Costa meno di 9 euro e sarebbe una buona lettura per tutti coloro che sono interessati alla salute di tutti: non sarebbe male che fosse letto dal personale delle aziende ospedaliere e sanitarie e potrebbe essere utile per i cd “comitati toscani di partecipazione in ambito sanitario”, che dovrebbero lavorare per l’affermazione della “Salute bene comune”.
L’autore, Massimo Brunetti, è attualmente Direttore del Servizio Relazioni Esterne, Comunicazione e Promozione della salute dell’Azienda USL di Modena e Direttore di un Distretto
Interessante il suo curriculum — visibile sul web — con una sterminata bibliografia
Questo l’indice del volume:
Prefazione Luigi Ciotti e Anna Maria Petrini
1. Un decalogo per l’integrità della salute
2. Illuminiamo la salute: un percorso per l’integrità della salute - Massimo Brunetti
3. Mafia e sanità: la lezione delle aziende sanitarie sciolte per mafia — Nerina Dirindin, Chiara Rivoiro
4. Il ruolo degli Ordini contro le mafie e corruzione e per l’integrità — Vincenza Rando
5. La sanità e le vittime della mafia — Gigi Montana
6. Mafia e sanità — Nando dalla Chiesa
7. Comunicazione sulla salute, integrità e conflitti di interesse - Luca De Fiore
8. Illuminiamo la salute: un’esperienza da proseguire — Vittorio de Micheli
9. Il valore dell’affidabilità delle aziende sanitarie: la gestione integrata dei rischi — Giovanna Paggi, Andrea Vannucci
10. L’integrità nelle professioni sanitarie italiane — Michela Giannetti, Alessandro Beux
11. Perché le mafie sono così interessate all’ambito veterinario — Eva Rigonat
12. Ambiente e salute, una relazione sempre più importante — Massimo Brunetti
13. L’integrazione multiprofessionale al servizio del bene comune — Cecilia Gallotti
14. Il valore della trasparenza e delle comunità monitoranti — Leonardo Ferrante
15. Il ruolo degli enti locali per il benessere delle persone — Nicola Leoni
16. I farmaci nella salute mentale: un esempio negativo — Giuseppe Tibaldi
17. Il ruolo delle aziende sanitarie per la salute delle persone — Mariella Martini
18. La sanità in Calabria e la sfida di “UniRiMI” — Ennio Stamile
19. Spazi etici come strumento di cambiamento — Massimo Di Rienzo, Andrea Ferrarini
20. Essere dalla parte della paziente, cosa cambia — Maria Grazia Celani
21. Criticità delle semplificazioni in materia di affidamenti adottate durante la pandemia — Dario Di Maria, Agnese Morelli
22. La manipolazione della ricerca e dell’informazione scientifica — Luca De Fiore, Gianfranco Domenighetti
23. Il cavallo di Troia: appalti e project financing — Ivan Cicconi
Qui sotto riportiamo per intero le sette pagine del capitolo scritto da Leonardo Ferrante
(foto da Piazza Pulita 2015).
Si parla della specifica esperienza senese alla fine di pagina 123. A questi principi (anticorruzione, trasparenza, prevenzione civica del malaffare, partecipazione, monitoraggio…) — troppo spesso contrastati dalle istituzioni che negano anche l’accesso ai dati e alle informazioni — si ispira l’azione di Idee in comune — Comunità monitorante. Grazie Leonardo Ferrante, grazie Massimo Brunetti, grazie a tutti.
Bhe che dire più di ” siete grandi” speriamo che qualcuno capisca il messaggio e si dia da fare nel verso giusto.