Come Idee in comune aveva organizzato nel 2018 la Piazza delle Idee (vedi in questo blog) per sentire tutti i candidati sindaci nell’aula magna del Bandini organizzando un open space technology (su domande scelte dal pubblico), così, in tempi di covid, Idee in Comune, non rientrando nelle sue finalità quella di occuparsi direttamente di elezioni regionali, ha atteso la data di scadenza per la presentazione delle liste della nostra circoscrizione (22 agosto) per osservare e monitorare l’eventuale presentazione di liste civiche regionali, riservandosi di organizzare un’iniziativa a distanza, in streaming come usa ora (che poi vorrebbe dire, flusso di dati, da non confondere con screaming che significa “urlando”) per mettere a confronto un candidato per ciascuna lista e porre qualche utile domanda sul ruolo del civismo e sulle finalità perseguite.
Le notizie che si susseguivano non promettevano — tuttavia — nulla di buono: per esempio alle comunali della vicina Arezzo si sono schierate Patto civico, Arezzo 2020, CuriAmo Arezzo, Civitas Etruria, Arezzo nel cuore, Scelgo Arezzo, Con Arezzo, e perfino — che tristezza — Prima Arezzo e ArezzoCISta.… A Viareggio, altro grande comune, se non abbiamo contato male, le liste civiche, dai nomi altrettanto stravaganti, sono una quindicina. E’ la corsa del civismo?
Nella nostra circoscrizione senese le liste civiche che si presentano alle imminenti elezioni regionali sembrano sette anche se una (Libertà di scelta Movimento 3V) dichiara a ben vedere di essere “un partito” e un’altra, Patto per la Toscana, non è stata ammessa perché il suo candidato presidente si chiama (veramente!) Roberto Salvini e non si deve creare confusione.… Dunque il numero, se il Consiglio di Stato non ribalta la decisione del TAR che ha respinto il ricorso dello “sfortunato” Salvini, si riduce a cinque, che mettiamo in stretto ordine alfabetico:
Europa verde progressista civica, Orgoglio Toscana per Giani, Sinistra civica ecologista, Svolta! e Toscana civica per il cambiamento (le prime quattro sostengono il candidato Giani, l’ultima la Ceccardi). Ne fanno parte complessivamente 28 candidati, in maggioranza esponenti della società civile, persone perbene, con qualche “politico di tradizione” e con un’ assessora comunale senese in carica, partita come civica, ma presto ripudiata dalle liste che a lei si riferivano.
Ora, siccome la reale competizione per la presidenza si svolge esclusivamente tra Ceccardi, da una parte, candidata di partiti (Lega FI, FdI) e Giani dall’altra, pure candidato dei partiti PD e IV, è impossibile non chiedersi quale effettivo ruolo possano avere queste liste “civiche” se non quello di essere supporto e sostegno dei due candidati e, attraverso loro, dei partiti di cui sono espressione.
L’ovvietà di questa costatazione, lo confessiamo, ci ha un po’ scoraggiato rispetto alla primitiva (generosa?) ipotesi di organizzare il confronto in diretta streaming, anche perché, da quanto abbiamo potuto vedere, lo strumento è assai inflazionato (abbiamo contato circa 50 eventi streaming nelle prossime due settimane), i commenti del pubblico sono ordinariamente e francamente osceni (i termini ricorrenti sono: criminale, ubriaco, corrotto, balordo et similia) e vorremmo anche evitare di ricevere risposte imbarazzate e/o imbarazzanti.
Per questo, alle domande che qui abbiamo formulato (ruolo, finalità) chiederemmo cortese risposta scritta da inoltrare a blog@ideeincomunesiena.it con impegno, da parte nostra, di puntuale pubblicazione e con riserva di successivi approfondimenti.
Il problema principale dell’Italia, è la continua candidatura di persone incompetenti. Non basta il colore politico, ormai è ininfluente, ci vogliono menti talentuoso e competenti. Puerile, inoltre, aver escluso una lista solo per il nome di un candidato. Non devono più esistere improvvisazioni. Vedi governo.…
Queste riflessioni hanno un preciso fondamento logico in merito a quanto si verifica in fase di presentazione delle liste: il termine usato come la foglia di fico, per coprire ambizioni e opportunismi personali. Ritengo utile riaffermare che noi vogliamo essere senza sconti per chi governa o è all’opposizione. La nostra azione deve essere, e lo è stata, di attenzione quotidiana all’analisi di ogni aspetto ‑economico/sociale/giuridico/ecologico ecc- correlato alla qualità della vita della comunità sociale di cui facciamo parte.
Il nostro ruolo è di far stare sulle spine decisori pubblici/affarismo privato ecc.
Vedo più consona una puntigliosa rendicontazione finale del mandato che l’offerta gratis di occasioni di gare fra candidati al più vuoto sproloquiare.
Secondo me ma non so se si può applicare, porrei uno sbarramento alle firme molto alto in modo da “polverizzare” le liste civiche che creano solo confusione agli elettori e sono create apposta non per portare avanti una loro fede politica ma solo per piazzare i propri favoriti che poi essendo un esiguo numero non contano niente. Chi passa lo sbarramento, forse nessuno o al massimo una lista sola se la gioca con le altre forze politiche.
Le soglie di sbarramento sono già previste dal sistema elettorale toscano (legge reg.le 51/2014) e sono 10% per le coalizioni di partito, 5% per le liste non coalizzate e 3% per le liste all’interno di coalizioni. Perciò è probabile che diverse liste “civiche” non avranno consiglieri. Peraltro la cosa ricade a vantaggio dei partiti della coalizione vincente che si prendono i voti espressi ad altri.