Qualche volta viene da pensare che, dalle nostre parti, presi ormai da tanti problemi enormi (a cominciare dalle guerre e dai problemi ambientali) non siano tanto numerosi i cittadini che riescono a mettere insieme le notizie e rilevare i contenuti non proprio lineari di certe iniziative, che superano talvolta i limiti della correttezza e del buongusto.
Di queste, a mo’ di esempio, vorremmo trattare in questo articolo che prende le mosse dalla presentazione di un libro, peraltro avvincente, fissata per il prossimo 22 febbraio al Teatro dei Rozzi alla presenza degli autori, cui si può accedere previa prenotazione
L’iniziativa si svolge nel quadro di un progetto presentato al Comune di Siena che troviamo nel sito della celeberrima Associazione Le Agende Rosse con sede a Milano, via Gallarate 39, nata all’indomani della Strage di Via D’Amelio e delle verità nascoste
Per chi, al momento, non avesse presenti le motivazioni della nascita del Movimento e delle sue finalità, consiglieremmo una rapida scorsa del sito www.19luglio1992.com. Una lodevole iniziativa, dunque, a giudicare dal successo di presenze registrate nel primi incontri, molto partecipati. Dunque, tutto a posto? Quasi.
A noi sembra di dover registrare e segnalare due note stonate o, se volete, due pesanti anomalie…
La prima riguarda Agende Rosse di Siena che ha come referente il dott. GIUSEPPE GALASSO.
Siena sociale riporta nel suo sito queste parole del referente locale
“Il progetto che abbiamo proposto al Comune di Siena – ci dice Giuseppe Galasso, da un anno referente di questo movimento a Siena – nasce dalla consapevolezza che è necessario fare luce sui crimini, che hanno insanguinato non solo la Sicilia o il Meridione d’Italia, ma anche il resto del Paese. Poiché spesso questi crimini sono percepiti lontani da noi, pensiamo che sia necessario che la gente comune possa ascoltare dalle labbra di chi ha fatto della lotta alla mafia e al crimine la testimonianza del loro operato.”
La Nazione del 7 dicembre 2023 pubblica un comunicato stampa del partito di Calenda AZIONE Siena (segretario Roberto Bozzi, già candidato sindaco a maggio del 2023, premiato con l’1,79% dei voti) che qui si riporta
Sul sito dell’Associazione Le Agende Rosse non abbiamo trovato lo Statuto, ma ci sembrerebbe cosa quantomeno singolare che questo consentisse l’affidamento del compito di referente locale ad un dirigente di un (qualsivoglia) partito politico.
La seconda anomalia riguarda il Patrocinio che Avviso Pubblico ha rilasciato alla vistosa iniziativa antimafia del Comune di Siena, il quale, com’è noto, dopo avere aderito ai tempi del sindaco Valentini alla Carta di Avviso pubblico e averla respinta sdegnosamente durante l’amministrazione De Mossi
ha traccheggiato per mesi e mesi rispetto alle promesse della sindaca attuale che ha finalmente sciolto ogni riserva con la risposta ad una interrogazione in consiglio comunale nella quale testualmente si legge;
“CONCLUDE IL SINDACO FABIO:
” So bene, come ricordato dalla consigliera Ferretti, di averla menzionata (l’adesione; ndr) all’interno del documento relativo alle Linee programmatiche del mio mandato. Questo per ribadire la piena intenzione di questa amministrazione di improntare le attività di governo alla trasparenza e all’anti-corruzione. A seguito di una completa conoscenza di tutti gli strumenti e delle normative attraverso le quali gli uffici comunali competenti lavorano e si impegnano in materia di trasparenza e anti corruzione NON HO RITENUTO NECASSARIO ADERIRE A TALE CARTA ”.
Prima osservazione: alla luce degli avvenimenti, Avviso pubblico ritiene di dover mantenere il Patrocinio al Comune di Siena che ne rifiuta platealmente l’adesione ritenuta superflua e ripetitiva di precetti già esistenti (cosa assolutamente non veritiera) ?
Seconda osservazione: a tener conto del reale comportamento del Comune di Siena che nega l’accesso agli atti dei curricula dei candidati a nomine e designazioni del Comune (deliberazione del Consiglio comunale n. 55 del 11 luglio 2023) l’amministrazione Fabio calpesta bellamente i diritti dei cittadini alla trasparenza e all’anticorruzione di cui si riempie la bocca d ogni piè sospinto. Ma questo meriterà un’informativa a parte e a tempo opportuno.
Trovo questo atteggiamento di una gravità estrema. Giusto denunciarlo perché i cittadini si rendano conto cosa c’è davvero dietro alle parole e alle promesse. Mantenersi “civici” quando dietro ci sono ideologie di dubbia tradizione democratica non è da tutti. E questo è solo l’inizio, mi sa.
Perché l’elettorato non chiede conto di questi mancamenti?
Perché nessuno ‑o quasi — ci fa caso?
Perché calpestare le promesse elettorali, oramai consuetudine, non porta a perdite di consenso?
Se non mantenere gli impegni elettorali non comporta conseguenze, ha ragione chi fa come gli pare, a conti fatti.
L’elettorato ha l’anello al naso?
Spero solo che almeno Ranucci faccia chiarezza sulla propria posizione, altrimenti non sarà altro che uno spot: pubblicità.