Qualche giorno or sono abbiamo pubblicato un articolo che finiva così:
.… il termine — non servile — non è piaciuto a qualcuno. Non meraviglia e, per capirne il motivo, non ci sarebbe nemmeno bisogno di ripubblicare quest’immagine, eloquente e chiara, a perenne e futura memoria
Vi si riconoscono, durante i festeggiamenti per la vittoria di Nicoletta Fabio, in Via del Porrione, un gioioso Michelotti, onorevole di Fratelli d’Italia, che stringe la mano di un altrettanto gioioso Claudio Marignani, di spalle Renzo Traballesi, insomma il Ghota di Sena Civitas.
Dunque Marignani ci ha scritto testualmente
“La lingua batte dove il dente duole. I contatti, sempre alla luce del sole e non come altri che prediligono ambiguità, in accordo con chi doveva essere informato del poli civico, erano precedenti al primo turno. Ma tanto è come raccontare che l’acqua bagna a chi pensa che asciughi. Usate termini che la storia a spazzato via e modi che personalmente ho contestato in riunione e che ritengo spieghino un metodo di fare politica perdente, lontano anni luce da quello del vero confronto e dell’accettazione dei risultati elettorali, espressione di democrazia e libero voto. Vi rifarete, dopo mesi di noiose riunioni, con qualche ost partecipato da un pugno di cittadini più volte sollecitati a presenziare?”
La Redazione ha deciso di rispondere in dettaglio e in modo argomentato.
1. Sì, questo dente duole effettivamente. Duole che Sena Civitas abbia sottoscritto tutti i documenti con i quali, tra gli altri aspetti di programma, il civismo politico si caratterizza come estraneo alle logiche dei partiti e in posizione di concorrenza rispetto al loro modo di operare ed abbia poi finito per accodarsi docile ai partiti allorché si è trattato di raccattare un assessore e qualche promessa futura in sede di lottizzazione delle nomine . Duole che Sena Civitas abbia proposto al Polo Civico il candidato Fabio Pacciani, legato all’associazione, per abbandonarlo senza ritegno nella sconfitta pur di conseguire risultati egoistici.
2.a. Sui “contatti”: tanto questi erano alla luce del sole.… che sono stati condotti, come Marignani precisa, in accordo non col Polo Civico, ma con chi, del Polo Civico, doveva essere informato.… Incredibile: se i contatti fossero stati “alla luce del sole”, perché informare qualcuno della loro esistenza.…? I contatti alla luce del sole dovrebbero essere tali perché conoscibili da parte di tutti…
2.b. Di alcuni contatti hanno effettivamente saputo tutti, ma non nel corso del loro svolgimento; questi contatti sono partiti “alla zittina” e poi portati alla luce solo per tentare di inserire dentro il polo Civico i più svariati personaggi. Così Sena Civitas cominciò con i contatti segreti con Emanuele Montomoli che Marignani voleva candidato sindaco a tutti i costi; fu rifiutato da tutti (poi sarebbe stato rifiutato anche dalla destra) e Marignani dovette rassegnarsi. Allora fu la volta degli uomini (e donne) di destra proposti dalla famiglia/conventicola Monaci, sempre in azione, sempre nell’ombra, pronti a collocare tutto e tutti in ogni possibile luogo (chi non ricorda i due consiglieri che i Monaci imposero a Valentini nel 2013, eletti in Siena Cambia e subito passati all’opposizione?); e Marignani ebbe risposta negativa.
2.c. Stanchi di proporre altri ingressi al termine di contatti clandestini, il duo che comanda Sena Civitas provò a mettere in lista all’ultimo minuto, anche Marco Falorni corresponsabile per 5 anni dei disastri di De Mossi. La reazione del Polo Civico fu unanime e la lista di Marignani non venne pubblicamente presentata al Santa Maria della Scala il 21 marzo 2023. Il duo venne a raccomandarsi e a pigolare per essere riammessi.. e, pur di rientrare nella coalizione, Marignani/Traballesi vennero a Canossa a firmare il 24 marzo 2’023 un documento con il quale, riconoscendo di averla fatta grossa, si impegnavano di nuovo al pieno rispetto, in quell’occasione integralmente tradito, dei principi stabiliti agli inizi del 2022 nei vari documenti, Manifesto, Patto coi cittadini e Criteri per la scelta del candidato sindaco. Ora ci chiediamo: se allora erano in corso i contatti cui Marignani si riferisce, perché non cogliere l’occasione per presentarsi in altra coalizione più congeniale? Il disegno — furbetto — era chiaro: restare ancorati al “cavallo (allora ritenuto) vincente” .. salvo decidere poi altrimenti nel dannatissimo caso che … in modo da mantenere aperte più posizioni e cascare sempre in piedi! Puro trasformismo, male assoluto, ordinariamente partitico, ma, come sperimentiamo, non estraneo al civismo servile
3.d In conclusione cosa dire di tutti questi “contatti”? Una cosa è evidente: i contatti che ci sono stati rivelati dopo le trattative segrete iniziali sono intervenuti tutti con singole persone, magari sedicenti civici, mai con i partiti E, soprattutto mai con il partito, Fratelli d’Italia, egemone e preponderante nello schieramento di destra. Al contrario la foto che abbiamo pubblicato documenta senza ombra di dubbio che i contatti ci sono stati (è Marignani che specifica esserci stati prima del primo turno) con chi comanda nella coalizione di destra vale a dire col partito F.d.I. tramite il suo massimo esponente locale, già assessore corresponsabile della Giunta De Mossi e freschissimo deputato.
3. Marignani ha sempre dimostrato un’ossessiva opposizione nei confronti di quella che definisce la “politica perdente” rimarcata anche in questa occasione e un’altrettanto accanita predilezione per la “politica vincente”. La politica, secondo Marignani, non si fa per il bene comune, ma si fa … per vincere. Con quali strumenti e con quali modalità è secondario, l’importante è vincere, occupare posti, comandare.
4. Il bello è che la voglia di vincere sempre e a qualunque costo non risulta tra le finalità di Sena Civitas come risultano (in assenza della pubblicazione dello Statuto e della composizione dei gruppi dirigenti) nel sito ufficiale dell’associazione di Marignani ove si legge invece
anzi, nel medesimo sito si trova una vignetta piuttosto inattuale che si vanta di “non avere incarichi”…
Questa momentanea perdita avvenne con De Mossi perché il ricciarello magico era più forte del Marignani. Per questo egli ha lavorato per rimediare all’onta dell’ Appolloni che ebbe il coraggio di passare al servizio del padrone di allora (vedremo tra poco se al ricciarello magico seguirà la torta magica della nonna, ma questo è un altro discorso).
5. L’insistenza con cui l’associazione di Marignani fa riferimento nel proprio sito allo “spirito di servizio”, alla “società civile”, alla “presenza sociale”, e, soprattutto, alla “partecipazione attiva”, anzi, addirittura (sic) “ad incrementare la partecipazione”, sembra contraddire in modo radicale la beffarda affermazione finale di Marignani, quella che, rivolta a noi, recita: “Vi rifarete, dopo mesi di noiose riunioni, con qualche ost partecipato da un pugno di cittadini più volte sollecitati a presenziare?” Esempio lampante, questo, dell’uso disinvolto e strumentale delle belle parole e della crudezza volgare dei comportamenti concreti: si predica la partecipazione e, insieme, la si nega e si deride nei fatti.
* * *
E, in conclusione, un’osservazione perfino banale. Più volte, nel corso di questi mesi di lavoro per un’autentica coalizione civica, è capitato di scambiare qualche opinione con alcune persone di Sena Civitas, poche in verità, che, almeno all’inizio, sono state presenti alle riunioni del Polo Civico, alle iniziative, e perfino ai vituperati convegni; di qualsiasi cosa si parlasse, nessuno si sbottonava, ma bloccava ogni libero confronto per rinviare risolutamente alle decisioni dei “capi”, Claudio Marignani e Renzo Traballesi, rimasti negli ultimi mesi esclusivi e infedeli interlocutori. Questi atteggiamenti, uniti alle risultanze del sito ufficiale, mostrano una Sena Civitas molto poco associazione democratica e assai di più struttura a base autoritaria e, alla fine, quasi militarizzata: una piccola “macchina da guerra” pronta a tutto per il risultato vincente.
Per questo ci sembra carino salutare il Comandante Marignani e il Subcomandante Traballesi che omaggiano Fratelli d’Italia con gli onori riservati al trionfo dei piccoli “cesari”: la nostra modesta speranza, cari amici, è di non doverci ritrovare a trattare con Voi né a sopportarvi.
Sapete bene che i fatti sono completamente diversi e inversi. Il vostro è solo un “inutile tentativo” di pungolo politico che non meritate risposta.
Sapete bene che i fatti sono completamente diversi e inversi. Il vostro è solo un “inutile tentativo” di pungolo politico che non merita risposta.
Anche se Marignani, invece di due volte, lo ripetesse per trenta, o cento volte, non cambierebbe la sostanza di una risposta che .… non risponde. Pazienza. Chi vuol capire, capisce.
La Redazione
Vi meritereste, tanto siete politicamente scorretti, oppure l’Avv Peccianti è stato tenuto volutamente all’oscuro non da noi / ha capito male gli avvenimenti a cui presenziava, la pubblicazione di documentazione che sconfesserebbe clamorosamente quanto viene affermato ed è stato anche scritto nei giornali. Ma io so rispettare, a differenza di altri, la parola data.
Io credo che il comportamento di Sena Civitas sia evidente sotto gli occhi di tutta la città.
In sintesi, hanno professato e sostenuto una battaglia contro il vecchio modo di fare politica e contro i partiti nelle loro attuali forme e meccanismi, poi si sono accodati ai partiti ed hanno avuto un assessorato, splendido esempio di vecchia politica. Con la quale per giunta dichiarano di avere contatti da prima del primo turno.
Se non ci fosse da piangere sarebbe veramente comico.