La Nazione di ieri — Il presidente del consiglio rispetta le regole 2022011350560105 https://www.lanazione.it › siena — ci riferisce che il dott. Falorni, presidente del Consiglio Comunale, ha scritto ai gruppi consiliari per spiegare di essere stato impossibilitato ad assicurare alle minoranze il tempo minimo necessario per leggere, capire e valutare due affari portati al consiglio convocato dallo stesso…
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Falorni non ha letto bene o non ha voluto capire.
Questa mattina La Nazione di Siena pubblica due pezzi che riguardano la nota vicenda dell’abbandono del consiglio comunale del 30 dicembre scorso da parte della minoranza. Il primo riguarda il fatto che, come si ricava bene dalle date, il presidente Falorni si è risentito con Pier Luigi Piccini — che ha condiviso un post di…
Se queste sono le reazioni, la democrazia senese sta male davvero.
La minoranza ha abbandonato la seduta del consiglio comunale del 30 dicembre con una motivazione molto precisa: ai consiglieri non era stata fornita, come imposto dalla legge, adeguata e preventiva informazione sulle questioni sottoposte al consiglio. Una cosa gravissima, mai avvenuta prima, non solo una violazione formale, ma una perdita di valore democratico dell’intero consiglio…
Marco Falorni, da utile censore del “Sistema Siena” a spregiatore delle prerogative dei consiglieri comunali di minoranza.
Ogni tanto sarebbe bene rileggersi le regole minime della nostra democrazia istituzionale. Per esempio quelle che stabiliscono i doveri dei presidenti dei consigli comunali. Il testo unico enti locali (art. 39, comma 4) stabilisce che il presidente del consiglio comunale, che, all’uopo percepisce un’indennità mensile di euro 3.062,62, deve presiedere i lavori del consiglio e…
Norma e Brunero concordano: il PD senese, incontentabile, fa di tutto per perdere ancora.
Brunero percorre infuriato il lungo corridoio delle Grondaie e mostra i ritagli del giornale. Norma, premurosa, si avvicina per rabbonirlo. “Che ti prende? dai, lascia stare, vieni con me”. Riluttante lo trascina al banco del pesce. Qui Brunero non conosce nessuno e sembra più calmo. Procedono appaiati coi carrelli davanti, pensierosi, fino alle verdure e…
Monitorare è difficile e l’errore è sempre in agguato.
Con lo stesso rilievo con cui abbiamo ipotizzato che un assessore comunale avesse ironizzato sulla “stupidità ereditaria” di qualche suo interlocutore intendiamo dare atto dell’errore che abbiamo commesso; oggi abbiamo avuto conferma che fare monitoraggio civico è difficile e che è sempre possibile sbagliare. Ecco i fatti. Con un articolo intitolato “Ogni tanto nella storia ritorna…
Valentini replica sulla “società civile”.
Era il 2013 quando Valentini divenne sindaco coi voti determinanti della società civile, cioè con una lista civica (nata come reazione agli errori del suo partito), Siena Cambia. Al ballottaggio con Eugenio Neri egli raccolse 930 voti più del suo avversario, ma Siena Cambia, cioè la società civile che lo appoggiava e che egli utilizzò…
Bruno Valentini, l’opposizione, la società civile e la “carenza di indignazione”.
ll consigliere comunale Bruno Valentini, rispondendo ad una domanda di un cittadino che lamentava la mancanza a Siena di una forte opposizione all’attuale amministrazione, ha scritto poche ora fa su facebook Ci si domanda se l’opposizione (al malgoverno della giunta De Mossi; ndr) è all’altezza (del proprio compito; ndr) proprio sotto ad un fatto rivelato…
Il sonetto, nuovo strumento di rinascita civica.
Per la seconda volta in pochi giorni diamo il benvenuto ai sonetti senesi che, meglio di lunghi discorsi, centrano i motivi del profondo dissenso civico che cresce e si rinsalda nei confronti degli atti, talora tragici, non di rado esilaranti, dell’attuale amministrazione, già divertito e sagace bersaglio, pochi mesi fa, dei canti dell’ultima operetta dei…
Addio Buongoverno … è arrivato il Comune Extra Legem?
Questa Amministrazione, tanto per fare qualche esempio di cui abbiamo via via parlato diffusamente, ha violato la procedura di partecipazione prevista in sede di adozione del Piano Operativo (di cui chiedemmo la revoca) ha approvato, senza averne le competenze, uno Statuto “ad personam” dell’Azienda Servizi alla Persona violando la normativa regionale aveva già deciso, ma…