La prima cosa che salta agli occhi è che il nuovo
REGOLAMENTO DI POLIZIA URBANA
del Comune di Siena approvato dal Consiglio il 30 luglio 2024 dovrebbe essere già entrato in vigore: infatti l’art. 45 stabilisce che
entra in vigore il primo giorno del mese successivo all’approvazione … da parte del Consiglio Comunale.
Il Consiglio ha approvato il 30 luglio e, dunque, il regolamento dovrebbe essere entrato in vigore dal 1 agosto: come questa cosa possa conciliarsi con l’art. 10 preleggi che prevede l’entrata in vigore dopo 15 giorni la lasciamo agli esperti.
Un’imprecisione ci sembra di rilevare dal fatto che, mentre l’art 1 prevede che il regolamento si applica a tutti gli spazi ed aree pubbliche, nonché a quelle private ad uso pubblico, in alcune norme si parla di aree private aperte al pubblico: non ci sembra la stessa cosa.
Per il resto e in generale, il regolamento sembra frutto di una visione molto rigorosa dei comportamenti delle persone e piuttosto lassista per gli impegni della pubblica amministrazione: così non troviamo, a fronte degli innumerevoli divieti e prescrizioni, alcuna dichiarazione di impegno pubblico per la tutela e per il decoro dei beni di tutti (e gli esempi sono infiniti e palesi come riportati anche su questo Blog).
La norma che ha sollevato subito non poche critiche è l’art. 5 che bolla come atti contrari al decoro e alla decenza anche il
sedersi … a terra, sui gradini delle Chiese e sugli altri edifici monumentali in tutto il perimetro del Centro Storico ... così come è vietato utilizzare per piano d’appoggio balaustre, gradini e monumenti …;
Attenzione! la norma non dice che è vietato sedersi sui gradini delle chiese e (sui gradini) degli altri edifici monumentali, ma che è comunque vietato sedersi sugli altri edifici monumentali. Dunque nessuno potrà più riposare le membra sui sedili di Palazzo Piccolomini
né sui sedili in marmo che costeggiano il Duomo
e neppure sui sedili del Santa Maria
Ovviamente, ca va sans dire, gli studenti di economia, i visitatori e i cittadini non potranno più sedersi nel magnifico Chiostro di S. Francesco
e in nessun altro luogo. Se poi mangia un panino o succhia un gelato, anatema…
Ora, non sappiamo cosa ne pensate voi, ma a noi sembra che questa non sia per niente una prescrizione a tutela della decenza ma una norma contro le persone, specie giovani e anziani, e a tutela esclusiva degli esercenti che sono stati autorizzati a mettere sedie a pagamento e tavolini dappertutto. Questa, a occhio e croce, sembrerebbe anche una disposizione in contrasto con norme costituzionali.
Ci si potrà sedere invece senza problemi sui gradini delle chiese di S. Petronilla, di San Bernardino ecc. che non si trovano nel centro storico.
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Sempre l’art. 5 impedisce poi di lavarsi le mani, sciacquarsi il viso o pulire la bocca del cittino sporca di cioccolata perché è vietatissimo utilizzare o prelevare l’acqua proveniente dalle pubbliche fontanelle per scopi diversi da quelli potabili .. (ecchediamine!)
Un’altra norma discutibile (e forse inutiliter data cioè di impossibile applicazione) sembra quella dell’art. 35 che vieta il deposito di biciclette in tutto il territorio comunale al di fuori delle apposite rastrelliere: sembra evidente che, non essendo ancora vietato andare in bicicletta né recarla con sé camminando, sarà molto difficile applicare le norme se e dove non ci sono … rastrelliere; e le rastrelliere, come si sa, non ci sono, né nel centro storico, né altrove, e, proprio per motivi di decoro, non sarebbe nemmeno auspicabile mettere rastrelliere dappertutto.
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Invece, mentre ci si sbraccia ad affermare che il regolamento è rivolto a tutelare la qualità della vita e dell’ambiente (art. 1) e a proteggere la quiete pubblica e privata (art. 2) le stesse norme consentono (art. 22) l’utilizzo di strumenti musicali, radiotelevisivi e videogiochi negli spazi ed aree pubbliche, nonché in quelle private aperte al pubblico dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 24,00.
Allo stesso modo, mentre nelle città che hanno a cuore la quiete pubblica si prevede che non si possa fare uso di strumenti come martelli pneumatici o manuali nelle primissime ore pomeridiane, a Siena, centro storico o no, le imprese edili possono rompere i timpani a chiunque ininterrottamente dalle 7,00 alle 20,00 (art. 22), gli esercizi commerciali e di somministrazione possono fare musica senza limiti fino alle 24,00 (art. 23) e, se si formano gruppi di persone in prossimità che schiamazzano e disturbano, l’esercente è salvo se mostra di avere adottato utili accorgimenti: a occhio e croce, se l’esercente si accorge che fuori dal locale ci sono avventori che sono usciti e che schiamazzano a più non posso, non potrà far altro — umanamente — che raccomandare di … abbassare il volume della voce e ognuno sa quanto sia difficile far parlare sottovoce chi abbia alzato il gomito; a noi sembra una norma inutile e, per di più, ipocrita.
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Infine una chicca: non vi provate a chiedere un’informazione di qualsiasi natura ad una signora in minigonna che, magari, si è lasciata andare ad un trucco un po’ più pesante del solito perché potreste trovarvi nella scomoda situazione di essere oggetto di contestazione ai sensi dell’art. 35 che vieta, al comma 5, di
richiedere (sic) informazioni a soggetti che pongano in essere comportamenti diretti in modo non equivoco (valutazione estremamente soggettiva) ad offrire prestazioni sessuali a pagamento …
e qui bisogna doverosamente riconoscere al Consiglio comunale di avere usato l’accortezza di scrivere “soggetti”, termine che comprende sicuramente ogni possibile genere.
Sembra più che altro frutto di improvvisazione, senza aver veramente soppesato le conseguenze di queste norme abbastanza ridicole. Quanto ai “soggetti” non possiamo non riandare con la memoria al famoso servizio di Ugo Zatterin che doveva spiegare agli italiani l’approvazione della legge Merlin e lo fece senza dire niente che non potesse essere pronunciato in TV, all’epoca censuratissima. Sinceramente questa storia delle informazioni è veramente comica.
No comment : dire disastroso è riduttivo. Chiedo da anni alle amministrazioni di collocare panchine e/o fioriere dove sedersi senza essere obbligati a pagare (e che pagare !) una consumazione per riposarsi 5 minuti ! E che dire delll’ orario di lavoro per le imprese edili ! Nell’ appartamento accanto al mio albergo Bernini hanno lavorato per più di 6 mesi a tutte le ore. Povero turismo e poveri noi operatori turistici. Queste norme/imposizioni non fanno altro che scoraggiare i turisti a venire a Siena e a indurli a scegliere altre mete turistiche più convenienti e più aperte al turismo ! Ma pensasse la nostra amministrazione a controllare e a rendere attrattiva la nostra Città invece di fare questi regolamenti ! Spazzatura sino alle 10,30/11,00 per le strade pesticciate da orde di turisti guidati da bandierine, sportelli gas, acqua ecc. divelti, aree verdi che di verde hanno poco, parcheggi, gabinetti pubblici, lastricato pericoloso ovunque, schiamazzi notturni, facciate di edifici vergognose con cavi tv, elettrici e telefonici che spuntano da tutte le parti, persiane e portoni fatiscenti, negozi chiusi perché la nostra amministrazione non è in grado di mettere un calmiere agli affitti o forse non lo vuol fare per paura di perdere consensi elettorali, controllo del territorio = zero, cacche e pisciate dei cani senza controllo, non ho mai visto fare un verbale se il padrone del cane e’ sprovvisto di sacchetto raccogli feci o bottiglietta di acqua per pulire le pisciate sui portoni e sui negozi (eppure c’è un regolamento comunale ben preciso). Vigile di quattiere neppure a parlarne ! Quando ero nel Consiglio Circoscrizione 4 e lo proposi, l’ assessore Cataldo me lo bocciò dicendo che non voleva una Città militarista !! Ma pensiamo a vietare di lavarsi le mani nella fontanella ! Non sediamoci in piazza per evitare di essere turlupinati ai bar. Questi si che sono regolamenti utili ! Ma utili a chi e a cosa ?
Chi avesse voglia di dare un’occhiata al sito del Comune di Venezia vedrebbe che il Regolamento nostrano è ampiamente ispirato a quello della città lagunare che, tuttavia, non cade in alcuni eccessi e tiene in maggiore considerazione la cd quiete pubblica e privata. Così, per esempio, a Venezia ci si può ben sciacquare le mani alle fontanelle (!), si stabilisce un numero massimo di 25 turisti per ciascuna guida (qui si contano gruppi davvero spaventosi), si vietano rumori molesti dalle 13,00 alle 15,00, si anticipa dalle 24,00 alle 23,01 il limite per la musica e i canti negli esercizi, ci si preoccupa del sovraffollamento delle abitazioni, si evita l’incredibile divieto di chiedere “informazioni” alle presunte prostitute, si consente di abbeverare gli animali alle fontane. Chi dirige Santa Nicoletta de’ Miracoli è riuscito a spingerla in rigorismi e intolleranze che neanche il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro… Il che è tutto dire.
Devo dire che anche una precedente giunta di sinistra aveva varato un regolamento affisso in vari punti in piazza del campo con normative abbastanza ridicole tipo vietare i giochi di movimento e con la palla…
Questi sono un pò ridicoli e un pò…parecchio autoritari…ma il problema principale è che non c’è un movimento di indignazione popolare contro questi deliri
Questo regolamento è disconnesso dalla realtà e penalizza i senesi nel vivere quotidiano… a quelle fonti c’abbiamo bevuto tutti, su quei gradini c’abbiamo aspettato le fidanzate, in tanti smaltito qualche sbornia, persino aspettato di veder passare il Papa … le rastrelliere poi, ma quali rastrelliere?
La realtà è che non sappiamo più chi siamo. Identità smarrite. Peccato. E non si dica che è un atto amministrativo secondario. Questo rivela chi stiamo diventando e chi non siamo più