dei candidati. Sulla partecipazione il programma è un po’ troppo generico, diciamolo
e, soprattutto, fa risaltare che, per il Professore, la partecipazione … non la fanno i cittadini , ma ci pensa lui direttamente e di persona; infatti scrive chiaramente e perentoriamente: “io (la partecipazione — ndr) la farò”!
Non possiamo soffermarci sulla Lista n. 18, “Siena Popolare” (il cui programma contiene peraltro una pregevole considerazione sulla partecipazione), né sulla Lista n. 19 Siena in Azione Roberto Bozzi sindaco (sic), e neppure sulla Lista n. 20 del M5S, che, salvo improbabili sorprese, non sembrano accreditabili al ballottaggio. Magari ne riparleremo dopo il primo turno elettorale.
E passiamo invece alle liste che sostengono Anna Ferretti cominciando dalla lista civica (e parecchio) civetta n. 23 “Con Anna Ferretti Sindaca” — https://www.annaferretti.it/#manifesto — che dedica alla partecipazione un qualche spazio, anche se, quando si tratta di Partiti politici, di cui si conoscono bene le dinamiche interne, il vero problema è come, dove e con chi i sindaci prendono le decisioni strategiche. Chi ha frequentato le stanze dei Partiti conosce il rapporto tra le Segreterie e i Sindaci e anche chi non le ha mai frequentate ha visto, per fare un esempio, come è cambiato Valentini nel 2018 quando, passata la festa gabbato lo santo, si rimise sotto le ali protettive del partito che aveva fino ad allora criticato e combattuto riuscendo in tal modo a diventare sindaco. Ai partiti manca oggi la democrazia interna e, al di là di qualche bella parola, i partiti, compreso il PD, hanno finora considerato la partecipazione come strumento formale di mera ricerca del consenso (vedansi a tale proposito le celeberrime Agorà di Enrico Letta, ormai passate nel dimenticatoio).
Quanto ai curriculum vitae e ai certificati che la legge impone di pubblicare, noi, nel sito di questa lista non eravamo riusciti a trovare dove fossero, tanto che avevamo scritto: “Illuminateci, prego, non ci fate stare in pensiero”. E, in effetti, nella “barra dei comandi” della pagina home del sito, alla voce “i nostri candidati” non sono riportati i curriculum né i certificati. Poi è stata la candidata stessa a spiegarci che questi documenti, curriculum e certificati, sono relegati nell’ultimissima parte del sito, in fondo in fondo, dopo tutte le voci, le notizie, i post dei social, i simboli delle formazioni collegate. OK, ne prendiamo atto… magari, la prossima volta, per favorire il cittadino che ricerca, ci potreste anche mettere un riferimento iniziale.
La Lista n. 22 è la Lista del “Partito Democratico”. Inizialmente, avendo cercato con attenzione evidentemente insufficiente avevamo trovato solo la foto con tutti i candidati,
ma il Segretario dell’Unione comunale ci ha prontamente trasmesso la prova che i curriculum e i certificati non sono stati pubblicati in un solo sito, ma, ad abundantiam, su quello nazionale, su quello regionale e su quello senese. Ovviamente ne diamo volentieri atto.
Lista n. 21 o Lista IEP! (col punto esclamativo) — https://www.iepsiena.it/ — cioè Indipendenti e Progressisti, una lista dunque capeggiata da Campanini e composta da indipendenti. Ora tutti sanno che, in politica, il temine indipendente è assegnato storicamente e nell’attualità a chi, pur non aderendo formalmente ad un partito, ne sostiene e condivide in toto le politiche. Nel caso, questi “indipendenti” non hanno un programma proprio, ma si richiamano a quello di Anna Ferretti che, a sua volta, è stata del PD, ne è stata due volte assessora e ha redatto un programma elettorale che, a leggerlo, sembra proprio del PD e degli altri partiti che compongono la coalizione.
Il sito “IEP!” non pubblica né i curriculum, né i certificati: che, anche per questi “indipendenti”, le leggi sull’anticorruzione siano un facoltativo adempimento burocratico? un dipiù trascurabile ?
Quanto alle sette Liste del Polo Civico Siena, esse hanno basato i loro documenti politici, il percorso Strada su Strada, i convegni sul civismo, gli open space technology e tutto il PCS programma Pacciani sugli strumenti concreti del Governo Locale Partecipato su cui insistono da mesi. Nei loro siti sono pubblicati i curriculum dei candidati e i certificati del casellario giudiziario nella convinzione che anche così si contrasta la corruzione e si osserva la legalità. I candidati del Polo Civico cercano anche di aggiornarsi sulle novità legislative convinti che un buon amministratore, come minimo, debba essere minimamente attento, informato, competente.
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Mi pare che in generale in nessuna lista a parte quella del Polo Civico Siiena ci sia espressa una reale pattecipazione verso i Cittadini per non dire nulla e lo dimostra infatti anche la scarsa cura che hanno messo nel compilarle essendo quasi tutte incomplete
Tante liste e tanti candidati ma evidentemente no, non sono tutti uguali e, soprattutto, non hanno la stessa conoscenza delle norme oppure non sono tutti ugualmente inclini a rispettarle