Anche se De Mossi, a mo’ di strumento di distrazione di massa, aizza la rissa sulle legittime considerazioni del nuovo rettore Unistrasi Tomaso Montanari, si registrano pesanti novità in tema di costi e di qualità dei servizi per i cittadini: parleremo presto delle MENSE (qui il Comune opera risparmi indiscriminati) e della TARI (qui il Comune preleva a casaccio dalle tasche dei cittadini), ma, intanto, analizziamo le amare novità del SERVIZIO SCOLASTICO che rappresenta uno dei capisaldi delle buone pratiche sociali, un pilastro per il supporto alle famiglie ed il viatico alla formazione delle nuove generazioni.
Il servizio di trasporto scolastico è sempre rientrato a pieno titolo nelle attività comunali e, da come si legge sul sito del comune (https://www.comune.siena.it/La-Citta/Territorio/Manutenzione-Ambiente-e-Verde-e-Nuove-Opere/Trasporto-Scolastico) questo è confermato anche per l’anno scolastico 2021/22. Finora il servizio è stato normalmente espletato in collaborazione con le aziende di gestione del TPL (Trasporto Pubblico Locale), prima Tra.In. e poi TIEMME s.p.a..
Salta un po’ agli occhi che la “compartecipazione alle spese” in caso di ISEE superiore ai 35.000 € sia pari a ben 250 € mentre con un valore ISEE di 7.500,01 € la famiglia debba accollarsi 180 €; cifre non proprio basse soprattutto per le fasce deboli (l’esonero è soltanto sotto i 7.500 € di ISEE), visto che si tratta, appunto, di una compartecipazione.
A titolo di paragone, possiamo notare che le tariffe ordinarie della società di gestione del servizio TPL – TIEMME s.p.a. – richiedono 252 €/anno per l’abbonamento scolastico, quota valida per 12 mesi anziché per i canonici 9 mesi (15 settembre – 10 giugno) del servizio scolastico comunale.
Finora entrambi gli abbonamenti avevano compreso nel servizio anche la mobilità urbana, ovviamente solo per i 9 mesi di apertura delle scuole (servizio Comunale) o per gli interi 12 mesi (abbonamento TIEMME): acquistando dunque un abbonamento al servizio scolastico comunale, si poteva usufruire per i medesimi mesi anche del servizio urbano extrascolastico senza aggravi di spesa.
Da quest’anno il Comune informa di due novità, riportate nella comunicazione arrivata a tutte le famiglie interessate:
— la prima riguarda il servizio di riscossione, non più affidato a TIEMME, ma secondo una modalità che sarà comunicata alle famiglie entro il mese di ottobre: una scelta organizzativa di cui non conosciamo le motivazioni e che non possiamo pertanto commentare;
— la seconda novità invece lascia di stucco. “Si precisa inoltre che il pagamento delle quote di compartecipazione per il servizio di trasporto scolastico organizzato dal Comune di Siena non sono valide per l’utilizzo dei mezzi Tpl.”. Insomma, da ora in poi, il pagamento del servizio scolastico NON consentirà agli studenti di utilizzare i mezzi urbani di trasporto fuori degli orari scolastici che costeranno ulteriori 252 € da pagare a TIEMME s.p.a..
Sarà questo il cambiamento di cui Siena sentiva acuto il bisogno?
Dunque IDEE IN COMUNE ha dimostrato sopra che una famiglia con 36.000 euro Isee con due figli studenti, che spendeva finora 500,00 euro per mandarli a scuola col servizio pubblico, in palestra, in piscina, in biblioteca (ma anche dalla zia o dalla nonna .…) dal prossimo anno scolastico ne spenderà 1.004,00.
L’assessore Benini attacca a raffica su facebook:
“…a volte, basta essere un po’ onesti intellettualmente ed approfondire… il TPL e’ dei francesi e non piu’ di Tiemme .… voi rappresentate l’ altezza moralle ….. il moralista condanna, si indigna, protesta, stigmatizza, chiede giustizia, punizioni esemplari. Guarda sempre gli altri, mai se stesso.…. non godete della mia particolare considerazione dal momento che le info sono diciamo forzate e non ho mai letto niente su cose che certamente sono positive anche nei serv scolastici .…. quindi quando io non leggo mai niente sul certamente buono e forzature su altro , … il moralista perde per me ogni significato!! Il moralista , poveretto, manca sempre di senso critico ..abbiamo potenziato i servizi interattivi nelle scuole, stiamo aprendo serv sperimentali per le famiglie con l idea di farne di piu’ e stabili. Non ho mai letto niente dai monitoranti , eravate distratti. Per carita’ non per glorificare me , io mi do un valore da solo, quanto per essere obbiettivi.…. diciamo che siete un po troppo strabici e quindi non ho stima per voi.…” .
L’assessore ha scritto proprio questo, a più riprese (errori compresi), e noi pensiamo di avere sufficiente onestà intellettuale e spirito critico per confermare che un Dottore che offende e non spiega ai cittadini — comunque la pensi — non dovrebbe ricoprire cariche pubbliche.
La Redazione
Mi ricordo che molti anni fa, forse anni ’60, un presentatore tv che mi pare fosse Aldo Falivena o forse Maurizio Costanzo, nel corso di una trasmissione chiamò al telefono un imprenditore di un paese del Nord d’Italia diventato famoso perché si era messo di buzzo buono a scoprire e denunciare pubblicamente le magagne,
soprattutto in materia ambientale, del potere politico. Non c’era ciminiera troppo fumante, né pavimentazione stradale pericolosamente disastrata, né corso d’acqua inquinato o l’eccesso di traffico nei pressi di una scuola elementare ecc. ecc., che lui non trasformasse in denuncia o querela contro la pubblica amministrazione, sia a livello centrale che periferico.
Il presentatore a un certo punto gli chiese:
“Ma lei, con questa sua puntigliosa missione, immagino che avrà anche pestato i piedi a qualche potente che avrà malamente reagito , no?”.
“Certo che c’è stato. Il ministro Malvestiti, tanto per dirne uno, che mi trattò minacciosamente a male parole”.
“E lei?”.
“Io, gli ho risposto che ero il signor cittadino e che lui era solo un ministro. Io potevo inquisire lui, ma lui poteva inquisire me!”.
Che dire oggi? il principio fondante della democrazia è il diritto dei governati di controllare i governanti, diritto di cui era ben conscio quell’imprenditore. Evidentemente quel principio è del tutto ignoto all’assessore Benini. E non è problema da poco, perché la democrazia non è solo portatrice di principi etici (uguaglianza, libertà, giustizia, solidarietà ecc.), ma anche e soprattutto è portatrice di benessere e prosperità diffusa. Basta un’occhiata anche distratta alla geopolitica del pianeta per sincerarsene. Per cui atteggiamenti come quello del suddetto assessore non sono che un minaccioso segnale del triste futuro a cui stiamo, da tempo ormai, andando incontro.