Idee in comune — Comunità monitorante ha aggiunto ora ai suoi numerosi impegni anche il monitoraggio del PNRR seguendo la piattaforma ideata e costruita da LIBenter, un’iniziativa dell’Università cattolica di Milano, di Fondazione Etica, di Libera e del CNEL www.libenteritalia.eu
Il nome ha due significati: libenter è un noto avverbio latino che significa “volentieri” ma è anche un acronimo che sintetizza lo scopo dell’esistenza stessa di questa associazione: « L’Italia BEne comune, Nuova, Trasparente, Europea, Responsabile».
Nell’illustrare l’azione di monitoraggio e facendo conoscere le istruzioni per l’uso della piattaforma appositamente creata, LIBenter precisa che,
al momento, tale operazione di monitoraggio risulta molto ostica in quanto i dati necessari non sono pubblicati diffusamente, sono difficilmente rintracciabili sui siti web istituzionali degli enti pubblici attuatori dei progetti di investimento PNRR, né sono disponibili in un’unica banca dati digitale. Occorre dunque armarsi di coraggio e di pazienza, intraprendendo l’opera come se ci si accingesse a iniziare una caccia al tesoro: il tesoro è la conoscenza, unico presupposto perché ciascuno di noi possa esercitare i propri diritti di cittadinanza in modo consapevole.
Parole sante!
Prendiamo per esempio il centralissimo PARCO di VILLA RUBINI MANENTI, donato dalla proprietaria per essere usufruito da bambini ed anziani e poi abbandonato per decenni. Appare oggi sulla stampa on line la foto dello stato attuale
e si scatenano i social:
scempio … peccato … era bellissimo, ma come si fa? … vergogna! … un disastro… Siena è in mano ai barbari..
Ora, che Siena sia stata in mano ai barbari, non è di certo un modo di dire. Certamente lo è stata al momento della disfatta senese ad opera di Mussari & Co. e lo è stata col De Mossi del ricciarello magico. Dal 2018 crediamo di averlo ampiamente dimostrato. Se lo sia anche con Santa Nicoletta dei miracoli può essere vero per alcuni versi (per esempio nel rifiuto di far conoscere le esperienze e le competenze di chi presenta la propria candidatura per le nomine comunali) e i nostri lettori del Blog vedono che ce ne stiamo occupando.
Invece, il Parco urbano di Villa Rubini Manenti, non si trova, almeno al momento, in queste condizioni e le grida di scandalo sembrano infondate o quantomeno tardive. Infatti l’opera pubblica di manutenzione straordinaria (e non ordinaria) riguarda il restauro e la riqualificazione di un bene (comune) culturale deliberati tre anni or sono nel novembre 2020 e finanziato integralmente con i fondi del PNRR per la bellezza di euro 2.000.000. Dunque si capisce che la spesa di due milioni di euro non può riguardare una semplice ripulitura di un parco urbano, ma comporta sicuramente una sua radicale e integrale ristrutturazione, vale a dire una sostanziale modifica di quella esistente.
D’altronde dal monitoraggio che Idee in comune ha in corso sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza risulta che la sola progettazione esecutiva dell’intervento ha impiegato un lavoro di un anno e tre mesi dalla fine del 2021 al marzo 2023 ed è costata oltre 300.000 euro. Il che farebbe pensare che si tratti di un’opera delicata e imponente resasi necessaria per lo stato di irrecuperabilità dovuta al totale abbandono pluridecennale .
Questi dati possono essere reperiti da chiunque utilizzando il CUP (codice unico di progetto) che si trova
nella pagina del Comune intitolata “Gruppo PNRR” e riportandolo nel sito della Banca Dati Amministrazioni Pubbliche. Insomma sarebbe stato giusto, opportuno e necessario opporsi a tempo debito. Oggi ha senso solo controllare che i soldi siano spesi bene. Che non è per niente facile.
Diventare cittadini responsabili, attivi e consapevoli è laborioso, complicato, defatigante. Ma è l’unico modo che abbiamo per consolidare la nostra democrazia. Se volete darci una mano, le porte sono aperte.
Tutto giusto ma :
“Diventare cittadini responsabili, attivi e consapevoli è laborioso, complicato, defatigante. Ma è l’unico modo che abbiamo per consolidare la nostra democrazia. ” Prrfetto ma come fanno i Cittadini a darci una mano se non attraverso appositi ” Gruppi di Ascolto” ovvero Circoscrizioni che hanno sempre fatto paura ai nostri Governanti ?
Senza conoscere nel dettaglio il progetto per ilnuovo parco di Villa Rubini, mi pare però che avrebbe dovuto prevedere il mantenimento almeno delle piante più vecchie e maestose (ce n’erano diverse), da integrare con le nuove piantumazioni. Inutile nascondersi che a Siena da qualche tempo il Comune lascia abbattere piante secolari (v. area Ospedale delle Sctte) per non pagare le ditte di disboscamento che si rifanno con il cippato. Da tutte le parti si dice che gli alberi aiutano a smaltire l’anidride carbonica, ma quante ne sono stati piantati a Siena negli ultimi anni? E di quali dimensioni?
E’ vero, il Comune di Siena non solo non fa una politica adeguata di nuove piantagioni, ma consente abbattimenti e fa capitozzare gli alberi pubblici invece di farli potare senza mutilarli per anni. Del resto ci sembra che, salvo eccezioni, neppure tra i cittadini sia diffusa un’adeguata cultura del verde urbano.
Quanto al progetto del Parco della Villa Rubini Manenti, forse la minoranza consiliare avrebbe dovuto occuparsene di più nel 2020/21 e, accanto all’interrogazione della consigliera Piccinni, dovrebbe pretendere la pubblicazione dei dati essenziali del progetto.
La Redazione