La nuova amministrazione comunale di Siena, insediata nove mesi fa dopo la pessima performance del ricciarello magico di De Mossi, ha cercato in ogni modo di prenderne le distanze propagandando un nuovo modo di lavorare.
In particolare, nel luglio 2023, ha portato al Consiglio Comunale la deliberazione n. 55 che ha per oggetto la
DEFINIZIONE DEGLI INDIRIZZI PER LA NOMINA E LA DESIGNAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEL COMUNE PRESSO ENTI, AZIENDE ED ISTITUZIONI.
Quel giorno i trentadue consiglieri erano tutti presenti al loro posto e hanno approvato (trascinando anche parte della minoranza come Per Siena) gli INDIRIZZI improntati, si legge, alle seguenti finalità, come sancito dalle leggi del nostro Paese in materia di TRASPARENZA
Chiunque si aspetterebbe, perciò, che le procedure adottate dal Sindaco,
avvenute coi principi di TRASPARENZA, fossero, per l’appunto, TRASPARENTI. Con questa intima convinzione, e speranza, Idee in comune Comunità Monitorante, ha richiesto da novembre ACCESSO AGLI ATTI cd generalizzato per le nomine in
- Azienda Servizi alla Persona ASP
- Siena Jazz — Accademia Nazionale del Jazz
- Istituzione Biblioteca comunale degli intronati
- Fondazione Santa Maria della Scala
per conoscere “curricula, esperienze e realizzazioni dei candidati nei campi sottoposti a nomina” secondo i termini usati dalla deliberazione.
Le richieste sono state respinte, abbiamo richiesto il riesame al Responsabile per la Prevenzione e la Trasparenza che è anche Segretario Generale del Comune e ci sono state denegate. Abbiamo provato anche a richiedere solo i nomi e cognomi dei candidati, ma il Comune, irremovibile, ci nega anche questo elemento di TRASPARENZA che sbandiera per propaganda e che subito rinnega.
Motivazione? Semplice, la legge impone la TRASPARENZA, ma, a parere del Comune, la conoscenza dei dati TRASPARENTI potrebbe (notasi il condizionale) recare pregiudizio concreto alla tutela della protezione dei dati personali. Il ragionamento ricorda vagamente quello del celeberrimo Marchese del Grillo.
Sia chiaro che la scelta del Sindaco è discrezionale perché la legge concede, crediamo a ragione, questa facoltà di avere persone di fiducia: noi vogliamo solo SAPERE se il Sindaco ha scelto in base ai criteri previsti in deliberazione (competenza, onestà e merito) e in quale misura; la nostra esigenza è solo politica in senso lato, noi crediamo nel controllo democratico da parte dei cittadini attivi e partecipanti.
Noi non ci fermiamo. Da domani partono altre richieste formulate sotto altri profili di interesse qualificato.