Comunicato stampa
La quota di risorse straordinarie per interventi di solidarietà alimentare che il Comune di Siena riceverà dalla ripartizione di 400 milioni tra tutti gli 8000 Comuni ammonta a € 285.950 sulla base di un conteggio di 53.937 abitanti. Questa somma deve essere destinata all’acquisto da parte dei Comuni di: “a) buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti nell’elenco pubblicato da ciascun comune nel proprio sito istituzionale; b) generi alimentari o prodotti di prima necessità”.
Sono indicate anche le modalità di cui avvalersi da parte dei Comuni per l’acquisto, per l’individuazione della platea dei beneficiari e per la distribuzione dei beni (enti del Terzo Settore, enti già attivi nella distribuzione alimentare…) e per erogare il relativo contributo (Ufficio dei servizi sociali di ciascun Comune) “tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico”.
Vista la chiarezza del quadro normativo, sarebbe interessante conoscere come l’Amministrazione comunale intenda procedere nel dettaglio, rendicontando alla Cittadinanza gli indirizzi presi e le motivazioni alla base delle decisioni adottate. In particolare:
⦁ di quali Enti di Terzo settore (associazioni di volontariato, cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, ecc.) intende avvalersi per attuare le misure di solidarietà alimentare previste dalla Protezione Civile e se intende avvalersi di un tavolo Comunale/Zonale di coordinamento sul tema dell’insicurezza alimentare anche in previsione della fine dell’emergenza;
⦁ come individuerà i nuclei familiari “più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica e tra quelli in stato di bisogno” e come intende sostenerli per affrontare la situazione emergenziale;
⦁ e, più in generale, come intende coordinarsi con la Società della Salute Senese che esercita, tra le altre, la funzione di “organizzazione e gestione delle attività di assistenza sociale individuate ai sensi del piano sanitario e sociale integrato regionale” per i comuni consorziati, tra cui il Comune di Siena (vedi art. 71 bis LRT 40/2005 “disciplina del servizio sanitario regionale”).
Appare chiaro come la situazione sia difficile. Ora più che mai serve la massima trasparenza amministrativa e apertura alla collaborazione, affinché nessuno si senta escluso dalle misure previste a contrasto dell’emergenza e tutti si sentano protetti e tutelati allo stesso modo, secondo le effettive esigenze di ognuno. Non è il momento di chiudersi su ideologie o posizioni di potere, ma è il tempo straordinario della concretezza attingendo linfa sociale da tutti i soggetti con competenza ed esperienza, per ora e per il futuro L’emergenza non risparmia nessuno e ad ognuno devono essere date risposte adeguate per affrontarla.
La comunicazione è chiara nelle motivazioni di solidarietà inclusiva di tutte le situazioni di difficoltà. E’ chiara anche nella richiesta di mettere in campo qualità organizzativa e capacità dell’Amministrazione ad essere fulcro catalizzatore delle migliori risorse, valoriali e operative della comunità senese. L’incendio è visibile da lontano e ognuno che arriva col suo secchio d’acqua deve trovare una organizzazione efficiente a incanalarla nel modo più rapido ed efficace verso le fiamme. Non è tempo per aspiranti medaglie; la sofferenza le ha dissolte nel fuoco che divampa.