Come si poteva immaginare dall’effetto polarizzazione della politica nazionale (destra identitaria al potere vs resistenza democratica) il Polo Civico è arrivato terzo.
Se il Polo Civico fosse andato al ballottaggio, Marignani e i suoi (smettiamo di chiamarli Sena Civitas visto che è lui e lui solo il padrone, quello che detta la linea e che tutto decide) sarebbe rimasto in forza al civismo politico; siccome abbiamo perso e a Marignani del civismo politico non è mai importato nulla, se n’è andato in un batter di ciglia. Poco male, si sapeva, ma l’abbiamo voluto sopportare perché, a nostro avviso, il detto civismo, quello serio, si basa sulla contaminazione (o anche ibridazione), in sede locale, delle idee, delle visioni del mondo, degli ideali.
Uscita la zavorra, che poteva essere utile solo per i voti che portava, ma dannosa per l’affermazione degli obiettivi politici, Il Polo Civico non si è indebolito ed è ora oggettivamente più forte. I suoi principi (Manifesto, Patto di cittadini, Criteri per la scelta del candidato sindaco) che più volte abbiamo riportato nel blog (più e più volte traditi e riconfermati per mero opportunismo dal Marignani) lo rendono “patrimonio” cittadino e “bene comune” della rinascita democratica.
Come questi principi consolidati possono condizionare le scelte delle coalizioni che si sfideranno al ballottaggio? Essendo evidente che il civismo non avrebbe avuto questi risultati se i partiti non avessero mostrato le loro rispettive gravissime responsabilità nell’inciucio del groviglio armonioso perpetuatosi e perfezionatosi nel trasversalismo del ricciarello magico, il Polo Civico, per niente ammesso e per niente concesso di essere in grado di “guidare” il voto del secondo turno, non può che astenersi da ogni indicazione collettiva; ogni elettore del Polo Civico, individualmente, deciderà se e come votare. Semmai il Polo Civico, come ha fatto, può chiedere alle contendenti cosa pensano di fare su precisi punti programmatici per consentire a ciascun elettore di capire e di decidere.
Questo sarebbe stato lo scopo del documento intitolato “I nove punti tematici sui quali il Polo Civico chiede … un impegno concreto” inviato all’una e all’altra delle attempate candidate (a Siena, di “nuovo” non ne abbiamo mai troppo) che qui riportiamo
Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno scelto Fabio Pacciani e una delle liste del Polo Civico Siena alle ultime elezioni amministrative. In soli dieci mesi abbiamo fatto un risultato non scontato che ha raccolto un consenso di oltre 6.200 voti, frutto di un percorso civico e di una reale partecipazione dal basso che non vogliamo disperdere”. Inizia così il documento elaborato oggi dal Polo Civico Siena per chiedere alle candidate a sindaco Nicoletta Fabio e Anna Ferretti di esprimersi rispetto ai contenuti che stanno a cuore alla coalizione civica. “Siamo convinti che la città abbia urgente bisogno di essere rilanciata e che la nostra comunità debba essere protagonista di questo progetto di rilancio e rigenerazione. Per questo, nella massima trasparenza e nel rispetto nei confronti di chi ha votato Polo Civico, chiediamo che sia espresso da parte delle due candidate sindaco al ballottaggio un impegno concreto e palese su alcuni temi e questioni che per noi sono rilevanti per il futuro della città.
Trasparenza Le attività di governo locale dovranno essere improntate sulla trasparenza integrale e al contrasto alla corruzione. Per questo chiediamo una rinnovata adesione alla Carta di Avviso Pubblico. Per quanto riguarda il Nuovo Codice degli appalti chiediamo che sia riunito un tavolo tra Comune, imprese, sindacati e realtà associative per definire criteri che diano priorità alle realtà del territorio, a chi investe su contratti stabili di lavoro, sulla sicurezza e sulla formazione del personale. Va inoltre garantito l’accesso libero e gratuito agli atti dell’amministrazione pubblica, ai dati del Comune e dei soggetti da esso controllati. Chiediamo che siano applicati in tutti i settori i modelli “Open Data” e “Open Government” per favorire la conoscenza e la diffusione delle informazioni tra cittadini e imprese.
Nomine e meritocrazia Tutte le nomine di competenza del Comune dovranno essere effettuate seguendo modalità chiare e trasparenti. Saranno definiti i requisiti di accesso basati su curricula, esperienze e realizzazioni nei campi sottoposti a nomina. Tutti i nominati saranno valutati periodicamente nel loro operato, che si dovrà ispirare agli indirizzi che il Consiglio comunale riterrà utile adottare. Esprimiamo massima contrarietà a qualsiasi riproposizione in qualsiasi forma di meccanismi di potere che hanno caratterizzato gli ultimi 5 anni e i relativi trasversalismi.
Partecipazione civica La partecipazione deve essere un elemento distintivo e qualificante del metodo di governo, attraverso l’istituzione di una delega alla partecipazione e l’individuazione di percorsi aperti e strutturati, attraverso i quali la comunità si possa confrontare con gli amministratori e assumere ruoli attivi di coprogettazione e coprogrammazione.
Politiche di area vasta Il Comune deve uscire dall’autoisolamento e tornare a progettare, insieme ai Comuni del territorio, politiche di area vasta sull’urbanistica, le politiche abitative, la mobilità, i trasporti, energia, cultura e promozione territoriale. In questo senso il Comune deve definire una progettazione urbanistica di area vasta che si basi sul consumo 0 di territorio e prediliga la ristrutturazione di contenitori vuoti o non utilizzati all’insegna della sostenibilità.
Turismo e cultura, settori strategici da rilanciare in chiave internazionale Per rilanciare l’immenso patrimonio che vantiamo occorre istituire un distretto culturale evoluto che metta in rete le risorse, torni a far parte della Fondazione Musei Senesi, dia impulso alla redditualità privata, rimetta al centro il Santa Maria della Scala su modello della Fondazione Cini di Venezia e ritrovi forme di sinergia con Pinacoteca e Opera del Duomo. La cultura dovrò essere accompagnata da un rilancio del turismo consapevole e orientato a una permanenza media più alta attraverso una Fondazione pubblico – privata per gestire e promuovere la destinazione Siena con azioni di regia e governance del territorio e di destination marketing.
Rifiuti e decoro urbano Lavorare con urgenza per riorganizzare la raccolta dei rifiuti nelle modalità e negli orari e definire un piano per il decoro urbano in tutti i quartieri che metta insieme cura degli spazi comuni, delle aree verdi e implementazione delle aree giochi per bambini e di socializzazione per i più anziani.
Scuole pubbliche e mensa Lavorare per recuperare la tradizione di eccellenza nelle scuole pubbliche 0 – 6 anni, facendo tornare la gestione nelle mani del Comune, interrompendo le esternalizzazioni. Nel breve periodo sarà necessario ammodernare le strutture della mensa, investire sulla formazione del personale e fare bandi basati su acquisto delle derrate alimentari, ispirati a qualità e a scelta di prodotti a Km 0.
Lavoro e sviluppo opportunità per i giovani Una particolare attenzione alla formazione di competenza del Comune che deve essere salvaguardata e potenziata; creare le condizioni perché si realizzino nuove opportunità di lavoro soprattutto per i giovani e perché la formazione sia un presupposto per allargare l’occupazione.
Ruolo del consiglio comunale Chiediamo che il Sindaco e la Giunta individuino come luogo privilegiato dell’impostazione, della discussione e della deliberazione degli atti il Consiglio Comunale come unico luogo di espressione della volontà popolare.
Ora leggiamo che le due candidate avrebbero accettato tutto senza fiatare. Anche questo era un po’ prevedibile perché siamo ormai abituati a constatare che nessuna delle promesse elettorali viene presa particolarmente sul serio. De Mossi, in questo, è stato maestro speriamo ineguagliabile (del resto non si vede cosa i senesi si sarebbero potuti aspettare da uno che ha affermato in campagna elettorale di avere il gradimento del 60% dei senesi prendendo lo 0,79% dei voti per la lista a suo nome).
Bene. Allora ciascun elettore, ancora individualmente, potrà verificare con la propria testa e con i propri strumenti di valutazione, se queste promesse abbiano una qualche probabilità di essere mantenute.
Per evitare di dimenticarsene qualche cittadino volenteroso potrebbe aiutarci a continuare nell’opera di controllo, di monitoraggio civico e di costante rendiconto.
DOVREMO continuare a controllare e monitorare. Triste e poco corretto girare le spalle perché non siamo arrivati primi. Anzi è proprio ora che inizia l’impegno. I risultati sono stati buoni e poco lontani da chi ha vinto. Ora il Pacciani è entrato in gioco con nuove prospettive e i cittadini cominceranno a capirlo, anche perché, generalmente, le novità debbono essere elaborate. Avanti!
Essere persone politicamente corrette con chi politicamente non lo è potrebbe portare a non rispondere, ma questo non rientra nei miei modi di agire. Sena Civitas è composta da oltre 100 persone (numero lunare per idee in comune che neppure è riuscita a fare una lista), rappresentative e stimate. Basterebbe questo come risposta, ma se vengo stuzzicato chiarisco meglio. Per prima cosa Sena Civitas non ha indetto all’insaputa una conferenza stampa .…. Siamo venuti in riunione a spiegare la nostra scelta, limitandoci poi ad un comunicato “concordato” di poche parole. L’astio e la rabbia le lascio personalmente ad altri. In politica non ho “nemici” ma avversari. Sena Civitas è fatta da persone libere, con esperienze di vita e di lavoro positive, che non devono dire grazie a nessuno. Ma proprio a nessuno e per questo possono uscire dalla maggioranza De Mossi o dal Polo Civico, se ritengono giusto farlo. Decisioni sempre prese a “maggioranza democratica e in trasparenza”, in affollate assemblee. Le decisioni dal basso Sena Civitas le adotta da sempre, e ci distinguiamo orgogliosamente in questo da quanti trattano nella penombra senza mandati.
Infine, è forse opportuno ribadire che la decisione di uscire dal Polo Civico è derivata dalla presa d’atto che il voto “libero e democratico dei cittadini”, ha dato ragione al civismo legato alle coalizioni con partiti. La contraddizione di chi ha rifiutato rapporti con partiti e l’ingresso dei pariti nel polo, di chi basa il suo futuro come alternativa locale ai partiti, ma nel contempo tratta con candidate Sindaco al ballottaggio che rappresentano e parlano anche a nome dei partiti, è talmente evidente che già di per sè motiva l’uscita dal Polo di Sena Civitas. Ci sarà modo di tornarci sopra, ne sono certo. Infine, per quanto mi riguarda, considero positivamente il percorso intrapreso due anni fa, perchè ci ho creduto realmente, mi sono speso affinchè il Polo Civico risultasse vincente, ho conosciuto persone di spessore che stimo e verso le quali questo giudizio rimane intatto anche se i percorsi politici non saranno comuni. Claudio Marignani
Grazie a Marignani per il suo intervento che consente ai lettori di farsi un’idea della vicenda vista anche dal versante del protagonista.
Quello che non riusciamo a capire è come Marignani, che precisa di avere apprezzato il civismo autonomo non servile né strumentale, possa apprezzare in pari tempo — ma è un giudizio politico — il sedicente “civismo legato alle coalizioni con partiti”. La contraddizione sembra evidente. Per noi il “civismo legato ai partiti” è una mistificazione e una beffa verso gli elettori e lo abbiamo scritto in tutti i documenti che Marignani ha approvato a suo tempo e che smentisce ora di fronte alla sconfitta. Concordiamo invece con Marignani sul fatto che una cosa è il rispetto per le persone e altra la dialettica e la contrapposizione politica che, per essere onesta, deve essere chiara e netta.
La Redazione