Questo è il testo integrale del MANIFESTO del Terzo polo civico. Ci sono già linee e riferimenti delimitati e precisi. A noi piace sottolineare che si vuole costruire un “Comune dei Cittadini” e non un Comune del Sindaco o dei partiti, come è stato finora. Attendiamo liberi commenti.
La forza ed il carattere di una comunità si misurano nei momenti più difficili: ora bisogna ritrovare l’antico orgoglio civico. Siena deve avere una classe dirigente nella quale la visione politica al femminile recuperi presenza e protagonismo, che non abbia legami, condizionamenti e rapporti con le forze, le conventicole e i gruppi di potere che hanno amministrato e amministrano la città.
Attraverso una presa di coscienza collettiva si può impedire il declino definitivo della città, il perpetuarsi del malgoverno e delle clientele, di una politica che ha privilegiato gli interessi personali. Puntiamo a una unità civica per la legalità e il buongoverno, basata sui principi della Costituzione, aperta a tutte le sensibilità culturali, religiose, politiche.
Vogliamo una gestione della cosa pubblica basata sui principi della trasparenza, dell’ascolto, del controllo democratico, della condivisione e della verifica periodica dell’azione di governo. Serve una selezione basata sulle competenze per tutti i rappresentanti pubblici in ogni contesto di derivazione comunale.
Intendiamo richiamare i cittadini ed i giovani senesi ad una riflessione e ad un impegno per una nuova visione di città e per un metodo di governo fondato sulla partecipazione democratica, sulla trasparenza, sull’innovazione e sulla solidarietà, per orientarsi verso la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio edilizio e dell’ambiente, la crescita culturale, lo sviluppo occupazionale e quello sostenibile, la cura dei beni comuni.
Dobbiamo disegnare una città più inclusiva, sicura, vivibile, solidale, sensibile alle emergenze sociali, aperta al mondo e capace di progettare il proprio destino, desiderosa di riprendere il ruolo che le spetta nel proprio territorio e nel contesto internazionale. Partiamo dalla nostra storia, prezioso volano d’innovazione, dalle eccellenze presenti e potenziali e dalla consapevolezza che ciascun cittadino può dare il proprio contributo. Cultura, ricerca, modernizzazione del tessuto urbano e della mobilità, sviluppo sostenibile sono i nostri paradigmi per la costruzione di un centro di attrazione per l’occupazione giovanile.
La città ha bisogno di ripartire da rinnovate consapevolezze. Tra queste, un metodo condiviso per definire priorità certe e vincolanti, in grado di portare al rilancio di Siena, basato su obiettivi che puntino a riaffermare il ruolo centrale del “Comune dei cittadini” nel Governo del territorio.
La libertà è partecipazione. Il civismo è l’unica opportunità per dare futuro alla nostra città e una speranza ai nostri figli.
Ottimo ora dovremmo darsi da fare per aumentare la nostra compagine sociale.
Sono sempre daccordo quando i cittadini si organizzano ma dato che nel manifesto c’è un giusto riferimento alla costituzione, faccio notare che i partiti, qul’unque essi siano o comunque siano organizzati, sono il centro della vita democratica. Un gruppo che nasca dal senso civico, quando si candida a guidare una città difatto è un partito. Io vorrei che la discriminante fosse non il partito ma i suoi uomini e il suo programma. Poi, anche il polo civico che io condivido, deve scegliere metodi, regole e obiettivi ma anche come affidare questi alle persone da proporre all’elettorato. Poi, mi chiedo, se si vuole evitare il dialogo con i partiti tradizionali, come mai si ritiene di poter ragionare con loro all’eventuale ballottaggio? Riusciamo a dire che il polo civico non guarda alle forze conservatrici ma a chi condivide i valori stoici in cui noi crediamo e su cui è fondata la costituzione? Per essere ancora più chiaro, possiamo dire che con le forze del centro destra non siamo pronti a dialogare ne al primo turno ne al secondo? Comunque, condivido i principi politici espressi nel manifesto e in futuro parteciperò volentieri a incontri del polo civico. Sono convinto che Siena abbia in se, tutte le qualità e le risorse per rilanciarsi.
Abbiamo conosciuto bene i risultati dell’attività dei partiti nei passati decenni, i disastri compiuti anche e specialmente a Siena, i grovigli (poco) armoniosi che hanno costituito, la resa di fronte ai più forti, l’aumento delle disuguaglianze, le ingiustizie, la corruzione, l’incapacità di autoriformarsi e siamo convinti che i cittadini possano aiutarli a correggere la rotta a medio termine. Intanto vorremmo porre seriamente l’alternativa della cittadinanza attiva. Non lavoriamo contro i partiti in generale ma non siamo più disposti a delegare in bianco i destini della nostra vita.
La Redazione
Caro Massimo Vita, rilevo che citi la Costituzione per poi potere affermare che “i partiti, qul’unque essi siano o comunque siano organizzati, sono il centro della vita democratica”. No, la Costituzione è di tutt’altro parere a proposito del partiti (puoi vedere qui: https://www.ilcittadinoonline.it/lettere/aurigi-la-costituzione-populista/) e comunque se tale tuo concetto fosse condiviso e applicato, condannerebbe il neonato Terzo polo civico a grama e rosicata esistenza.
Mauro Aurigi
Ringraziamo caldamente Mauro Aurigi che apre, attraverso l’articolo su Il Cittadino on line (di cui fornisce il link), un serio dibattito su quella che egli definisce, a nostro parere non a torto, la “frottola” secondo la quale i partiti sarebbero, per la Costituzione, gli unici strumenti della vita democratica. Se i cultori della cultura partitocentrica vogliono approfondire qui c’è spazio per tutti.
La Redazione