Cominciò, ricordate?, Tucci commissario Enrico a Radio Siena TV nel periodo in cui, senza credere neppure a se stessa, Fabio autonomia Nicoletta ribadiva che non si sarebbe fatta comandare da nessuno. Da allora si ascolta un ritornello triste e monotono ora confermato anche da Tajani (che sarebbe poi la parte moderata dell’esecutivo) :
se vinciamo noi, Siena ha una corsia preferenziale con il Governo.
Questo messaggio, diciamolo, fa accapponare la pelle, è un ricchissimo arlecchino di arroganza e di sottile minaccia e va condannato con tutte le forze. Dunque, se non vincessero loro, il governo di Roma ci snobberebbe? Ci metterebbe tra le città (ed i cittadini) di serie B ? Se così fosse, in quest’ottica illiberale d’altri tempi, non basterebbero forse le elezioni politiche nazionali e, poi, il Governo, come una volta, procederebbe alle nomine locali, risparmiandoci pure la fatica delle elezioni amministrative ?
E’ un deja-vù che riporta alla mente le Leggi Fascistissime con le quali, dal 1926 al 1945, gli organi elettivi dei comuni furono soppiantati dal podestà nominato direttamente tramite regio decreto. Un brivido corre lungo la schiena.
Ecco un altro serio motivo per riaffermare, di fronte al 25 APRILE: ora e sempre resistenza.…
Ma c’è un altro aspetto da considerare; mettiamo che i senesi, per tradizione orgogliosi, volessero decidere sul loro destino e scegliessero come Sindaco una persona diversa da Nicoletta Fabio perdendo in tal modo l’attenzione e l’interesse di Roma e i canali preferenziali con il Governo, che farebbe l’onorevole Michelotti, eletto nel nostro territorio? Lavorerebbe per portare il Biotecnopolo a Pisa (amministrazione di destra)? O si impegnerebbe a salvare la Banca portandola ad Arezzo (amministrazione di destra)? Oppure intraprenderebbe iniziative rivolte a orientare lo sviluppo del settore Agrifood di qualità in direzione Grosseto (amministrazione di destra)?
E come i due, parlamentare del territorio e podestà, potrebbero risolvere tra loro il perverso conflitto?
Dunque le cose sono due: o la Fabio usa una falsa verità (un po’ pesantuccia!) o il Michelotti è già pronto e rassegnato a non rappresentare questo territorio.
Ah, no, c’è una terza possibilità: che si siano messi d’accordo per provare a prenderci tutti per fessi.
Post scriptum
Apprendiamo oggi 25 aprile che il Presidente Giorgia Meloni ha scritto una lettera al Corriere della Sera per dichiarare l’incompatibilità di Fratelli d’Italia con Fascismo. Ne siamo lieti e contiamo di leggere presto che Nicoletta Fabio, candidata di quel partito, ha precisato con chiarezza che il Governo nazionale mai e poi mai adotterà fili diretti o corsie preferenziali per le città a conduzione di destra dal momento che, come recita l’art. 3 della costituzione, “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” tra le quali va sicuramente annoverato anche il luogo di loro residenza.
Ci sarebbe solo da sperare che tu abbia letto in maniera troppo pessimista l’affermazione.
L’ormai diffuso sapere a metà, è la peggior forma di ignoranza. In questo vuoto di vera e onesta conoscenza, persino il buon senso viene meno e ogni ciarlatano finisce per avere buon gioco con la gente.… Purtroppo.…