Come abbiamo riferito nell’ultimo articolo del Blog, il Corriere di Siena con la penna di Stefano Bisi l’aveva scritto e ripetuto tante di quelle volte che l’attesa per la “risposta” di Tucci Enrico, assessore alle partecipate del Comune di Siena, sul caso Tafani, si era fatta (quasi) febbrile. Tutto al contrario, nel corso del Consiglio comunale di ieri 17 ottobre, sono bastati all’assessore competente tre (3) minuti e undici (11) secondi per liquidare definitivamente la faccenda.
Chi ne avesse voglia, potrebbe ascoltare l’intera (!), testuale, risposta sulla diretta streaming della seduta https://www.youtube.com/watch?v=9naey53LR4s&t=9406s dal minuto 2.31.20 al minuto 2.35.01. Chi non ha voglia può leggere in pochi secondi questa sintesi che ci sembra più che esauriente
- i dubbi sono stati già chiariti in commissione consiliare, nondimeno va bene parlarne in consiglio … (e grazie tante! ndr)
- da tempo SIGERICO, che ha 90 dipendenti, e ora gestisce anche galoppatoio e passi carrabili, ha bisogno di due dirigenti … (come se fosse questo il problema ndr)
- Tafani si è dimesso il 15 settembre (cioè a cose fatte ndr)
- la dott. Cateni è stata nominata responsabile anticorruzione (dopo i fatti ndr, perciò irrilevante)
e, soprattutto,
- il Comune riconosce a SIGERICO la massima autonomia
- eminenti studi legali hanno definito corrette le procedure e
- non è emersa alcuna evidenza di irregolarità o violazione di norme.
Le risposte ai numeri da 1 a 4 o sono superflue o confermano dubbi e perplessità.
Sull’autonomia: è facile rilevare che Tucci Enrico (e il Comune di Siena) fingono di ignorare, ma in realtà disprezzano i principi sul controllo analogo in base ai quali
“le istituzioni pubbliche sono tenute a svolgere un ruolo cruciale nel controllo delle Società Partecipate in house attraverso il meccanismo del controllo analogo, il quale assicura trasparenza, conformità normativa e gestione efficiente delle risorse”.
Circa il fatto che “eminenti studi legali” abbiano definito corrette le procedure, Tucci Enrico (e il Comune di Siena) fingono di ignorare, ma in realtà disprezzano, la pacifica distinzione tra “pareri legali” e “pareri pro veritate”, così sintetizzabile
il parere legale si sostanzia in una risposta al quesito posto dal Cliente. La finalità del parere legale è quella di analizzare i fatti e/o i documenti ed offrire soluzioni che tutelino al meglio gli interessi del Cliente(cioè di SIGERICO spa, cioè di Tafani che ne è stato il presidente per tutta la procedura e fino al 15 settembre…)
il parere pro veritate (o per la verità) è invece quello che non viene espresso nel mero ed esclusivo interesse di un Cliente, bensì quello che, premessa un’analisi della questione imparziale e oggettiva, è richiesto nell’interesse della buona amministrazione per individuare la soluzione corretta che privilegia la terzietà della valutazione in ossequio alle norme vigenti rispetto alle necessità della Parte …
Un minimo di correttezza e di trasparenza — per non dire di ETICA PUBBLICA … — (di cui gli attuali amministratori infarciscono i loro discorsi arrivando ad organizzare pubblici incontri che ne trattano in astratto) imporrebbe quantomeno di
- farci conoscere se si tratta di pareri legali o di pareri pro-veritate
- farci sapere i nomi degli eminenti studi legali e
- mettere on line il testo dei pareri stessi.
Noi, intanto, dopo avere accertato se nessuno lo ha ancora fatto, anche se siamo abituati a ricevere dinieghi per i più banali pretesti, presenteremo istanza di accesso agli atti sulla base del pronunciamento del TAR Venezia (ordinanza n. 1140/2022).
Tutto questo è davvero imbarazzante. Avanti con la richiesta di accesso agli atti. Vediamo se si ottiene qualcosa.
Una vicenda così opaca e gestita con così tanto disprezzo nei confronti dei valori fondanti del vivere civile e della buona amministrazione, che i cittadini senesi, se non fossero anestetizzati, concentrati sui soli affari privati e su cene,cenette e quadrupedi, si sarebbero già radunati sotto il palazzo comunale per protestare con forza.
Ma a chi devono obbedire così supinamente Tucci e gli altri assessori per fare queste pessime figure, che ripercorrono i peggiori comportamenti della precedente Giunta DM, senza alcun dubbio la peggiore della città (incredibilmente peggio di quelle Cenni e Ceccuzzi)?
Se poi l’ex presidente del CDA di SIGERICO avesse anche un solo briciolo di quel senso di responsabilità necessario e indispensabile all’agire di un dirigente pubblico, che è pagato di fatto dalle tasse che i cittadini versano, avrebbe già chiuso la questione non firmando il relativo contratto e ritornando al suo lavoro originario