Ricordate? venne approvato in via definitiva dalla Camera (ottobre 2019) il testo di legge costituzionale che decise il taglio del 36,5% dei componenti di entrambi i rami del Parlamento: da 630 a 400 seggi alla Camera dei deputati, da 315 a 200 seggi elettivi al Senato e, immediatamente, un manipolo di 71 senatori preoccupati di non essere rieletti (e giustamente preoccupati dato che la gran parte non è stata rieletta nel 2022) richiedeva l’effettuazione del referendum popolare poi tenutosi il 20 e 21 settembre 2020 al modico costo di circa 500 milioni compreso l’approvvigionamento di 15,1 milioni di mascherine e 315.000 litri di gel igienizzante.
Il dibattito pre-referendum fu accanito e imponente e coinvolse i social (uno dei primi veri dibattiti “popolari”) : i territori avrebbero perso la loro rappresentanza parlamentare, la democrazia del Paese ne sarebbe stata gravemente compromessa.… e costò perfino la consumazione di qualche amicizia.
Poi sulla vicenda calò il silenzio: del pletorico Parlamento di oltre 1000 tra deputati e senatori è rimasto un corposo consesso di 400 deputati e 200 senatori e, dai territori, non si registrano lamentele o proteste. A Siena abbiamo, come nostri rappresentanti, una coppia territorialmente ben assortita (non per il genere), il senatore Silvio Franceschelli (PD) sindaco di Montalcino e il deputato Francesco Michelotti (FdI) valdelsano, ex assessore di De Mossi specializzato in Sicurezza.
Abbiamo cercato sul web le notizie sul loro operato di questi primi dieci mesi dopo l’elezione del 2022, ma non abbiamo trovato granché. Franceschelli, a parte il lavoro nella commissione attività produttive e l’impegno perdurante di sindaco di Montalcino, è stato intervistato da Canale Tre Toscana il 21.2.2023 su temi locali: infrastrutture, cultura, Biotecnopolo, imminenti elezioni senesi, ma non ha rivelato particolari impegni o progetti per il territorio limitandosi, ci è sembrato, a generali considerazioni. Nemmeno ci risulta che abbia mai incontrato i cittadini; forse andando a Montalcino.… chissà.
Di Michelotti abbiamo ascoltato da Radio Radicale tutti i suoi interventi parlamentari incentrati sui temi della sicurezza e, nel sito della Camera dei Deputati figurano a suo nome due proposte di legge fine 2022 che riguardano Siena: una è intitolata “Disposizioni concernenti le storiche contrade e le associazioni di contrada di Siena” ma non è ancora pubblicato il testo, l’altra concerne la “Modifica all’articolo 588 del codice penale, in materia di procedibilità per il reato di rissa nel corso di manifestazioni storiche e culturali” che rende procedibili solo a querela della persona offesa le lesioni che causano malattia fino a 19 giorni prodotte in caso di rissa appunto durante manifestazioni storiche o culturali.
Non ci risulta che, delle due cose si sia discusso in città, né che se ne sia occupata la stampa. Se ne riparlerà. Intanto si noterà l’assenza del deputato nei primi mesi del 2023: oddio, si sa che, negli ultimi mesi, l’on.le è stato particolarmente assorbito nelle elezioni comunali. Gli andò maluccio con la scelta di Montomoli
è stato più fortunato con l’opzione Santa Nicoletta de’ Miracoli. Se pensiamo che avremmo potuto avere un sindaco abituato a comandare a bacchetta tutto e tutti e per giunta massone sostenuto dalla destra, la professoressa, misurata e gentile, ci fa l’effetto di un lampo giallo al parabrise .… oppure, se vi piace, di un gelato al limon….
Insomma, per tornare ab ovo, il problema del ruolo dei parlamentari come rappresentanti dei territori riguarda molto poco il loro numero e concerne molto quello che fanno, come lo fanno, in rapporto con chi e con quali risultati. Noi, come aspettiamo di vedere i futuri miracoli del governo locale, ormai avvezzi all’attesa, ci mettiamo ad aspettare quelli che ci hanno promesso dal governo centrale, nell’uno e nell’altro caso, perdonateci, pervasi da non ottimistiche speranze.