La NAZIONE ci informa che la startup Dorian ha deciso di aprire a Siena una succursale in grado di “utilizzare le eccellenze precliniche e cliniche nel territorio, su tutte Toscana Life Sciences e il policlinico”
Molto bene.
Abbiamo chiesto a giro e ci dicono che il curriculum della fondatrice è serio, ma che non si trova nulla sulle molecole e sulla loro produzione in modo da poter esprimere una valutazione sulle potenzialità dell’impresa che determinano l’interesse degli investitori; in ogni caso si deve rilevare che, come al solito, non si dice nulla su cosa fanno di preciso, come sono finanziate, ecc.
D’altro canto, basta dare un’occhiata sul web per scoprire che attualmente ci sono oltre 40.000 diverse startup situate nella Silicon Valley e che, essendo questo il numero, è parimenti elevato anche il numero di quelle che finiscono per sciogliersi o per dichiarare fallimento: anzi si legge che “se il tasso medio di startup che chiudono o falliscono negli Stati Uniti è intorno al 90%, quel numero potrebbe essere molto più alto nella Silicon Valley.. “.
Allora? Che siano i benvenuti, certo, basta che si sia consapevoli che il fatto che un’azienda abbia sede nel famoso sito vicino a San Francisco dove sono nate Nvidia, HP, eBay, Cisco, Facebook, Apple e Twitter, di per sé significa poco o niente ma ci sollecita comunque ad esprimere un caldo augurio di buona fortuna e grande successo.
Magari ! Perché mi sembra che il Biotecnopolo sia un po’ in difficoltà