La trasmissione del 22 febbraio (Siena TV) condotta da Matteo Borsi sul Terzo Polo civico con Piccini, Sportelli e Vittori ha rivelato qualche scoop, ha indicato alcune conferme e ha fornito qualche dato di generale interesse.
Sono certamente conferme che
- Pier Luigi Piccini (come altri stagionati partecipanti) non si presenterà candidato (h. 1.04.56 della streaming) e, come più volte precisato, intende mettere la sua esperienza politica, oggi arricchita da un’opposizione pluriennale, al servizio di altri protagonisti secondo l’immagine del “Capitano che insegna ai Mangini”, coniata da Vittori
- nel generoso tentativo di aggregazione dei cittadini nel Terzo Polo Civico non c’è antipolitica, ma, al contrario, la rivendicazione e la cura della “bellezza” della buona politica (h. 1.06.20)
- l’affermazione che il Terzo Polo civico voglia “colloquiare” con tutti fuorché coi partiti è stata coniata ad arte e a sproposito; il T.P.C. è autonomo dai partiti ed è critico rispetto al loro operare
- le scelte di fondo e i singoli atti amministrativi di questa amministrazione comunale, come si è visto bene e come ribadito dal consigliere della Lega, Paolo Salvini (h. 53.25), sono tipicamente di destra e Marzucchi, che vorrebbe essere ricordato come liberalriformista, è stato — e mostra di essere — un alleato fedele e resistente di De Mossi e della sua politica destrorsa anche quando perde, con opache (ma concordate?) motivazioni, la “sua” assessora di riferimento.
Sono notizie che
- Bruno Valentini — che non si ricandiderà — è convinto (h. 1.13.20) che il PD debba in qualche modo “espiare” (sic) le proprie responsabilità, cita Letta che si è presentato senza simboli di partito e indica le possibili modalità di una scelta analoga per le prossime amministrative
- la risposta di Sara Pugliese ( h. 14.45) al rilievo che le sue dimissioni servirebbero ad aprire la strada alle ambizioni “candidatorie” del marito Montomoli appare tutt’altro che convincente; la signora, infatti, ha resistito per 44 mesi alle “angherie” nei suoi confronti per darsi finalmente alla fuga solo in prossimità della campagna elettorale che, al più tardi, inizierà tra 6 mesi nell’autunno di questo 2022.
Sembrano dati di generale interesse che il Terzo Polo Civico sta lavorando bene al proprio percorso di costruzione e che non intende solo chiamare i cittadini ad collaborare alla scelta delle prospettive e della visione per la città, ma anche a realizzare fatti concreti e trasparenti per essere controllato e giudicato. L’attenzione che Michele Vittori, già aderente ad un partito e ora “libero cittadino”, riserva — insieme ad un gruppo di cittadini — al percorso del Terzo Polo, sembra dimostrare proprio la validità della strada intrapresa.
Quanto a Idee in comune- Comunità monitorante abbiamo notato — ma ci sarà occasione di riparlarne — che, nel trattare il tema dei “giovani”, non si è fatto riferimento a due concrete proposte che abbiamo formulato in documenti all’attenzione del Terzo Polo (e pubblicati in questo Blog) che sono il programmato Centro di formazione di nuova classe dirigente da organizzare a cura del Comune con la collaborazione delle Università cittadine e le Assemblee dei cittadini sull’esempio delle Citizen democracy da tempo adottate e attive in altri Paesi e da qualche mese in corso di sperimentazione anche in Italia (si veda https://www.politicipercaso.it/susa‑2/ ) cioè
“procedimenti di democrazia partecipativa, nella forma più avanzata, vale a dire, deliberativa. In concreto i cittadini prendono decisioni politico/amministrative su questioni di interesse pubblico locale. I suoi membri, che siedono in questo organo decisionale temporaneo, sono selezionati tramite sorteggio con lo scopo di formare un campione rappresentativo della società. Durante i lavori, i partecipanti studiano in modo approfondito le questioni da affrontare, ascoltano gli esperti e le varie parti interessate. Poi deliberano collettivamente e infine formulano raccomandazioni e decisioni (legalmente vincolanti) che saranno poi attuate dalle autorità” .
Ottimo, ricco e fertile spunto.
Non ho parlato dei giovani come e quanto volessi perché il conduttore ha premesso che mi avrebbe fatto una domanda in merito ma poi me ne ha rivolta una di segno diverso e sicuramente meno interessante.
(Valentini e co.)
Potrai tornarci altrove, le trasmissioni servono per la visibilità ma gli stumenti più efficaci — come hai chiaramente indicato — sono quelli che garantiscono contatto diretto e continuativo con la gente.
Hai offerto spunti di riflessione che meritano approfondimenti.
Ottimo, il contatto con i cittadini di difficile realizzazione ricordiamoci che fu provato anche in anni passati con scarso successo un po’ perché i cittadini se ne fregavano un po’ perche’ pubblicizzato male, ad arte, mi sembrava più una cosa tanto per fare e dare fumo negli occhi che una cosa sentita davvero