Il 28 luglio scorso il consigliere Masi ha presentato un’interrogazione. Ci sembra seria e la proponiamo all’attenzione di chi non l’avesse ancora vista.
Quest’anno, in occasione della ventiduesima giornata dell’Economia Francesca Gagliardi, docente dell’Università di Siena (nata a Siena e qui residente come si legge nel suo CV n.d.r.)
ha dichiarato alla stampa che nella nostra Città: “lo squilibrio demografico è uno dei più elevati in Italia perché abbiamo sempre più anziani e meno bambini”. Dai dati Istat, infatti, al 1° gennaio 2024 la percentuale della popolazione con età superiore a 65 anni è del 28,2% (media nazionale 24,3%), mentre la percentuale della popolazione con età inferiore ai 15 anni è il 10,6% (media nazionale 12,2%).
Recenti indagini statistiche, a livello nazionale, misurano nei giovani una forte volontà di costruire un solido progetto di vita, di formare un nucleo familiare e di avere figli, ma questo deve fare i conti con il costo della vita, e a Siena l’inflazione è una delle più alte d’Italia. Secondo l’Istat, infatti, Siena è il capoluogo dove nell’ultimo anno è cresciuta di più l’inflazione: si parla di un incremento del 2,6% in un anno, contro lo 0,8% a livello nazionale,
che in pratica comporta una maggiore spesa aggiuntiva di euro 663 a famiglia. L’inflazione è trainata dagli aumenti dei prezzi dei servizi: ristoranti, alberghi, trasporti e turismo. Evidentemente la rendita, complici gli standard e stili di vita, cresce a scapito del reddito.
Con questa significativa e comprovata premessa, l’interrogazione afferma che
…l’unico modo per aiutare le giovani famiglie con figli è quello di curare servizi, assistenza e spazi a protezione dell’infanzia, per garantire ai giovani genitori di potersi dedicare al lavoro, e di promuovere occasioni di lavoro. Tuttavia, secondo quanto emerso dalla giornata dell’Economia, a Siena l’investimento sociale per famiglie non è alto.
Per quanto riguarda il welfare per le famiglie, sempre i dati statistici riportati dalla stampa in occasione della Giornata dell’Economia ( 22a edizione del 24 maggio scorso per iniziativa di FMPS, CCIAA e UNISI n.d.r.) raccontano che nella nostra Città è bassa la percentuale di disponibilità di aree verdi attrezzate per bambino e di misure a sostegno delle famiglie. Le percentuali di impagato delle tariffe scolastiche (mense e trasporto) raccontano la difficoltà delle giovani famiglie senesi, sebbene per molti ci sia il supporto dei nonni e dei loro risparmi. Così, c’è da rivedere il peso delle tariffe sulle famiglie e come essere loro di aiuto. In questo quadro continua a crescere la pressione fiscale, passando da euro 1105 nel 2022 ad euro 1147 pro capite nel 2023, e anche quella delle sanzioni stradali, confermando per Siena il triste primato a livello nazionale (a Bologna Fratelli d’Italia attacca il Comune ma a Siena incassa volentieri per il sollazzo dell’assessore Pagni n.d.r.) per le c.d. multe. Quindi, siamo in vetta alle classifiche nazionali per inflazione, aumento annuo del costo della vita e le c.d. multe: un non governo che fa impressione.
Se questa è la situazione del carovita e del wellfare locale, le cose non vanno meglio per l’imprenditorialità
Per quanto riguarda le occasioni di lavoro “il nostro è un territorio a bassa imprenditorialità giovanile”, così si è concluso l’interessante intervento della Professoressa Francesca Gagliardi, con un preoccupante divario di genere negli occupati tra uomini e donne, ancora a favore dei primi. Per cui, “servirebbero interventi sia per favorire la stessa imprenditoria giovanile che per dare sostegno sociale alle famiglie con bimbi piccoli”, attraverso un maggior coordinamento tra Comune, imprese, associazioni e territorio, per recepire idee innovative e aiutare i giovani a capire come realizzarle al meglio.
Lo diciamo tutti da anni, la Città va pensata a misura di bambino, perché, se risponde a questi canoni, automaticamente si garantisce vivibilità, servizi e si potrebbero recuperare e migliorare aree urbane, con incentivi per le famiglie con bimbi piccoli o giovani nuclei familiari. Inoltre, questo richiamerebbe giovani con idee, forza di volontà e nuova linfa per la Città.
E così l’interrogazione conclude con la richiesta di conoscere
se l’Amministrazione abbia avviato una riflessione su questo scenario di dati e primati negativi della Città e, a più di un anno ormai dal proprio insediamento, se intenda o meno assumere concrete e specifiche misure per costruire nuovi servizi e nuovi sostegni per la Città ed i suoi giovani”.
*****
Il che, possiamo concludere noi, non dovrebbe essere per niente difficile per chi ha impostato la campagna elettorale insistendo che, se avessero vinto le forze che sono al governo nazionale, non sarebbero mancati a Siena ritorni economici e abbondanti risorse.