Nicoletta Fabio non risponde ai giornali che hanno ricordato la vicenda del quadro antisemita del pittore del Palio del 2 luglio 2024, ma qualcosa possiamo ricavare da alcuni documenti reperibili nel web.
Intanto si sa che Giovanni Gasparro è stato scelto da lei personalmente, come ebbe a dichiarare alla Gazzetta di Siena nel dicembre scorso:
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Si immagina dunque che le opere di Gasparro siano state conosciute attraverso le riviste specializzate come, per esempio
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oppure come
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ovvero, ancora, dalla stampa periodica che trattò ampiamente un caso di rilevanza non solo nazionale
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Insomma, era il 2020 e tutto si può verosimilmente sostenere, salvo che la cosa potesse passare inosservata. Poi il giovane pittore barese è finito sotto processo, ma questo è, tutto sommato, un fatto secondario: il pittore aveva già rivendicato in un post sui social il contenuto del suo lavoro…
Chissà se Raffaele Ascheri insisterà nella certezza che Nicoletta Fabio non ne sapesse nulla.
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PS: Gentilissima Signora Sindaca, sono passati ad oggi 88 giorni da quando il Comune avrebbe dovuto trasmetterci, a norma di legge, i curricula dei candidati alle nomine nell’ ASP, nella Biblioteca e nella Fondazione Santa Maria della Scala. Lei non è Luigi De Mossi; gentilmente non si comporti come lui, ci faccia conoscere i documenti richiesti e noi, per questa volta, esprimeremo pubblico apprezzamento, perdonandola.